Il Consiglio di amministrazione dell’INPS ha approvato tre bandi per procedere con una nuova tornata di concorsi. Le delibere prevedono l’assunzione di 385 unità tra assistenti e dirigenti e l’avvio delle selezioni, entro il 31 dicembre 2025. La quota principale delle nuove assunzioni riguarda l’area informatica, con una suddivisione che privilegia sia l’accesso per i diplomati sia quello per i laureati.
Concorsi INPS: quali sono i profili ricercati
I concorsi devono essere ancora pubblicati su InPA, ma da quello che si evince dalle delibere, un bando sarà destinato all’assunzione di 248 assistenti informatici, al quale potranno partecipare i diplomati con competenze tecniche. Un altro sarà finalizzato invece all’assunzione di 88 funzionari informativi, ruolo riservato ai laureati in Ingegneria, Informatica, Fisica e Matematica. Il terzo bando, invece, prevede l’assunzione di 49 dirigenti di seconda fascia, per il coordinamento amministrativo e tecnico. E anche in questo caso sarò richiesta la laurea.
Le prove di concorso
La selezione si baserà su criteri introdotti dalle recenti riforme della pubblica amministrazione. È prevista una prima fase di valutazione dei titoli, che prevede l’assegnazione di eventuali punteggi aggiuntivi per certificazioni informatiche e voti di laurea/diploma eccellenti. Ci sarà poi una prova scritta unica (test a risposta multipla su materie specialistiche, logica e competenze trasversali), seguita da un colloquio per verificare la conoscenza della lingua inglese e dei principali strumenti informatici.
L’immissione di questo contingente rappresenta solo la prima tranche di un piano assunzionale più vasto. L’INPS prevede di inserire oltre 8.000 nuove risorse nel triennio 2025-2027 per bilanciare l’ondata di pensionamenti anticipati degli ultimi anni. Per il 2026, l’obiettivo dichiarato è il rafforzamento delle sedi territoriali, spesso sotto organico, per ridurre i tempi di lavorazione delle pratiche e migliorare l’efficienza nell’erogazione degli assegni.












Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it