La classifica 2025 delle migliori startup italiane: chi sono e i segreti di successo

Rosario Faraci, uno dei massimi esperti di startup in Italia, spiega cosa ne determina la riuscita.

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Le startup italiane rappresentano un termometro prezioso dello stato di salute dell’innovazione del nostro Paese. Dalla fintech alla sostenibilità, le giovani imprese italiane si distinguono per creatività e resilienza, riuscendo a competere in mercati globali nonostante un contesto ancora complesso. Nella classifica delle migliori startup italiane per crescita, secondo la sesta edizione di LinkedIn top startups 2025, i nomi di dieci realtà dinamiche e orientate alla tecnologia. Ecco chi sono e tutti i fattori che determinano la crescita.

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Come portare al successo una startup nel 2025 in Italia

L’analisi di Linkedin prende in considerazione i dati su assunzioni, interesse degli utenti, engagement e capacità di attrarre talenti. Ma cosa rende davvero vincente una startup? “La presenza di un ecosistema territoriale dell’innovazione efficiente, ricco di attori e capace di generare impatto fa davvero la differenza, ad oggi – spiega a Partitaiva.it Rosario Faraci, professore di Economia e Gestione delle imprese dell’università di Catania -. Oltre a un’idea di business innovativa e un buon modello, sono la densità e la qualità delle relazioni all’interno del network territoriale a risultare decisive, come dimostra il caso di Milano”.

Nella classifica, infatti, ben 8 startup su 10 hanno sede a Milano, segno che il capoluogo lombardo continua a essere un polo attrattivo per talenti e investimenti. “Non è un caso – osserva l’esperto –, perché dove la rete territoriale è più fitta, le startup possono crescere più rapidamente. La classifica, infatti, è tarata sulle metriche di LinkedIn e riflette un ecosistema dove la visibilità digitale e le relazioni professionali contano molto”.

Migliori startup italiane 2025: metodologia e fattori chiave

LinkedIn premia le startup che si sono distinte per crescita, capacità di attrarre talenti e presenza nel dibattito professionale. Ma dietro i numeri c’è anche la qualità delle persone e la continuità dei talenti. “Più che la qualità del capitale umano, è la continuità dei talenti a rappresentare un ostacolo strutturale – aggiunge Faraci -. Spesso ottime idee nate in team molto qualificati si spengono nel tempo, perché manca la vocazione imprenditoriale e i capitali di rischio che possano accompagnare le startup in ogni fase del ciclo di vita”.

Infine, la reputazione online emerge come uno degli indicatori più significativi del potenziale di crescita. “Conta tanto – commenta -. Le metriche tradizionali, come fatturato o numero di dipendenti, dicono poco sul potenziale di una startup. Bisogna guardare invece alla capacità di innovare, investire in ricerca e sviluppo, creare reti di relazioni, attrarre talenti e conquistare riconoscimenti: tutti elementi che la presenza digitale aiuta a mettere in evidenza”.

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Le classifica delle migliori startup italiane: i nomi

Servizi alla persona, ospitalità, riduzione dell’inquinamento ambientale, servizi per le imprese. Nella classifica delle migliori startup italiane 2025 realtà attive nei più diversi ambiti. Ecco i nomi che occupano la top 10 e le loro performance.

Serenis, servizi di salute mentale

Fondata nel 2021, Serenis è la startup italiana che cresce più velocemente secondo la nuova classifica Linkedin Top Startups 2025. Il fatturato del 2024 è aumentato del 113,53% rispetto al 2023 e ammonta complessivamente a oltre 25 milioni di euro. Le stime per l’anno in corso prevedono il superamento dei 40 milioni. 

Serenis è una startup tecnologica che offre percorsi di psicoterapia, di coaching, di supporto psicologico e nutrizione a distanza utilizzando i dati e gli strumenti digitali per migliorare l’efficacia delle terapie. Con sede a Milano, il suo successo è legato, in parte, anche alla crescente attenzione dei cittadini verso la salute mentale e il benessere personale.

Smartness, piattaforma di riferimento per l’ospitalità

Al secondo posto della classifica delle migliori startup italiane c’è Smartness, nonostante non sia specificato il fatturato conseguito negli ultimi anni. Questa azienda, nata nel 2020, sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per la gestione efficace ed efficiente di hotel, B&B, appartamenti e case vacanza. La sede principale è a Rovereto.

