Reddito di libertà per le commercialiste vittime di violenza: come richiederlo

Ogni professionista riceverà un sussidio commisurato alle necessità. Possono richiederlo anche le beneficiarie del contributo statale.

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Dal 1° luglio 2025 le commercialiste vittime di violenza, se iscritte alla cassa previdenziale professionale, possono chiedere il reddito di libertà per le commercialiste. Il nuovo contributo economico punta a supportare le professioniste nella fuoriuscita dalla violenza.

Reddito di libertà commercialiste: i requisiti

Per richiedere il reddito di libertà delle commercialiste occorrono precisi requisiti:

  • iscrizione alla Cassa dei dottori commercialisti nel 2025;
  • residenza in Italia;
  • aver subìto violenza di genere e aver avviato, dopo gennaio 2021, un percorso di protezione oppure azioni giudiziarie, sia che siano ancora in corso, sia che si siano nel frattempo concluse;
  • essere in regola con il versamento dei contributi. Nel caso in cui la beneficiaria non lo fosse, il sussidio verrebbe sospeso fino al completamento dei versamenti.

Quanto vale

ll contributo sarà definito dal consiglio di amministrazione, caso per caso. L’importo potrà essere richiesto come integrazione al reddito di libertà statale già previsto. L’erogazione avverrà in unica soluzione tramite bonifico bancario.

Come fare domanda

Per richiedere il reddito di libertà delle commercialiste è possibile inviare una PEC a [email protected], oppure una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo della Cassa: via Mantova 1, 00198 Roma. C’è tempo fino al 30 giugno 2026, a patto che i fondi stanziati per la causa – 200 mila euro – non si esauriscano prima.

Alla domanda è necessario allegare:

  • una copia del documento d’identità in corso invalidità;
  • la dichiarazione rilasciata da un centro antiviolenza, dai servizi sociali o dagli enti preposti che possano certificare il percorso di protezione;
  • se presente, la documentazione del reddito di libertà nazionale.

Violenza sulle donne, i numeri per chiedere aiuto

La violenza sulle donne è un fenomeno endemico. Secondo i dati disponibili e le associazioni attive sul campo, a essere colpite non sono soltanto le fasce deboli. La violenza subita da una donna può essere di diverse forme: fisica, verbale, psicologica, economica, istituzionale.

Chiedere aiuto è il primo passo per la libertà e l’autodeterminazione. È possibile farlo con una semplice telefonata al numero antiviolenza e stalking 1522 o contattando l’associazione antiviolenza più vicina.

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