La legge di Bilancio 2026 finanzia nuovamente il Fondo di garanzia per PMI con un plafond di 140 miliardi. Una buona notizia per le piccole e medie imprese che desiderano ottenere prestiti da banche e società di leasing. Nessuna novità sull’utilizzo dello strumento. Le aliquote, invece, cambiano in funzione del tipo di investimento.
Fondo di garanzia PMI, cos’è
Il Fondo di garanzia per PMI è uno strumento di garanzia pubblica che facilita l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Non consente, dunque, l’erogazione diretta di un prestito ma garantisce all’istituto di credito la copertura di una parte del rischio. A patto che si tratti di una banca convenzionata o un Confidi.
La copertura e il finanziamento massimo
La copertura è variabile in funzione della tipologia del finanziamento e dell’impresa: 80% se si tratta di un investimento, 50% se si tratta di liquidità. Il finanziamento massimo ottenibile per ogni singola impresa è di 5 milioni di euro.
Fondo di garanzia PMI 2026: le aliquote
Per la garanzia sulla liquidità, la legge di Bilancio 2025 aveva ridotto l’aliquota al 50%, contro il 60% dell’anno precedente, per il solo anno corrente. Senza la modifica del regolamento e senza proroghe, dunque, l’aliquota per la garanzia di liquidità dovrebbe tornare al 60%. Ciò che è certo è che per gli investimenti la copertura resti all’80% e che le risorse messe a disposizione siano 140 miliardi di euro, in linea con il trend degli ultimi anni.
Come richiederlo
Per accedere al Fondo di garanzia per PMI nel 2026 occorrerà rivolgersi direttamente alla banca a cui si vuole chiedere il prestito, oppure presentare un Confidi. Le strutture convenzionate sono elencate nel portale ufficiale, dove è possibile verificare l’ammissibilità della richiesta da parte di un’impresa.












Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it