Aumento ritenute sui redditi da lavoro autonomo, IVA e imposta di bollo: il Fisco batte cassa

Partite IVA, i numeri del Fisco: crescita del 5,1% delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo. Ma aumentano anche IVA, imposta da bollo e accertamenti

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Aumento ritenute acconto, iva e bollo

Il bollettino sulle entrate tributarie erariali, pubblicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), conferma l’aumento delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo, insieme a IVA e imposta di bollo, nei primi 9 mesi del 2025. Tra gennaio e settembre, lo Stato ha incassato 426,951 miliardi di euro, con un incremento di 8,396 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2024, pari a una crescita del 2%.

Secondo la nota tecnica del dipartimento delle Finanze, le imposte indirette sono cresciute di 7,589 miliardi di euro. Mentre le imposte dirette hanno segnato un incremento più contenuto, pari a 807 milioni di euro.

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Quanto vale l’aumento di ritenute sui redditi da lavoro autonomo, IVA e imposta di bollo

Le ritenute sui redditi da lavoro autonomo, secondo i dati MEF, hanno registrato una crescita pari a 547 milioni di euro. L’incremento, in percentuale, è stato del 5,1% rispetto allo stesso periodo l’anno scorso. Più ritenute d’acconto versate vuol dire una maggiore erogazione di compensi a liberi professionisti e consulenti.

Anche l’IVA ha mostrato una tendenza positiva. L’incremento del gettito dell’imposta è stato di 3.521 milioni di euro, con una crescita del 2,8%, trainata in particolare dagli scambi interni. Infine, l’imposta che ha registrato l’aumento percentuale più alto è l’Imposta di bollo, pari al 28,8% in più, che corrisponde a un gettito di ben 2.023 milioni di euro.

Voce TributariaAumento (Milioni di Euro)Aumento Percentuale
Ritenute sui redditi da lavoro autonomo547 milioni di euro+5,1%
Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)3.521 milioni di euro+2,8%
Imposta di Bollo2.023 milioni di euro+28,8%

Questo balzo può essere collegato all’incremento del volume di atti, contratti e fatture elettroniche soggette a bollo nel corso del periodo.

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Maggiori entrate anche dalle attività di accertamento e controllo

Un ulteriore apporto positivo alle casse dello Stato è stato garantito dalle entrate derivanti da attività di accertamento e controllo fiscale. Nei primi nove mesi del 2025, queste entrate sono aumentate di 1,138 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2024. Principalmente il recupero ha riguardato le imposte dirette, con un aumento di 951 milioni di euro, e le imposte indirette, che hanno contribuito per 187 milioni di euro in più.

C’è stata una maggiore efficacia o intensità dei controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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