Il calendario degli investimenti in titoli di Stato a dicembre 2025 è denso di appuntamenti, per diverse tipologie di investitori. Il primo appuntamento è martedì 10 dicembre, giorno in cui è stata fissata l’asta per i buoni ordinari del tesoro (BOT) annuali, che possono essere acquistati a un prezzo scontato. Il giorno successivo, giovedì 11 dicembre, è la volta dei BTP. I due appuntamenti offrono ai risparmiatori opportunità di investimento e, in base alla scelta fatta, anche di guadagno.
Quanto si può guadagnare investendo in BOT annuali
Per l’asta del 10 dicembre, il ministero dell’Economia (MEF) ha messo a disposizione 9 miliardi di euro per la sottoscrizione di BOT annuali senza cedola. Si tratta cioè di titoli cui guadagno non si basa sul rimborso di interessi periodici, ma è garantito attraverso un meccanismo chiamato “scarto di emissione”. I BOT cioè vengono acquistati dagli investitori a un prezzo scontato (ad esempio a 980 euro anche se valgono 1.000 euro) e, dopo un anno, lo Stato li rimborsa, ma pagando il valore/prezzo pieno. Ritornando all’esempio fatto, per ogni 980 euro spesi se ne ricevono 1.000, assicurandosi un guadagno annuale di 20 euro a titolo.
Tre tipi di BTP all’asta con tre possibilità di guadagno diverse
Il calendario del Tesoro prosegue poi con l’asta dei BTP. A differenza dei BOT, il guadagno in questo caso si basa sul pagamento di interessi fissi, chiamati cedole, versati semestralmente all’investitore. Per partecipare all’asta, il taglio minimo di investimento è di 1.000 euro per ciascun titolo.
In particolare, dopo la tornata di novembre 2025, l’11 dicembre gli investitori hanno la possibilità di scegliere tra tre diversi BTP, ovvero:
- BTP con cedolare annua del 2,35% e scadenza nel 2029, che si traduce in un pagamento semestrale di interessi pari all’1,175% (pari a 23,50 euro lordi all’anno, circa 11,75 euro ogni sei mesi per ogni 1.000 euro impegnati). Per questo titolo, l’importo massimo assegnabile, previsto dal MEF, è compreso tra 2,5 e 3 miliardi di euro;
- BTP con cedolare annua del 3% e scadenza nel 2029, quindi con un interesse semestrale dell’1,5% (pari 27 euro lordi l’anno, 13,50 euro ogni sei mesi per ogni 1.000 euro impegnati). In questo caso, però, l’importo messo a disposizione dal MEF è più contenuto e oscilla tra 750 milioni e 1 miliardo di euro;
- BTP con cedolare annua del 2,7% e scadenza a ottobre del 2030, che genera un pagamento semestrale dell’1,35% (pari a 30 euro lordi l’anno, 15 euro ogni sei mesi per ogni 1.000 euro impegnati). Per questo titolo, l’importo massimo assegnabile è compreso tra 750 milioni e 1 miliardo di euro.
L’asta rappresenta dunque un’opportunità per gli investitori che desiderano stabilire un flusso di rendimento regolare per i prossimi anni, scegliendo la scadenza e il tasso d’interesse più adatti alle proprie esigenze finanziarie.










Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it