Si è conclusa la finale di Start Cup Catania 2025, la business plan competition promossa dall’ateneo eteneo con il sostegno di partner e sponsor esterni. Tante le startup innovative candidate, ma solo tre a salire sul podio nei locali di YOUcube, l’incubatore dell’università di Catania. I tre team vincitori, oltre ai premi in denaro messi a disposizione dagli sponsor, hanno guadagnato l’accesso alla finale di Start Cup Sicilia 2025 (che si svolgerà a Palermo il prossimo 29 ottobre) e al “Premio nazionale per l’innovazione – PNI 2025” che quest’anno si terrà a Ferrara il 4-5 dicembre. Ecco chi sono e i loro progetti.
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Start up innovative a Catania: come proporre un progetto a UniCT
Con Start Cup Catania 2025, la Sicilia si conferma ancora una volta un territorio caratterizzato da un certo fermento di iniziative e sinergie che puntano alla diffusione start up innovative. Partitaiva.it era lì per raccontare come dal confronto e dalla sana competizione tra talenti possa derivare valore aggiunto per il tessuto economico siciliano, e non solo. “All’università di Catania – dice a Partitaiva.it Rosario Faraci, ordinario di Economia e Gestione delle imprese – ormai da più di dieci anni, il contributo all’ecosistema delle start up innovative arriva fondamentalmente da due ambiti: i professori che fanno ricerca e che possono proporre all’ateneo le loro spin-off, cioè le loro idee di business sotto forma di impresa e poi gli studenti, i laureati che propongono varie iniziative incardinate, secondo il nuovo regolamento, nelle cosiddette start up universitarie”.
Entrambi i mondi, poi, hanno opportunità, proprio come Start Cup Catania di partecipare a contest nei quali le loro idee hanno visibilità, trovano un momento di confronto con le imprese e con gli investitori, escono fuori dai progetti che spesso nella fase iniziale sono redatti a tavolino e quindi si confrontano con il mondo reale. “È questo – commenta Faraci – il contributo più grosso e di impatto, se vogliamo, che l’Università di Catania ha dato all’ecosistema delle start up innovative nel nostro territorio, contribuendo nell’arco di questi dieci anni a creare anche una nuova generazione di imprenditori. Nuovi imprenditori che prima non erano apparsi nella scena aziendale e imprenditoriale perché di norma le nuove imprese erano figlie di iniziative finanziarie oppure maturavano all’interno delle imprese familiari”.
Ecco, dunque, quali sono le attività che non falliscono: sono quelle che traggono linfa e sostentamento da idee di business di successo, in grado di dare gambe solide a progetti che riescano a durare anche nel medio e lungo termine.
Start Cup Catania 2025: chi ha vinto il primo premio
È stato il team MicroBeTech a conquistare la dodicesima edizione della Start Cup Catania, la business plan competition organizzata dall’Università di Catania con il sostegno dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania e altri sponsor esterni. Il progetto di Daniele Nicotra, Alexadros Mosca, Matta Litrico, Giulio Dimaria, Federica Cosentino e Vittoria Catara ha conquistato il cuore della giuria. L’idea prevede l’applicazione della scienza del microbioma nel settore dell’agricoltura.
Si tratta di un sevizio di diagnostica del microbioma del suolo con un piano di rigenerazione personalizzato, supportato dall’intelligenza artificiale. Così il sistema consiglia agli agricoltori i correttivi biologici per incrementare la produttività e la sostenibilità, riducendo l’uso di prodotti chimici.
Il secondo posto: Accura
A vincere il secondo premio di Start Cup 2025 è Accura, di Federico Ursino, Mattia Valenti e Daniele Fazio. “Siamo un team multidisciplinare che sviluppa soluzioni innovative per la tutela ambientale”. Con queste parole, Federico Ursino, dottorando del Dipartimento di fisica e astronomia dell’Università degli Studi di Catania, ha introdotto la presentazione del progetto che ha sviluppato e che si chiama Accura. Trasformare dati complessi in dati accessibili: questa la sfida.
“Le microplastiche – ha spiegato Ursino – rappresentano una delle più gravi minacce ambientali del nostro tempo. Tuttavia le rilevazioni vengono eseguite con tecniche obsolete che prevedono l’analisi di in laboratorio di campioni prelevati in loco”. Ciò significa tempi lunghi e costi elevati. Il team di Accura ha sviluppato un sistema innovativo di algoritmo basato su tecnologie di machine learning in grado di analizzare i dati che acquisiamo.
“Questi dati – ha aggiunto – agiscono poi con un hardware modulare, flessibile e a basso costo che si basa sulla tecnologia laser. Questi stessi dati poi vengono analizzati sul Cloud grazie all’algoritmo e poi messi su una piattaforma”. L’app è già on line ed è scaricabile gratuitamente quindi tutti potranno avere accesso in tempo reale alle informazioni sullo stato di salute del nostro mare. In abbonamento, premium, invece, si potrà approfondire accedendo allo storico e a dati più dettagliati”.
