Codice tributo 1841

  • Il codice tributo 1841 si riferisce all’acconto della seconda rata o al pagamento in un’unica soluzione dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali nonché delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione – Art. 3, D.Lgs. n. 23/2011.
  • Il pagamento dell’acconto deve avvenire in un’unica rata entro il 30 novembre se l’importo è inferiore a 257,52 euro e in due rate con scadenza al 30 giugno per la prima e 30 novembre per la seconda se l’importo è superiore.
  • In caso di omissioni o errori, si può procedere con il ravvedimento operoso pagando una sanzione ridotta.

Il codice tributo 1841 si utilizza nel modello F24 per il versamento della cedolare secca, sia per il pagamento della seconda rata che per il pagamento in un’unica soluzione. Il pagamento della seconda rata o dell’importo per intero deve essere fatto entro la scadenza del 30 novembre.

Per effettuare il pagamento, il contribuente deve compilare il modello F24 nella sezione Erario e, in caso di ritardi o errori, è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso pagando gli interessi e una sanzione ridotta. Nella guida vedremo quando e come si versa il codice tributo 1841 e la compilazione del modello F24.

Cedolare secca: cos’è e come funziona

La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva che comprende l’IRPEF e le addizionali. Un vantaggio del regime della cedolare secca risiede nel fatto che per i contratti non si pagano l’imposta di registro e l’imposta di bollo.

Con la cedolare secca non è previsto l’aggiornamento del canone di locazione e la variazione accertata dall’Istat dell’indice nazionale dei prezzi al consumo.

Possono adottare il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento che non locano gli immobili nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni.

Inoltre, può scegliere la cedolare secca al 21% anche chi si avvale del regime delle locazioni brevi, vale a dire per locazioni dalla durata non superiore a 30 giorni, con contratto stipulato da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.

L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti. L’ordinamento prevede, inoltre, un’aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni situate nei comuni con carenze di disponibilità abitative e nei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Cipe.

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Codice tributo 1841: cos’è e cosa fa riferimento

Per versare la cedolare secca si utilizza il codice tributo 1841 relativo alla seconda rata dell’acconto o al pagamento in un’unica soluzione.

Il codice 1841 si utilizza anche per la tassazione Aribnb in Italia, ovvero se un host aderisce al regime della cedolare secca. In questo caso, infatti, invece di pagare l’ imposta di registro, l’IRPEF e addizionali oltre all’imposta di bollo, l’host pagherà un’imposta sostitutiva fissa pari al 21% del totale del ricavato.

Il pagamento dell’acconto è previsto solamente se la cedolare relativa all’anno precedente è superiore di 51,65 euro. Tuttavia, il versamento deve essere effettuato in un’unica soluzione se l’importo è inferiore a 257,52 euro, mentre si dovrà versare in due rate se l’importo è superiore.

Le due rate ammontano a:

  • Prima rata: pari al 40% dell’acconto complessivamente dovuto;
  • Seconda rata: pari al restante 60% dell’acconto complessivamente dovuto.

Il codice 1841 è compensabile seguendo le regole ordinarie.

Codice tributo 1841: compilazione modello F24

Per versare i contributi, le tasse e le imposte, come la cedolare secca, il contribuente deve utilizzare il modello F24, in modalità telematica per i titolari di Partita Iva. Tutti i contribuenti possono affidarsi ad un commercialista per evitare di commettere errori durante la compilazione del modello e, di conseguenza, rischiare di dover pagare sanzioni.

Il versamento si può effettuare in tre modalità:

  • dall’Agenzia delle Entrate attraverso i servizi:
    • F24 web;
    • F24 online;
    • canali telematici Fisconline;
    • canali telematici Entratel;
  • con servizi di internet banking;
  • tramite intermediari finanziari abilitati.

Il modello F24 deve essere compilato nella sezione Erario inserendo le seguenti informazioni:

  • codice tributo: indicare 1841;
  • rateazione/regione/prov/mese rif: da non compilare;
  • anno di riferimento: anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
  • importi a debito versati: indicare l’importo a debito;
  • importi a credito compensati: da non compilare;
  • TOTALE A: la somma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario;
  • TOTALE B: la somma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a credito;
  • SALDO (A – B): indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B);
  • codice ufficio: da non compilare;
  • codice atto: da non compilare.
Modello F24
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Codice tributo 1841: scadenze

Le scadenze del pagamento della cedolare secca variano in base all’importo da versare. Prima di tutto occorre precisare che il pagamento dell’acconto è previsto solamente nel caso in cui la cedolare per l’anno precedente supera i 51,65 euro.

Le scadenze dei versamenti sono:

  • in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro;
  • in due rate, se l’importo è superiore a 257,52 euro:
    • la prima, pari al 40% dell’acconto complessivamente dovuto, entro il 30 giugno;
    • la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre.

