Smart contract: cosa sono e come funzionano i contratti intelligenti, la guida

Gli smart contract automatizzano l’esecuzione di contratti sfruttando le tecnologie blockchain. Leggi la guida per scoprire come funzionano e in quali settori possono essere utilizzati.

di Ilenia Albanese

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Smart contract
  • Gli smart contract possono rivoluzionare il mondo del lavoro grazie ai loro molteplici ambiti di applicazione.
  • Questi protocolli si attuano sfruttando le blockchain, registri virtuali diffusi, decentralizzati e immutabili.
  • Ad oggi gli smart contracts sono utilizzati nell’ambito delle polizze assicurative rendendo i processi più veloci e automatici.

Chi si interessa delle novità in campi digitale avrà sicuramente sentito parlare degli smart contract. Questi tipi di programmi, o protocolli, stanno entrando pian piano a far parte della nostra vita quotidiana e, ben presto, potrebbero persino rivoluzionare il mondo del lavoro.

Il concetto di smart contract, o “contratti intelligenti” è strettamente legato a quello delle blockchain, e chi si intende di criptovalute può capire di cosa si tratta. Ma per chi non è pratico dell’argomento è importante capire in che modo gli smart contract potranno entrare a far parte della nostra quotidianità.

Per questo motivo, in questa guida andremo ad analizzare il funzionamento dei contratti intelligenti, in che modo sono connessi alle blockchain e, soprattutto, in che modo vengono e verranno utilizzati oggi e in futuro.  

Cosa sono gli smart contract?

Il concetto di smart contract potrebbe sembrare una novità dell’ultimo decennio, ma in realtà l’origine risale agli anni ’70, epoca in cui non c’erano gli strumenti e le tecnologie adatte per passare dall’aspetto teorico a quello pratico.

Nick Szabo, studioso di diritto e crittografo, nel 1996 definì gli smart contracts come “Protocolli di transazione che eseguono i termini di un contratto”.

Per dare un’ulteriore definizione, possiamo dire che gli smart contracts sono protocolli informatici che hanno come obiettivo la verifica, il rispetto, la negoziazione e l’esecuzione di un contratto.

Gli smart contracts sono considerati dei contratti, ma non in senso giuridico. Di conseguenza possiamo considerarli per correttezza come dei programmi che eseguono un’azione al verificarsi di alcune condizioni stabilite all’interno dello smart contract.

L’esecuzione dei contratti intelligenti, infatti, si basa sulla funzione “if-this-then-that”, ovvero, letteralmente, “se accade questo allora succede quello”. Questo meccanismo avviene, ad esempio, nelle macchinette degli snack con cui inserendo il denaro e selezionando lo snack, questo verrà erogato.

L’utilizzo degli smart contract, al posto dei contratti tradizionali, potrebbe portare ad una sicurezza maggiore rispetto alla classica contrattualistica e ad una riduzione dei costi di transazione associati alla contrattazione.

Gli smart contracts sono strumenti concepiti con l’obiettivo automatizzare l’esecuzione delle prestazioni contrattuali. In che modo? Creando dei contratti tradotti in codice all’interno di software con le relative clausole contrattuali stabilite dalle parti. In questo modo si inseriscono limiti precisi per le parti coinvolte.

Smart contract
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Come funzionano gli smart contracts

Per capire come funziona lo smart contract è prima necessario capire cos’è la blockchain e perché è fondamentale per l’attuazione degli smart contract.

La blockchain è una tecnologia che sfrutta, in modo univoco e sicuro, le caratteristiche di una rete informatica di nodi che consente di gestire e aggiornare un registro. Questo si sviluppa in una catena di blocchi contenente dati ed informazioni.

La blockchain può essere, quindi, considerata un libro mastro in cui vengono registrate delle operazioni che non possono essere eliminate, modificate o manomesse. Le caratteristiche di questo sistema sono la decentralizzazione, la trasparenza, la sicurezza, l’immutabilità ed il consenso.

Gli smart contracts sono strettamente connessi alla blockchain sfruttando questa tecnologia per eseguire le azioni e le condizioni stabilite dalle parti.

Di conseguenza, per l’utilizzo dei contratti intelligenti è necessario affiancare le tecniche crittografiche alle firme elettroniche in modo da attribuire la paternità delle transazioni alle parti e garantire la sicurezza delle transazioni.

Ad oggi, la blockchain di smart contract più diffusa è Ethereum. Ma vediamo nel dettaglio come si crea uno smart contract.

Come si creano gli smart contracts

La creazione di un contratto intelligente consiste nel tradurre un contratto tra più parti in un linguaggio di programmazione. Questo è un linguaggio crittografico compreso dal sistema blockchain.  

Quindi, prima di tutto le parti stabiliscono un interesse comune stabilendo le condizioni da inserire nello smart contract insieme agli effetti desiderati. Successivamente inseriscono lo smart contract nella Blockchain, che diventa il garante del contratto, creando un blocco attraverso le chiavi crittografiche.

Quando la rete ottiene il consenso delle parti, il contratto esegue automaticamente le condizioni previste, aggiornando la Blockchain con il perfezionamento del contratto.

All’interno dello smart contract si inseriscono i beni oggetto di contratto, anche detti “assets”, che comprendono beni materiali, servizi, fatture e unità di valore scambiate. Una volta inserito nella blockchain, il blocco contenente il contratto viene “valutato” dai nodi attraverso il meccanismo Proof of Work (PoW).

Per eseguire uno smart contract sulla rete Ethereum, è necessario versare una commissione denominata “gas”, chiamata così perché le commissioni consentono alla blockchain di funzionare.

