L’Antitrust multa Virgin Active Italia per 3 milioni di euro: cosa sta accadendo

La nota catena di palestre Virgin Active Italia è stata multata dall'Antitrust per 3 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette. Ecco perché.

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L’Antitrust nell’ultimo periodo sta effettuando una lunga serie di controlli finalizzati ad individuare pratiche commerciali scorrette: dalle Poste Italiane agli influencer sul web, ora è il turno della nota catena di palestre Virgin Active Italia.

Secondo l’ultimo comunicato stampa AGCM, la società avrebbe informato in modo inadeguato i propri clienti circa le condizioni di abbonamento ai servizi erogati, sia in termini di rinnovo automatico che di disdetta. Il noto colosso del fitness dovrà quindi pagare una multa da 3 milioni di euro.

Pratiche commerciali scorrette da Virgin Active Italia

Al centro dell’attenzione dell’Antitrust ci sono ancora una volta le pratiche commerciali scorrette, ovvero tutti quei sistemi volti ad informare il cliente in modo ingannevole, incompleto e frammentato. Nel caso specifico la sanzione viene erogata per le ambiguità intorno ai rinnovi degli abbonamenti alle palestre.

La catena infatti non avrebbe informato in modo chiaro i propri clienti sulla possibilità di rinnovare o disdire il contratto, come da diritti. Di conseguenza i clienti sarebbero stati vincolati al rinnovo senza aver richiesto esplicitamente di proseguire con il servizio.

Da questo rinnovo automatico ne derivano gli addebiti dei costi per le mensilità successive, senza possibilità di recidere l’accordo. L’autorità ha deciso che questa situazione possa ricadere tra le pratiche commerciali scorrette, secondo il codice del Consumo.

L’istruttoria era iniziata alla fine del 2024, dopo la segnalazione di molti consumatori circa l’ambiguità dei rinnovi, da cui poi l’Antitrust ha effettuato indagini specifiche. La catena solo l’anno scorso ha registrato più di 100.000 abbonamenti.

Le specifiche del provvedimento dell’Antitrust

L’Antitrust ha delineato le cause specifiche del provvedimento, accertandosi che:

  • la società ha mancato di adottare comunicazioni chiare per la sottoscrizione dei contratti di abbonamento ai suoi servizi fitness e wellness, in quanto a condizioni di adesione, rinnovo, disdetta e recesso;
  • la società non ha comunicato preventivamente ai clienti la scadenza degli abbonamenti con informazioni sui rinnovi e sulla possibile disdetta;
  • non ha comunicato agli abbonati gli aumenti di prezzo, nei mesi di aprile e agosto 2024;
  • ha reso difficoltoso di fatto agli abbonati il processo di risoluzione del contratto.

Come conseguenze, la pratica commerciale adottata nel suo insieme è stata definita dall’Antitrust come scorretta, per cui la società dovrà interromperla immediatamente. Oltre a questo, dovrà pagare la sanzione di 3 milioni di euro, ma non è finita qui.

Virgin Active Italia dovrà anche comunicare all’Autorità entro 60 giorni quali saranno le iniziative intraprese per rimediare alle pratiche scorrette, ovvero per informare adeguatamente i clienti.

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