Di conseguenza, il codice tributo 1841 deve essere versato, sia nel caso del pagamento in un’unica soluzione che per la seconda rata dell’acconto, entro il 30 novembre.

Imposte sostitutive: altri codici tributo

Per il versamento della cedolare secca, gli altri codici tributo che si utilizzano sono i seguenti:

  • codice tributo 1840: imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, nonché’ delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiunt. all’abitazione -art.3, dlgs. n.23/2011-acconto prima rata;
  • codice tributo 1841: imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, nonché’ delle imposte di registro di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiun. all’abitazione -art.3,dlgs.n.23/2011-acconto seconda rata o acconto in unica soluzione;
  • codice tributo 1842: imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative  addizionali, nonché’ delle imposte di registro e di bollo, sul canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione-art. 3, dlgs.n.23/2011- saldo;
  • codice tributo 8940: Sanzione per ravvedimento – Imposta sostitutiva IRPEF e relative addizionali e imposte di registro e bollo sui canoni locazione immobili ad uso abitativo e relative pertinenze – Art. 3 d.lgs. n. 23/2011;
  • codice tributo 1940: Interessi per ravvedimento – Imposta sostitutiva IRPEF e relative addizionali e imposte di registro e bollo sui canoni locazione immobili ad uso abitativo e relative pertinenze – art. 3 d.lgs. n. 23/2011.
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Codice tributo 1841: ravvedimento operoso

Se il contribuente non ha versato l’acconto della cedolare secca in tempo o lo ha versato in modo errato, questi può procedere con il versamento mediante ravvedimento operoso.

L’istituto del ravvedimento operoso permette al contribuente di correggere la propria posizione fiscale e di pagare una sanzione ridotta. Per fare questa operazione il contribuente deve utilizzare i seguenti codici tributo:

  • codice tributo 1841: per versare l’acconto della cedolare secca;
  • codice tributo 8940: per pagare la sanzione ridotta;
  • codice tributo 1940: per pagare gli interessi.

Codice tributo 1841 – Domande frequenti

A cosa si riferisce il tributo 1841?

Il codice tributo 1841 si riferisce al versamento della seconda rata o al pagamento in un’unica soluzione della cedolare secca. Ecco come funziona.

Quando bisogna versare il codice tributo 1841?

La seconda rata dell’acconto della cedolare secca, o il pagamento in un’unica soluzione, devono essere versati entro il 30 novembre. Qui tutti i codici tributo da utilizzare.

Come si ravvede il codice tributo 1841?

Se l’acconto della cedolare secca non viene versato in tempo, il contribuente può correggere la sua posizione fiscale procedendo con il ravvedimento operoso, inserendo nel modello F24 il codice tributo 8940 per la sanzione e il codice tributo 1940 per gli interessi.

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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 24 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

6 risposte a “Codice tributo 1841”

  1. Avatar Nicoletta
    Nicoletta

    Buongiorno, mio suocero ha versato il saldo del codice 1841 entro la scadenza ma sbagliando il codice fiscale dell’intestatario (doveva essere versato con il codice fiscale della moglie invece ha messo il suo). Ce ne siamo accorti ora, sistemando le carte dopo il suo decesso. Come possiamo sistemare questa cosa? Attendo un suo riscontro.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      gli errori di codice tributo e anno di imposta nei modelli F24 sono sanabili con relativa facilità. La rettifica del codice fiscale, invece, richiede sempre un intervento da parte dell’ente creditore al quale si potrà rivolgere per sanare la posizione.

      Una strada sempre percorribile è quella del versamento con il codice fiscale e della richiesta di rimborso delle somme versate per errore, tenendo bene presente che le sanzioni fiscali non sono trasmissibili agli eredi.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar GIUSEPPE MAINARDI
    GIUSEPPE MAINARDI

    Si chiede se siano compensabili con eventuali crediti d’imposta gli importi dovuti per cedolare secca codici 1840 1841 1842.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      nulla osta alla compensazione nel modello F24.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar Sandu Ionut Vlad
    Sandu Ionut Vlad

    Buonasera!
    Per tutto il 2022 ho avuto registrato correttamente un contratto d’affitto con la scelta della cedolare secca a canone concordato(canone annuale di 4.200 euro). In fase di dichiarazione precompilata del modello 730 risulta esserci un reddito percepito pari a 4.200 euro e una cedolare pari a 882 euro(21%). In questo caso dovrei comunque compilare e saldare il modello F24 con codice tributo 1841 o devo solamente fare la dichiarazione dei redditi? Sono rimasto basito dal fatto che il modello 730 precompilato avesse come aliquota il 21% e non il 10%. Come mi consigliate di muovermi? Vi ringrazio sin da ora per il prezioso supporto.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      i dati della precompilata possono essere modificati, se ci sono le condizioni per dichiarare delle informazioni diverse da quelle acquisite in automatico dal sistema, le consigliamo di rivolgersi a un commercialista per analizzare il suo caso con la documentazione appropriata.

      Grazie per averci scritto

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