Il software di Smartness permette alle imprese del settore dell’ospitalità di stabilire in tempo reale qual è il prezzo più profittevole e pubblicarlo in automatico sui diversi canali di vendita.

Up2You, greentech della sostenibilità aziendale

Fondata nel 2020, con sede a Milano, Up2You è una greentech che trasforma la sostenibilità in un vantaggio competitivo per le aziende. Per farlo mette a disposizione delle aziende strumenti digitali per misurare, ridurre e compensare le emissioni di CO2, oltre che per coinvolgere i dipendenti in attività legate alla sostenibilità.

Secondo l’ultimo bilancio disponibile, il fatturato registrato nel 2024 ammontava a 2,8 milioni di euro.

Qomodo, fintech per la gestione del denaro

Fondata nel 2023, con sede a Milano, Qomodo è una fintech che offre ad aziende e professionisti soluzioni per gestire la liquidità, i pagamenti e gli incassi, semplificando le transazioni. Questa azienda mette a disposizione strumenti efficaci per il controllo delle performance di incasso tramite un’unica dashboard.

Sibill, startup per la gestione dei flussi di cassa

Fondata nel 2021, con sede a Milano, Sibill è una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per semplificare la gestione finanziaria e amministrativa delle PMI italiane. Centralizza fatture, pagamenti e flussi di cassa, offrendo una visione in tempo reale della liquidità e strumenti per prendere decisioni informate.

Il fatturato complessivo registrato nel 2024 ammonta a 891 mila euro.

Subbyx, startup in ambito tech

Fondata nel 2023, con sede a Milano, Subbyx trasforma i prodotti tech in servizi in abbonamento, offrendo a privati e aziende dispositivi nuovi e ricondizionati con formule flessibili, promuovendo la circolarità e la sostenibilità.

Questa startup italiana consente l’accesso a una vasta gamma di dispositivi tecnologici sulla base di abbonamenti senza vincoli. Il fatturato conseguito nel 2024 ammonta a 1 milione di euro, mentre il fatturato ricorrente annuale è di 2,5 milioni.

Tundr semplifica la gestione del welfare aziendale

Fondata nel 2021, con sede a Milano, Tundr semplifica l’erogazione di benefit aziendali con soluzioni flessibili e sostenibili tramite una web app e una smart card a disposizione di aziende e dipendenti. La startup ha registrato un fatturato pari a 217 mila euro nel 2024, in notevole aumento rispetto 24.434 dell’anno precedente.

Nata dall’idea di due giovani under 30, questa startup punta a innovare il welfare aziendale nel segno della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

Viceversa, fintech di Revenue Based Financing

Fondata nel 2020 da Matteo Masserdotti con Pedro Salvi, Viceversa opera attraverso le sedi di Milano e Dublino. Il fatturato complessivo registrato nel 2024 è di 623 mila euro.

Si tratta di una fintech che offre finanziamenti basati sul fatturato per aziende digitali secondo il modello americano del Revenue Based Financing, uno strumento finanziario che permette di monitorare le aziende attraverso i dati e sulla base di questo decidere eventuali finanziamenti. 

1000Farmacie, startup italiana che vuole innovare l’e-pharmacy

Fondata nel 2020, con sede a Milano, 1000Farmacie è un marketplace italiano che riunisce le migliori farmacie italiane in un’unica piattaforma. Il fatturato di 1000Farmacie nel 2024 è stato di 30 milioni di euro (+600% nell’ultimo anno), mentre le vendite annualizzate hanno superato i 50 milioni nel 2024.

La startup digitalizza l’acquisto di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, aggregando farmacie di tutto il territorio nazionale e permettendo ai cittadini di acquistare prodotti con consegna a domicilio.

Spoki, piattaforma avanzata di marketing per aziende

Fondata nel 2023, con sede a San Vito di Normanni, in provincia di Brindisi, Spoki è una piattaforma di marketing conversazionale basata sulle API di WhatsApp, che aiuta le aziende ad automatizzare la comunicazione per attività di marketing, vendita e assistenza clienti.

Sebbene non vi siano dati ufficiali sul fatturato, sappiamo che esistono diversi casi studio di aziende che hanno investito circa 14.400 euro su Spoki e hanno ottenuto un valore complessivo di 300.000 euro di fatturato.

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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