Scadenze fiscali marzo 2025: tutte le date da ricordare
Certificazione Unica, IVA, registro locazioni, elenchi Intrastat e ravvedimento speciale per il concordato preventivo biennale: scopriamo le scadenze fiscali di marzo 2025.
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Cartelle esattoriali 2025, rateizzazione debiti fino a 120 rate
Per chi si trova in difficoltà economica è possibile rateizzare i debiti fino a 120 rate: ecco cosa cambia dal 2025.
Evasione fiscale: in Italia le partite IVA rappresentano la minoranza
La CGIA di Mestre parla chiaro: gli autonomi non sono i principali evasori in Italia. Solo 1 su 8 infatti è una partita IVA. Ecco tutti i numeri.
Decreto milleproroghe 2025 approvato: tutti gli interventi per imprese e partite IVA
Con il decreto milleproroghe 2025 slittano alcune importanti scadenze che riguardano anche imprese e partite IVA: ecco cosa sapere.
Fattura elettronica obbligatoria in UE: nuove regole per l’IVA entro il 2030
Obbligo di fattura elettronica anche in UE: al via la riforma che detta le nuove regole in materia di tassazione per l’economia digitale.
Fringe benefit: i datori di lavoro devono inviare i dati per i neo pensionati entro il 28 febbraio 2025
Entro il 28 febbraio 2025 i datori di lavoro devono inviare all’INPS tutti i dati relativi a fringe benefit e stock option per i lavoratori entrati in pensione nel 2024. Ecco la procedura da seguire.
Telefisco 2025: le novità fiscali per imprese e lavoro
A Telefisco 2025 vengono presentate tutte le novità fiscali del nuovo anno: dall’IRES premiale alla conferma dell’IRPEF a tre aliquote. Ecco le novità principali per imprese e lavoro.
Concordato preventivo biennale: come inserirlo in dichiarazione dei redditi o nel bilancio di esercizio
Chi aderisce al concordato preventivo biennale deve inserire alcune informazioni importanti nella dichiarazione dei redditi o nel bilancio di esercizio. Vediamo come fare.
Scadenze fiscali estive, il CNDCEC propone la sospensione fino al 16 settembre
Le scadenze fiscali potrebbero essere sospese fino al 16 settembre: ecco l’ultima proposta dei Dottori Commercialisti in previsione dell’estate.
Nessuna riduzione dell’IVA sui beni culturali in Italia: il mercato perde attrattivitÃ
Nel Decreto Cultura non è stata approvata la riduzione dell’IVA sugli oggetti d’arte e questo potrebbe penalizzare il settore, rendendolo meno competitivo sul mercato internazionale.