Investimenti in start-up innovative, il “caso” Crédit Agricole in Sicilia e le opportunità da cogliere

I finanziamenti per le startup innovative rappresentano un'opportunità per il territorio e per chi desidera fare impresa.

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Banche volano di sviluppo delle economie locali attraverso gli investimenti in start-up innovative. È la sfida che Crédit Agricole sta portando avanti in Sicilia, consapevole della rilevanza del ruolo delle banche nel sistema economico. Partitaiva.it ha partecipato alla conferenza stampa organizzata dal gruppo bancario a Catania e ha potuto ascoltare il racconto dei suoi protagonisti, per conoscere più da vicino un ecosistema fatto di competenze e talenti: un potenziale enorme che non aspettava altro che l’occasione giusta per sbocciare, trovare nuovi mercati di sviluppo e nuova linfa grazie agli investimenti e alla valorizzazione delle sue migliori intelligenze. 

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Investimenti in start-up innovative, il “caso” Crédit Agricole in Sicilia

Cosa fanno le banche per le aziende? Crédit Agricole è una banca che forse più di tutte in Sicilia sta mettendo radici attraverso una strategia di lungo periodo ed azioni concrete che puntano a valorizzare le specificità del territorio e a creare valore per famiglie e imprese. Una banca che, ormai da quattro anni, lavora per supportare l’economia locale. Parole chiave: innovazione e sostenibilità. 

“La Sicilia spesso compare in classifiche che la penalizzano – ha detto Elita Schillaci, presidente del Comitato territoriale Sicilia di Crédit Agricole, in apertura della conferenza stampa tenuta a Catania – ha sempre avuto a cuore il rapporto col territorio e ha scelto la Sicilia per compiere un viaggio, una vera e propria challenge che punta ad esaltare i nostri tesori, la nostra parte migliore”. 

Un impegno, quello di Crédit Agricole, testimoniato dalla dinamica positiva dei risultati: dalle 68 filiali distribuite su 9 province all’aumento del 4% del volume di prestiti per mutui erogati fino ad arrivare all’attenzione particolare rivolta all’imprenditoria giovanile e agli investimenti in start-up innovative culminata nell’inaugurazione, appena un anno fa, di Le Village, un acceleratore di innovazione al servizio di aziende e start-up.

Finanziamenti per start-up: i numeri de Le Village a Catania

Chi investe nelle start-up? Annarita D’Urso, managing director Le Village by Crédit Agricole Sicilia, snocciola qualche numero: “Il nostro progetto si rivolge alle aziende che vogliono investire, che hanno voglia di guardare oltre. In questo anno stiamo accelerando 40 start-up, 16 aziende corporate sono diventate partner di Le Village, creando così una rete fitta che è la base solida grazie alla quale il nostro progetto va avanti”. Al momento sono oltre 23 gli abitatori: università ma anche istituti di ricerca e altri che supportano le nuove imprese fornendo servizi come spazi di lavoro, formazione, mentorship e accesso a network e investitori. “Centocinquanta gli incontri organizzati tra start-up e aziende del nostro territorio. Adesso siamo nella fondamentale fase di follow up in cui trasformeremo questo momento di confronto in progetti concreti”, conclude.

Investimenti per start-un innovative per favorire il rientro dei giovani in Sicilia 

A raccontare il ruolo svolto dalla banca nel sistema economico siciliano è l’amministratore delegato di Crédit Agricole, Hugues Brasseur: “Tutta l’Italia vanta un’eccellenza imprenditoriale ma è nella Sicilia che, in particolare, la nostra banca ha visto una grande opportunità di creazione di ricchezza e competitività. Siamo al servizio di questo territorio, di cui rispettiamo potenziale ma soprattutto specificità. Il nostro piano di sviluppo è iniziato quattro anni fa ma noi intendiamo proseguire su questa strada approfondendo la conoscenza del territorio e agendo, attraverso gli investimenti, da leva di sviluppo per potenziare l’ecosistema”.

Cosa fanno le banche per le aziende? Per prima cosa, assumono. La banca Crédit Agricole ha assunto 80 giovani che lavoreranno sul territorio siciliano. Stessa cosa il gruppo intende fare nel 2026. “Sono tanti i giovani di talento che hanno lasciato anni fa la Sicilia – dice l’Ad – e adesso vogliono tornare. Noi lavoriamo per fare in modo che questo avvenga e siamo disponibili ad accompagnare questi stessi giovani nella realizzazione dei loro progetti, della loro Azienda”.

