L’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali (Asmel) ha aperto le candidature per l’aggiornamento degli elenchi idonei per chi aspira ad entrare nella pubblica amministrazione.
L’obiettivo è aggiornare e ampliare le liste introdotte nel 2021 dal cosiddetto Decreto Reclutamento che fungono da strumento alternativo ai concorsi tradizionali. Il nuovo avviso, pubblicato sul portale governativo InPA (www.inpa.gov.it), e c’è tempo fino al 30 settembre per candidarsi alla selezione nazionale, direttamente online.
Secondo i dati diffusi dall’associazione, mille assunzioni sono state già realizzate e altre cinquecento sono attualmente in corso.
Le figure ricercate
Il bando riguarda 37 profili professionali, dai laureati ai diplomati fino agli operai specializzati. L’offerta copre ambiti molto diversi: si va dal contabile all’ausiliare del traffico, dall’ingegnere civile all’operatore di nido. Spazio anche alle figure culturali come il responsabile della biblioteca comunale.
Sono 4.678 i Comuni soci di Asmel che possono attingere agli elenchi. Le assunzioni potranno avvenire sia a tempo indeterminato che determinato. L’avviso, inoltre, è stato pensato con un’attenzione particolare alla dimensione territoriale. Gli iscritti hanno infatti la possibilità di scegliere di lavorare nei Comuni del proprio territorio.
Una selezione digitale e rapida
Il meccanismo di funzionamento è semplice. I candidati sostengono una selezione nazionale online e una volta superata vengono inseriti negli elenchi idonei. Da quel momento i Comuni sottoscrittori possono attingere liberamente alle liste per le proprie assunzioni, ricorrendo a procedure snelle e digitali chiamate “interpelli” (un po’ come succede nella scuola).
Il segretario generale di Asmel, Francesco Pinto, sottolinea che il processo è in grado di garantire tempi molto più rapidi rispetto ai concorsi ordinari. «La nostra esperienza dimostra che la durata media delle selezioni è di sole quattro settimane. È il segno di una modernizzazione che passa da una digitalizzazione sempre più spinta».
Secondo Asmel, il modello degli elenchi porta benefici anche sotto il profilo della stabilità lavorativa. «I funzionari assunti con questo strumento – aggiunge Pinto – hanno un tasso di dimissioni significativamente più basso rispetto a chi entra tramite concorsi tradizionali. Questo assicura continuità, fidelizzazione e servizi migliori alle comunità locali».
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it