L’Unione europea vorrebbe dare un taglio netto alle possibilità di rimborso sui biglietti aerei. L’ipotesi emersa è quella di una modifica sul regolamento 261/2004 relativo al trasporto aereo, portata avanti dal Consiglio dei Trasporti dell’Unione Europea il 5 giugno 2025, decisione che renderebbe più difficile chiedere un rimborso.
Nel dettaglio, dovranno essere necessarie svariate ore di ritardo per il rimborso, ma ci saranno anche limiti consistenti alla restituzione del denaro in caso di cancellazione. Il Codacons si dice contrario all’intervento.
Rimborsi biglietti aerei più difficili
La novità potrebbe essere presto approvata a livello europeo, andando a vantaggio soprattutto delle compagnie aeree e meno per chi viaggia. Si ipotizzano diversi interventi sulle regole attuali che determinano quando è possibile accedere ad un rimborso sul biglietto aereo.
L’ipotesi più accreditata è quella di garantire un rimborso massimo di 500 euro (contro i 600 attuali) in caso di ritardi. Inoltre, i ritardi dovranno essere superiori a 4-6 ore per poter beneficiare della restituzione del costo del biglietto, tenendo presente che attualmente il limite è di tre ore.
Sarà sostanzialmente più complicato vedersi rimborsare il costo del biglietto in caso di ritardo o cancellazione dei voli, un’iniziativa del tutto svantaggiosa per i cittadini. Di fatto a risparmiare saranno quindi le compagnie aeree, a discapito di chi viaggia.
Inoltre, nel caso in cui il volo venga annullato e non sia possibile accedere ad un volo alternativo, i consumatori potranno ottenere come rimborso una cifra massima del 400% rispetto al costo del biglietto, anche se spenderanno di più per pagare una tratta alternativa.
Allo stesso tempo le nuove norme andranno a stabilire l’assistenza al passeggero minima, in termini di alloggio, bevande e cibo. In più, in caso di cancellazione del volo, la compagnia dovrà fornire subito al cittadino il modulo per la richiesta di rimborsi.
Le associazioni di consumatori lanciano l’allarme
Le associazioni di consumatori come il Codacons hanno lanciato un vero e proprio allarme: le modifiche, così come presentate, comporterebbero uno svantaggio non indifferente per i cittadini di tutta Europa. Tenendo anche conto che in alcuni periodi dell’anno i prezzi salgono alle stelle, per i consumatori ci sarebbero più svantaggi che vantaggi.
Per le compagnie l’intervento comporterà un risparmio di denaro non indifferente, mentre a perderci saranno tutti coloro che viaggiano e che subiscono un ritardo o un annullamento del volo.
Nella pratica, per viaggi fino a 3.500 km si potrò ottenere un rimborso di 300 euro quando il ritardo supera 4 ore, mentre oltre questa distanza il risarcimento sarà di 500 euro, ma solamente per ritardi si più di 6 ore. L’intenzione dell’Europa quindi è di andare in una direzione opposta rispetto a quella presa negli ultimi anni, avvantaggiando maggiormente le compagnie al posto dei cittadini.
Secondo Ansa, se questi provvedimenti saranno confermati definitivamente, l’85% degli aventi diritto ad un rimborso verranno esclusi, per un totale di 170 milioni di rimborsi in meno.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it