Bonus asilo nido 2026, le nuove indicazioni INPS: come richiederlo e quanto vale

La richiesta può essere presentata entro il 31 dicembre.

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Con una circolare l’INPS comunica le nuove indicazioni per il bonus asilo nido 2026, il supporto che – assieme all’assegno unico e universale – aiuta le famiglie per crescere e assistere i figli minori. Adesso la platea dei beneficiari si amplia, ecco tutte le novità.

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Bonus asilo nido 2026, quanto vale

Il bonus asilo nido è stato introdotto con la legge n.232 del 2016 e prevede – per i nati dal 1° gennaio 2016 – un buono mensile, per 11 mesi l’anno, per pagare la retta della struttura pubblica o privata autorizzata per l’assistenza dei bambini sotto i tre anni o per quelli affetti da patologie croniche gravi.

L’importo inizialmente previsto era di 1.000 euro annui, ma successivamente è stato incrementato. Il bonus asilo nido 2026 sarà di:

  • 3.600 euro per chi ha l’ISEE fino a 25.000 euro;
  • 2.500 euro, con ISEE da 25.001 a 40.000;
  • 1.500 euro per chi ha l’ISEE da 40.001 in su o per chi non presenta la certificazione.

Alcune Regioni, poi, mettono a disposizione ulteriori agevolazioni cumulabili. Le somme relative all’assegno unico non contribuiranno al calcolo ISEE.

Le novità

Il bonus nido 2026 amplia la platea di beneficiari rispetto all’edizione precedente: il contributo adesso viene esteso anche a nidi e micronidi che accolgono bambine/i tra tre e trentasei mesi di età e concorrono con le famiglie alla loro cura, educazione e socializzazione. E poi, ancora, il bonus è spendibile per le sezioni primavera, che accolgono bambine/i tra ventiquattro e trentasei mesi di età, nonché per i servizi integrativi abilitati come spazi gioco e servizi educativi in contesto domiciliare.

Restano esclusi dal beneficio i centri per bambini e famiglie e a servizi non riconducibili all’educazione per la prima infanzia, come i servizi ricreativi, pre-scuola o post-scuola.

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Come fare domanda per il bonus asilo nido 2026

Per ottenere il bonus nido 2026, oltre che essere genitori conviventi di un figlio fino ai 3 anni di età, occorre che almeno uno dei genitori sia residente in Italia e abbia cittadinanza italiana, di un Paese UE o sia in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo.

È possibile presentare domanda all’INPS tramite portale online o patronato. Nel primo caso è necessario l’autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. Tra i dati da inserire, oltre all’anagrafica del soggetto, i dati dell’asilo nido e la frequenza.

Occorre poi inserire informazioni anche sui mesi di frequenza. La prenotazione delle risorse riguarda l’anno solare e non quello scolastico. Per evitare che i genitori debbano presentare due volte la richiesta, dal 1° gennaio 2026 dovrebbe intervenire una procedura di rinnovo semplificata.

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