BTP Valore ottobre, il ticket medio è di 32 mila euro: quanto ha incassato lo Stato due giorni

Il collocamento proseguirà fino alle 13 di venerdì 24 ottobre, salvo chiusura anticipata, e i risultati finali promettono di posizionarsi tra le migliori emissioni della storia recente.

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BTP Valore ottobre 2025 rendimento

Prosegue il collocamento del nuovo BTP Valore ottobre, il titolo di Stato dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori. Dopo due giornate di sottoscrizioni, lunedì 21 e martedì 22 ottobre 2025, gli incassi dello Stato hanno confermato l’interesse degli italiani verso i titoli di debito pubblico, nonostante un leggero rallentamento rispetto all’avvio.

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Quanto ha incassato lo Stato con il collocamento del BTP Valore di ottobre

Durante la prima giornata il BTP Valore aveva raccolto 5,4 miliardi di euro, mentre nella seconda giornata gli ordini sono stati pari a 4,3 miliardi, per un totale provvisorio di 9,3 miliardi. Il collocamento proseguirà fino alle 13 di venerdì 24 ottobre 2025, salvo chiusura anticipata in caso di domanda elevata.

Secondo i dati del ministero dell’Economia, le sottoscrizioni complessive al termine del secondo giorno sono state 134.500 contratti. Ciò significa che ogni risparmiatore ha investito in media circa 32 mila euro, un valore considerevole e superiore rispetto ad altri strumenti di risparmio destinati alla stessa platea. Nella prima giornata, la media era persino più alta, circa 35 mila euro per sottoscrizione. Anche se con un ritmo leggermente inferiore rispetto all’entusiasmo iniziale, i numeri confermano una forte partecipazione, a conferma che molti investitori hanno deciso di destinare una parte rilevante dei propri risparmi a questo titolo, attratti dalla sicurezza e dal rendimento crescente.

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Le caratteristiche del nuovo BTP Valore

Il titolo ha una durata di 7 anni e prevede cedole nominali trimestrali in crescita nel tempo, pari a 2,60% nei primi tre anni, 3,10% per il quarto e quinto anno e 4% per gli ultimi due anni. A ciò si aggiunge un premio fedeltà finale dello 0,8% per chi mantiene il titolo fino a scadenza, pensato per fidelizzare i risparmiatori e ridurre il turnover sul mercato secondario.

Nelle precedenti edizioni, erano stati raccolti 18,1 miliardi a giugno 2023, 17,1 miliardi a ottobre 2023, 18,3 miliardi a febbraio 2024 e 11 miliardi a maggio 2024. L’emissione di ottobre 2025, pur ancora in corso, mostra quindi una tenuta solida e potrebbe chiudersi su cifre analoghe.

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