Viaggiare per i turisti sta diventando un vero e proprio salasso, considerando i diversi costi che devono affrontare per raggiungere la destinazione preferita. Non solo caselli autostradali e carburanti, ma anche il servizio autogrill rischia di diventare un peso per le tasche dei consumatori.
Altroconsumo rileva prezzi alle stelle per diversi prodotti venduti presso queste strutture, a partire dai 3 euro al litro per l’acqua, fino ad arrivare a 8,50 euro per un panino. I prezzi sono decisamente più alti se confrontati con quelli normalmente proposti in città da bar o ristoranti.
Salasso autogrill: quanto costa viaggiare
Oggi viaggiare durante la stagione estiva comporta non poco dispendio di denaro: ad aumentare sono i costi per i pernottamenti presso le strutture ricettive, i biglietti aerei, l’affitto dell’ombrellone da spiaggia e molto altro. Una speculazione che prosegue senza freni e che coinvolge anche gli autogrill, luoghi di sosta indispensabili lungo le tratte autostradali italiane.
Sono almeno 400 le aree servizio sul territorio italiano, utili per la sosta di chi viaggia per lunghe percorrenze. E se si guarda agli anni scorsi, alcuni prodotti hanno subito rincari non indifferenti: le brioche ad esempio costano mediamente 2,01 euro, circa il 16% in più rispetto al 2024.
Anche se alcuni prodotti hanno visto un’inversione di tendenza (il costo dell’acqua è sceso del 5% rispetto al 2024) comunque si vedono prezzi che, se confrontati con quelli in città, sono più alti anche del 400%.
Prodotto | Costo | Differenza con i prezzi fuori dall’autostrada |
Acqua al litro | 3,18 euro | +405% |
Caffè | 1,46 euro | +21% |
Cappuccino | 1,86 euro | +16% |
Brioche | 2,01 euro | +47% |
Panino | 6,78 euro | +57% |
Coca-Cola al litro | 8,12 euro | +484% |
Gelato | 3,18 euro | +145% |
E sono proprio le bevande ad essere al centro del salasso, come l’acqua, un bene importante e indispensabile quando si viaggia, soprattutto in periodi caratterizzati da temperature elevate. Anche il cibo, ad esempio i panini, può arrivare in alcuni autogrill a prezzi stellari, assolutamente non in linea con quelli presenti su prodotti da supermercati o venduti presso i bar di città.
Caro vacanze: quanto costa viaggiare
Durante le ferie estive molti italiani scelgono di partire, rimanendo entro i confini nazionali o spostandosi all’estero, ma questo significa dover attingere ai propri risparmi per permettersi la vacanza. Secondo Confcommercio, mediamente ogni italiano spenderà questa estate 1.170 euro.
E un’importante fetta di questa cifra sarà destinata agli spostamenti, in auto, treno, pullman, aereo o con altri mezzi. C’è chi si indebita per poter andare in vacanza, chi chiede prestiti, chi risparmia tutto l’anno solo per poter trascorrere qualche giorno al mare.
La FABI rileva altri dati interessanti, che caratterizzano gli italiani: almeno il 10% delle spese delle famiglie sono destinate alle vacanze, ovvero al pagamento di alberghi, trasporti e ristoranti, mentre il budget viene impiegato molto meno per altri scopi. Ad esempio, solo lo 0,8% del reddito viene investito nell’istruzione.
Una panoramica che mette al centro proprio i giorni di riposo, a discapito di altro. In una società sempre più frenetica, le persone sentono la necessità di staccare almeno per un periodo all’anno, e sono disposte a spendere pur di viaggiare. Un trend confermato dalla diffusa necessità di bilanciare meglio lavoro e tempo libero e di non rinunciare alle ferie. Chi rimane a casa, circa 8,4 milioni di italiani, solitamente lo fa proprio per motivi economici.
Come risparmiare sulle vacanze? Prenotando con mesi di anticipo, scegliendo mete meno conosciute, optando per orari più economici quando si viaggia in aereo o in treno. Ma si può risparmiare anche scegliendo mete in cui il costo della vita è più basso, come l’est Europa, o dove alcuni servizi sono gratuiti (come una grande fetta delle autostrade in Spagna, che non prevedono il casello). Portarsi acqua e cibo in auto infine è uno dei consigli più importanti per risparmiare sui costi dell’autogrill.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it