Riparte l’invio degli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate, cosa fare dopo aver ricevuto la comunicazione

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Dopo la pausa fiscale estiva, riprendono le comunicazioni e le attività dell’Agenzia delle Entrate. Ripartono pure gli avvisi bonari ai contribuenti, a seguito di anomalie emerse dai controlli. Ecco come funzionano le scadenze di pagamento

Avvisi bonari, cosa sono

L’avviso bonario è una comunicazione informale inviata dall’Agenzia delle Entrate dopo controlli automatici o formali delle dichiarazioni. Non si tratta certo di un atto esecutivo, ma è il primo invito a regolarizzare la propria posizione. A volte può segnalare piccoli errori, come omissioni o incoerenze dei dati.

Cosa fare dopo aver ricevuto un avviso bonario

Dalla data di ricevimento dell’avviso bonario o comunicazione di irregolarità, dal 2025 il contribuente ha 60 giorni (e non più 30) per l’autotutela o per pagare le somme dovute. Il pagamento entro i primi 30 giorni consente la riduzione delle sanzioni dovute. C’è pure la possibilità di scegliere direttamente online il pagamento rateale con interessi, con pagamento della prima rata a 60 giorni dalla comunicazione ricevuta.

Ma se il contribuente non dovesse riconoscere la veridicità de contenuto e delle contestazioni ricevute, può presentare un’istanza di autotutela per chiedere l’annullamento parziale o totale dell’avviso, allegando la documentazione attestante il pagamento effettuato, l’esistenza del credito o la compensazione effettuata. Entro 30 giorni dalla notifica, gli uffici dovranno rispondere.

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