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Applicazioni degli smart contract

Gli smart contracts si basano sulla logica del “if-this- then-that”. Ciò significa che al verificarsi di una condizione (this) prevista all’interno del contratto si verifica un risultato (that). Questo tipo di funzionamento può essere applicato a tantissimi ambiti di utilizzo.

Smart contract e NFT

Oltre agli smart contract, anche gli NFT si basano sulla tecnologia blockchain. Gli NFT, o token non fungibili, sono token unici e irripetibili, diversi quindi dalle classiche monete o dalle criptovalute. Possiamo paragonarli ad opere d’arte, uniche al mondo, o ad oggetti da collezione.

Anche in questo caso gli smart contracts sono fondamentali. Infatti, sono proprio i contratti intelligenti a consentire agli utenti di creare (o “coniare”) gli NFT .

Un esempio è quello delle identità digitali che sono uniche e create sotto forma di NFT da inserire all’interno di uno smart contract per svolgere molteplici funzioni, come nel caso delle polizze assicurative.  

Smart contract: assicurazioni e logistica

Alcuni esempi di smart contract riguardano l’ambito assicurativo. Una delle più grandi compagnie assicurative, Axa, è stata la prima grande compagnia a consentire rimborsi automatici su carta di credito per i ritardi dei voli aerei.

Questi rimborsi vengono riconosciuti sottoscrivendo la polizza Fizzy, attiva anche in Italia, che si basa sulla blockchain di Ethereum.

Un altro esempio di applicazione degli smart contracts riguarda il settore della logistica. La compagnia di navigazione danese Maersk, insieme alle società assicurative Ms Amlin e Axa Xl, hanno avviato una piattaforma basata sulla blockchain per certificare le movimentazioni delle merci tra i vari porti.

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Come cambierà il mondo del lavoro

Gli smart contracts sono molto simili ai contratti tradizionali in quanto costituiti da clausole. Tuttavia, a differenza dei classici contratti sono programmati elettronicamente ed inseriti su registri distribuiti.

Lo sviluppo dell’utilizzo di questi strumenti potrebbe stravolgere il mondo del lavoro trovando applicazione in tantissimi ambiti, non solo in quello assicurativo che abbiamo visto in precedenza. Ma avrà valenza legale?

Analizzando la disciplina prevista dall’ordinamento italiano, i requisiti essenziali del contratto previsti dal nostro Codice Civile si possono tranquillamente applicare anche agli smart contracts. Di conseguenza, le attuali norme possono costituire la base giuridica per poter sviluppare una normativa ad hoc che tuteli anche queste forme contrattuali.

Gli smart contracts possono essere applicati anche a contratti più complessi, e un giorno potrebbero portare ad una vera rivoluzione giuridico-informatica già avviata negli ultimi anni.

In futuro, gli smart contracts potrebbero essere utilizzati come dei veri e propri contratti di lavoro riconoscendo il compenso al lavoratore nel momento in cui ha svolto gli obiettivi previsti dalle clausole. In questo modo sarà anche possibile automatizzare il pagamento degli stipendi.

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Vantaggi e svantaggi degli smart contracts

Gli smart contracts potrebbero essere i contratti del futuro, automatizzati e ancora più veloci. Ma non sono solamente questi i vantaggi di questi software. Infatti, alcuni degli aspetti più interessanti dei contratti intelligenti riguardano:

  • indipendenza: non servono intermediari come notai, avvocati e terzi per l’approvazione e la verifica del contratto;
  • risparmio: riduzione dei costi perché non necessitano di intermediari;
  • sicurezza: le blockchain sono immuni agli attacchi e protette dalla crittografia;
  • precisione: evitano l’errore umano e si eseguono in modo automatico al verificarsi delle condizioni prestabilite.

Con i contratti intelligenti, quindi le transazioni sono trasparenti, immutabili, sicure, consensuali, programmabili, autonome e, soprattutto, decentralizzate.

Vi sono, tuttavia, anche degli svantaggi, o meglio, delle criticità riguardo l’utilizzo degli smart contracts. Stiamo parlando dell’immutabilità e dell’irrevocabilità che caratterizzano questi contratti nel momento in cui questi sono inseriti all’interno della piattaforma blockchain. Infatti, dopo l’inserimento. avviene l’automatica esecuzione delle prestazioni, rendendo impossibile l’eventualità di inadempimento.

Vi sono, tuttavia, blockchain più avanzate come Ethereum che hanno in parte risolto questo aspetto, inserendo una specifica funzione: la kill o funzione di autodistruzione dello smart contract. In questo modo è possibile rimuovere i programmi non più impiegati, migliorando così le performance della blockchain. Questa funzione si può attivare solamente dal nodo che ha creato il contratto.

Smart contract – Domande Frequenti

Cosa vuol dire smart contract?

La traduzione letterale di smart contract è “contratto intelligente”, e rappresentano dei programmi di esecuzione automatica delle condizioni contrattuali inseriti all’interno delle blockchain, ossia dei registri distribuiti.

Come si programma uno smart contract?

Una volta definite le clausole e le condizioni del contratto, queste vengono tradotte in linguaggio di programmazione ed inseriti all’interno di una blockchain. Tra le blockchain più utilizzate per l’esecuzione degli smart contract c’è Ethereum, che necessita del versamento delle commissioni che consentono alla blockchain di funzionare.

Gli smart contract sono dei contratti legali?

Pur essendo legali, gli smart contract non rappresentano dei contratti veri e propri. Infatti, gli smart contract non sono sempre legalmente utilizzabili come contratti, al contrario degli smart legal contract che presentano tutti i requisiti previsti dalla legge per essere considerati dei contratti con valenza legale. Scopri di più nella guida.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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