Investire sulle start- up conviene perché significa lavorare per le generazioni future. “La Sicilia si conferma cuore pulsante della nostra attività – dichiara ancora Brasseur -. Con lo scopo di valorizzare il profondo legame che abbiamo costruito con l’Isola, ci impegniamo per rafforzare la continuità delle relazioni con tutti gli interlocutori locali. 

Mercato degli impieghi, cosa fanno le banche per le aziende

“Siamo in Sicilia da quattro anni – ha aggiunto Roberto Ghisellini, condirettore generale di Crédit Agricole – ma sembra che siamo qui da venti. Siamo in Campania dal 2007, apriremo in quella regione Le Village nel 2026. In Sicilia lo abbiamo aperto l’anno scorso e siamo qui dal 2022”. La soddisfazione non è legata solo all’apertura di Le Village ma al suo successo. “Tantissimi imprenditori – aggiunge Ghisellini – hanno scelto di investire nel capitale di Le Village. Lavoriamo in una regione che consideriamo per molti versi eccellente e il pensiero non va solo agli occhi che brillano pensando a Taormina, ai vini dell’Etna o ai resort di lusso. Gli occhi brillano molto di meno quando si pensa alla possibilità di investire in questo territorio”. 

I finanziamenti, si sa, sono la bestia nera di tutte quelle start-up che cercano in modo spasmodico di fare il salto di qualità. E invece, come lo stesso condirettore generale sottolinea, gli impieghi in Sicilia nel 2022 erano 13 miliardi. Rispetto a questo dato, nel 2025 hanno registrano un -1%. Nello stesso periodo, i prestiti erogati da Crédit Agricole in Sicilia hanno registrato un +12%. “Per noi – conclude – lavorare bene significa mettersi al servizio delle aziende e questa è la parte più difficile. Essere una banca seria significa realizzare concretamente ciò che ci eravamo promessi che avremmo realizzato”.

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Solidarietà e responsabilità sociale: donato elettroencefalografo a Hospice pediatrico di Catania

L’Associazione Bambaran è stata costituita per raccogliere fondi per l’Hospice pediatrico cure palliative “La Casa del Bambino”, una struttura residenziale a Catania che accoglie bambini ad alta complessità assistenziale (terminali ma anche con disabilità gravi) e nel quale vengono rispettate le relazioni familiari, creando un ambiente simile alla casa. Spesso, questi bambini presentano sintomatologie neurologiche e necessitano di esami come l’elettroencefalogramma per il monitoraggio dell’attività elettrica cerebrale. Grazie al contributo di Crédit Agricole Italia è stato acquistato un elettroencefalografo per effettuare gli esami all’interno della struttura.

“Una generosa donazione – spiega al nostro giornale Marika Scolla, presidente dell’associazione – grazie alla quale siamo riusciti ad acquistare uno strumento che sarà a disposizione dell’Hospice e dei bambini ricoverati, evitando spostamenti e disagi. Non si tratta solo di un contributo economico ma anche di un aiuto concreto alla missione che noi portiamo avanti all’interno dell’Hospice che accoglie bambini provenienti da tutta la Sicilia ma anche da Napoli in giù. A loro viene offerto un supporto medico ma anche gesti di amore ed empatia”.

Dalla parte opposta della Sicilia, a Palermo, il contributo del gruppo ha permesso all’associazione SPIA l’acquisto di un van per il trasporto di carrozzine ed altra strumentazione utile per le attività di un camp che accoglie bambini e ragazzi i quali, dopo lunghi periodi di ospedalizzazione soffrono di carenze di socializzazione, stanchezza e paura.

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Patrizia Penna

Giornalista professionista

Sono nata a Catania, mi sono laureata con lode in Lingue e Culture europee all'Università di Catania. Ho lavorato per quasi vent'anni come redattore al Quotidiano di Sicilia, ho curato contenuti ma anche grafica e impaginazione. Oggi sono una libera professionista. Mi occupo di informazione, uffici stampa e curo sui social media la comunicazione di aziende, anche straniere.

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