Il progetto Accura si articola in un piano quinquennale che, già al terzo anno, punta a una overview di tutto il nostro Paese. Si punterà successivamente a lavorare sulla produzione all’estero dell’hardware e sulla promozione del software affinché la diffusione sia globale. L’ambizione più grande del progetto resta la possibilità di andare oltre le microplastiche e cioè verso un monitoraggio di tutte le sostanze contaminanti.
Il terzo posto: Rankwit
Ad aggiudicarsi il terzo posto della kermesse, Rankwit. Il team composto da Dario Valastro, Bardia Karimizandi e Davide Filiaggi ha dato vita a un progetto che mira a controllare l’AI, secondo una logica human-centred. Il sistema messo a punto traccia in tempo reale come le AI citano i brand, rileva chi li menziona e cosa viene mostrato di loro. Inoltre, invia raccomandazioni concrete e immediatamente utili per migliorare i contenuti, oltre a ottimizzare la presenza dell’AI nelle ricerche.
Start Cup Catania 2025, gli altri progetti innovativi
Seppur rimasti fuori dal podio, di seguito anche gli altri progetti selezionati per Start Cup Catania 2025, che hanno messo in campo idee nuove, pronte per trovare uno spazio sul mercato.
- DiceFall – Sviluppo di una piattaforma online per il gioco di ruolo, in cui l’intelligenza artificiale assume il ruolo di narratore, gestendo la trama, gli eventi e fornendo informazioni in tempo reale ai giocatori, al fine di creare un’esperienza accessibile anche senza un master umano.
- Exotic Dry Sicily – Trasformare frutta siciliana scartata o invenduta in snack essiccati sani, sostenibili e pronti al consumo. La mission è ridurre gli sprechi valorizzando prodotti esotici e autoctoni attraverso un modello di economia circolare che unisce innovazione tecnologica e AI creando valore aggiunto nel settore.
- RistoWork La community digitale per lavoro e formazione nel turismo e nella ristorazione – Piattaforma digitale che connette imprese della ristorazione e hotellerie con lavoratori stagionali, offrendo matching, recensioni bidirezionali, informazioni sugli alloggi e servizi di consulenza e formazione, per ridurre il lavoro sommerso e la carenza di manodopera.
- TRACH_IA Tecnologie Radiologiche Avanzate e Chirurgia High-tech con IA per l’assistenza nelle patologie tracheali – Software dedicati permetteranno la stampa 3D di modelli anatomici per simulazioni cliniche. Verranno realizzati tubi endotracheali personalizzati per ogni paziente. I dati raccolti serviranno a stratificare i pazienti e sviluppare software predittivi di supporto clinico.
- UNION AI per personalizzare l’istruzione e ridurre l’abbandono scolastico – Piattaforma digitale che utilizza l’Intelligenza Artificiale per supportare scuole e università nel personalizzare i percorsi di apprendimento, ridurre l’abbandono scolastico e rafforzare la trasparenza con strumenti etico-legali come sondaggi anonimi e moduli di whistleblowing.

Il Comune di Catania al fianco delle start up innovative, aspettando Hackathon 2026
Nel suo intervento a Start Cup Catania 2025, il sindaco Enrico Trantino, ha sottolineato l’importanza di una sinergia, quella universitaria e quella comunale, che sta producendo risultati sorprendenti non solo sul fronte della digitalizzazione dei servizi ma anche della creazione di applicazioni al servizio dei cittadini catanesi. “Credo – ha sottolineato il primo cittadino – che il futuro per molti giovani potrebbe essere proprio a Catania: StMicroelectronics, ad esempio, avrà presto bisogno di tremila ingegneri elettronici in una città che ne laurea oltre trenta l’anno. Questo dato può darci la possibilità di arginare la fuga dei cervelli all’estero e di dimostrare che è possibile scommettere nella nostra città”.
“L’attenzione dell’amministrazione comunale etnea nei confronti dell’innovazione digitale – ha aggiunto Viviana Lombardo, assessore con delega ai Servizi informatici e alla Digitalizzazione – ci ha portato, la scorsa primavera, ad organizzare il primo Hackathon, un’iniziativa ideata e realizzata integralmente da una pubblica amministrazione”. Un successo di oltre trecento partecipanti, di cui molti stranieri che, secondo Lombardo, non sarebbe stato possibile senza il contributo dell’università di Catania, sia come mentor che come ideatore di progetti. “Tre i progetti green premiati sono entrati a far parte della pubblica amministrazione e stiamo lavorando per far sì che diventino realtà. Abbiamo già in cantiere la realizzazione di Hackathon 2026, sapendo che anche questa volta potremo contare sull’aiuto e sul contributo dell’ateneo catanese”, ha concluso.
Patrizia Penna
Giornalista professionista