La quattordicesima di luglio non sarà per tutti: ecco chi rimarrà fuori, la spiegazione Inps

La misura, come ha specificato l'ente previdenziale, non spetta a tutti ma va a sostegno dei redditi più bassi

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Perchè non sarà pagata la quattordicesima a milioni di pensionati. La spiegazione arriva direttamente dall’Inps: differenza di quanto si possa pensare, infatti, la quattordicesima della pensione non spetta a tutti in quanto è diversa dalla tredicesima mensilità.

Quattordicesima, ecco quando arriva

Entrambe maturano i singoli ratei nel corso dell’anno, tuttavia mentre la tredicesima rappresenta un diritto indistinto dei pensionati, la quattordicesima va intesa come una misura assistenziale, una maggiorazione sociale che va a sostegno dei redditi più bassi.

Quattordicesima, i requisiti

Nel valutare se spetta o meno la quattordicesima della pensione, infatti, si tiene conto di requisiti economici che tra l’altro sono cambiati a inizio anno (la buona notizia è che le soglie sono aumentate), e non solo.
Mentre la tredicesima spetta anche ai percettori di misure di sostegno come l’Assegno sociale e la pensione di invalidità civile, nel caso della quattordicesima la platea si riduce ai soli pensionati, quindi ai titolari di un trattamento previdenziale.

Niente quattordicesima nel 2025, ecco per chi

Per valutare se spetta o meno la quattordicesima sul cedolino di luglio bisogna guardare a tre differenti requisiti. Il primo riguarda il trattamento sul quale questa viene caricata, ossia se si tratta di una misura assistenziale o previdenziale.

Ad avere diritto alla quattordicesima, infatti, sono solo quest’ultimi: vale quindi per chi è titolare di pensione diretta (pensione di vecchiaia, anticipata, come pure Quota 103) come pure indiretta: anche i familiari superstiti che percepiscono la pensione di reversibilità, infatti, ne hanno diritto, fermo restando che ovviamente ne spetta solo la percentuale prevista. Lo stesso vale per chi è titolare di Assegno ordinario di invalidità o di pensione di inabilità previdenziale.

Quattordicesima e il trattamento previdenziale

Non spetta invece a chi è titolare di una misura che pur richiamando la pensione non è da considerare come trattamento previdenziale. Non se ne ha diritto con l’Assegno sociale, né tantomeno con la pensione per invalidi civili. E attenzione, perché neppure a coloro che percepiscono l’indennità sostitutiva della pensione riconosciuta con l’Ape Sociale viene pagata (ma d’altronde, questi non hanno diritto neppure alla tredicesima).

Il requisito dell’età

Altro requisito fondamentale è quello riferito all’età. Chi è titolare di uno dei trattamenti che riconosce il diritto alla quattordicesima, infatti, deve comunque aver compiuto 64 anni. Ecco perché non spetta a chi è andato in pensione negli ultimi due anni con Quota 103 all’età di 62 anni, come pure a molti dei titolari di Assegno ordinario di invalidità o di pensione di inabilità previdenziale. Per la stessa ragione sono esclusi alcuni di coloro che sono andati in pensione in anticipo.

Il requisito economico

Infine il terzo requisito, di tipo economico. Questa maggiorazione, infatti, non spetta a coloro che superano di 2 volte il valore annuo dell’Assegno sociale. Nel 2025, quindi, il limite di reddito è fissato a 15.688,40 euro euro. O meglio, non è proprio così: superata questa soglia, infatti, la quattordicesima spetta comunque ma fino a concorrenza del predetto limite reddituale incrementato della somma aggiuntiva ipoteticamente spettante.
Vale a dire che sopra i 15.688,40 euro la quattordicesima spetta in misura parziale, così calcolata, fino al raggiungimento di un determinato limite.

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