Arriva AppLI, acronimo di assistente personale per il lavoro in Italia: una piattaforma di intelligenza artificiale (IA), presentata dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
AppLI: che cos’è e quando sarà disponibile
AppLI è una guida, o meglio, un vero e proprio coach virtuale che indirizza i giovani neet – i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né sono impegnati in percorsi di formazione – verso opportunità di lavoro concrete. Già durante durante la fase sperimentale, che si è tenuta dal mese di febbraio a giugno 2025, hanno partecipato circa 2.000 giovani, registrando oltre 400 simulazioni di colloqui, 955 percorsi di orientamento e, infine, 811 utenti che hanno scelto e valutato una professione di loro interesse e le offerte formative inerenti. L’app si affianca ad altri strumenti di supporto per la categoria, che in Italia conta 1,4 milioni di persone, e che in passato poteva contare sul bonus neet.
L’obiettivo principale dell’app è quello di riuscire a intercettare fino a 120 mila giovani, in collaborazione con le regioni, i centri per l’impiego e l’Inps. AppLI sarà disponibile dal 15 settembre su tutto il territorio nazionale.
Come funziona il chatbot
Il chatbot si comporta come un operatore che risponde in modo naturale alle domande dell’utente offrendo un percorso di orientamento ad hoc, in base ai bisogni e agli obiettivi individuali. AppLI presenta ai giovani candidati le stesse opportunità di lavoro disponibili sulla piattaforma Siisl e analizza i trend del mercato del lavoro con la piattaforma Labour Market Intelligence realizzata da Sviluppo Italia, società partecipata dal ministero del Lavoro.
AppLI è un servizio gratuito disponibile sette giorni su sette, 24 ore su 24. Tra le funzionalità più importanti della piattaforma multilingue (sei le lingue disponibili) c’è anche la simulazione dei colloqui di lavoro attraverso esercitazioni interattive e una sezione dedicata alla preparazione dei CV e della lettera di presentazione. I dati personali degli utenti, protetti da norme di privacy, non saranno diffusi.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it