Influencer multati dall’Antitrust per 65.000 euro: chi sono e come dovranno rimediare

L'Antitrust ha multato per 65.000 euro alcuni noti influencer del web: chi sono e come dovranno rimediare.

Adv

multe influencer agcom

L’influencer marketing è al centro dei controlli dell’Antitrust da diversi mesi e di recente sono state applicate sanzioni per 65.000 euro a Luca De Stefani e Michele Leka. Sono state chiuse anche istruttorie verso altri noti influencer nel panorama del web.

L’attenzione dell’ente si è focalizzata sulle pratiche commerciali scorrette che riguardano l’uso dei social media per consigliare gli utenti su guadagni facili e sicuri. Consigli a pagamento e per cui l’AGCM ha contestato la mancanza della dicitura riferita al messaggio pubblicitario, ma anche del mostrare followers falsi.

Stretta sull’influencer marketing: i provvedimenti

Al centro dei provvedimenti dell’Antitrust ci sono anche altri influencer, esperti di social media, che utilizzano video e post per ottenere visibilità e guadagnare in varie forme. Una di queste è la collaborazione con brand e marchi nella sponsorizzazione di prodotti o servizi esterni.

In questi casi la legge parla chiaro: l’utente deve essere chiaramente informato del messaggio pubblicitario e promozionale, che non può avere unicamente il cappello di “consigli” da parte degli influencer. Ammontano a 65.000 euro le ultime sanzioni applicate dall’AGCM a dei noti influencer.

Sono state chiuse 4 istruttorie avviate a luglio 2024, con la richiesta ai diretti interessati di intervenire per rimediare alle scorrettezze. In particolare indicando i messaggi di tipo promozionale in modo chiaro, rimuovendo le comunicazioni che invitano a guadagni facili e senza rischi e rimuovendo i follower non reali.

Tutto secondo regole ben precise che l’Antitrust si impegna a far rispettare, in quello che è un mercato crescente in Italia ma per cui le norme sono state introdotte solo di recente. Coinvolti in questa fase di controlli, sono Luca Marani, Alessandro Berton, Hamza Mourai, Davide Caiazzo, Luca De Stefani e Michele Leka.

Il codice di condotta per l’influencer marketing

Intorno all’influencer marketing nel 2024 è stato annunciato l’arrivo del nuovo codice di condotta, sopraggiunto nello stesso periodo in cui faceva notizia il caso Ferragni. Una vera e propria stretta intorno ad un mercato, quello digitale, in continua evoluzione ma spesso privo di regolamentazioni chiare.

L’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha delineato delle disposizioni specifiche sul codice di condotta dei professionisti del web, sottolineando l’importanza di agire nel rispetto della dignità umana e senza discriminazioni.

Un punto importante è la regolamentazione del comportamento degli influencer a proposito degli accordi con aziende che prevedono proposte commerciali sui propri canali social. Questi lavoratori non devono proporre contenuti che possono ingannare il pubblico, come comunicazioni commerciali occulte e non dichiarate, ambiguità, omissioni o esagerazioni intorno a guadagni facili.

Sono tutelati anche gli aspetti psicologici vulnerabili degli utenti, per cui la comunicazione degli influencer deve essere sempre chiara e indicare lo scopo dei messaggi.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato è impegnata quindi negli ultimi anni a monitorare il lavoro degli influencer in quest’ottica, applicando sanzioni dove non vengono rispettate le linee guida e richiedendo interventi tempestivi per correggere le comunicazioni agli influencer.

Autore
Foto dell'autore

Redazione

Il team editoriale di Partitaiva.it

Siamo un team di giornalisti, consulenti, commercialisti e altri professionisti che ogni giorni si occupano di temi legati al lavoro, fisco, economia, previdenza e finanza.

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.