Come facilitare l’adozione dell’AI fra i collaboratori

Come si può facilitare l'adozione delle AI in azienda, specialmente tra lavoratori e collaboratori? Ecco le strategie utili.

di Giovanni Emmi

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  • L’adozione delle AI da parte delle imprese apporta numerosi vantaggi in termini di ottimizzazione dei processi e per la competitività sul mercato.
  • Introdurre le AI fra dipendenti e collaboratori significa anche affrontare una serie di criticità: dalle resistenze sull’adozione di questa tecnologia alla mancanza delle competenze.
  • Garantire una buona formazione in azienda sulle intelligenze artificiali è indispensabile per lo sviluppo di nuove competenze.

L’impiego dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il modo di lavorare in numerosi settori, incluse le aree Amministrazione, Finanza e Controllo nelle Piccole e Medie Imprese (PMI).

Un’indagine di Forrester Consulting, intitolata “A Human-Centered Approach to AI in the Workplace”1, commissionata nell’agosto del 2023 da Workday, ha individuato notevoli vantaggi, ma anche sfide significative, intorno all’adozione delle AI, tra cui la necessità di formazione e un approccio centrato sulle persone. Per esplorare questo argomento, Forrester ha condotto due sondaggi online: uno con 1.124 HR e uno con 1.340 lavoratori in imprese di tutto il mondo.

I risultati hanno mostrato che, sebbene ci siano differenze significative tra i gruppi in molti aspetti, esistono anche molte somiglianze, più di quanto i leader possano aspettarsi. Si è riscontrato un certo allineamento in alcune aree e disallineamento in altre.

L’IA offre l’opportunità di rivoluzionare il modo in cui operano le HR. Tuttavia il successo o il fallimento dei programmi di IA nelle Human Resources dipende in gran parte dai modi in cui le organizzazioni implementano questi programmi e, soprattutto, da come comunicano ai loro dipendenti.

L’impatto dell’IA per le risorse umane

L’intelligenza artificiale non solo sta trasformando il modo di lavorare, ma è anche destinata a diventare un elemento fondamentale per il successo futuro in questi ambiti.

Uno dei punti chiave emersi dall’indagine è che il 70% dei leader aziendali considera l’IA un elemento cruciale per il successo delle risorse umane (HR) nei prossimi cinque anni.

Tuttavia, nonostante le alte aspettative, l’adozione è ancora agli inizi, con molti casi d’uso ancora poco sfruttati. Questo apre un ampio margine per l’innovazione e l’implementazione di soluzioni che possono portare a un miglioramento significativo delle performance aziendali.

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La differenza di percezione tra impiegati e leader

In questo contesto, emerge chiaramente la necessità di una formazione specifica sull’IA per i dipendenti. Una formazione mirata non solo ridurrà le preoccupazioni dei dipendenti riguardo all’uso dell’IA, ma potenzierà anche le loro competenze, rendendoli parte attiva nel processo di trasformazione digitale dell’azienda.

Approfondendo l’analisi dell’indagine emerge una marcata differenza nella percezione dell’IA tra i dipendenti e i leader aziendali. Questa discrepanza può avere un impatto significativo sull’efficacia con cui l’IA viene implementata e utilizzata nelle PMI.

Da un lato, molti leader tendono a sottovalutare l’entusiasmo dei dipendenti per l’IA. Questa componente può portare a decisioni strategiche che non sfruttano appieno il potenziale dell’IA o, peggio ancora, che ignorano le reali esigenze e aspettative dei dipendenti.

Inoltre, questa discrepanza può tradursi in una mancanza di investimenti adeguati in formazione e sviluppo, indispensabili per abilitare il personale a utilizzare efficacemente le nuove tecnologie.

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Dall’altro lato, il 73% dei dipendenti esprime il desiderio di vedere un maggiore impiego dell’IA all’interno dell’azienda. Questo entusiasmo, tuttavia, è spesso accompagnato da preoccupazioni e incertezze, in particolare riguardo alla propria capacità di adattarsi ai cambiamenti e all’eventuale impatto dell’IA sui propri ruoli lavorativi.

È quindi fondamentale che i leader comprendano e valorizzino queste percezioni. Ascoltare attivamente i dipendenti e coinvolgerli nel processo di adozione dell’IA può contribuire a mitigare le preoccupazioni, aumentare l’accettazione della tecnologia e stimolare idee innovative su come l’IA possa essere utilizzata per migliorare i processi aziendali.

Una formazione adeguata sull’IA è vitale non solo per i dipendenti, ma anche per i leader stessi. Comprendere a fondo le capacità e le limitazioni dell’IA può aiutare i leader a prendere decisioni più informate, a stabilire aspettative realistiche e a sviluppare strategie di implementazione più efficaci. Vediamo alcuni fattori più critici nell’arrivo dell’IA nelle aziende.

1. La resistenza al cambiamento

Nel contesto dell’introduzione dell’IA nelle PMI, un fattore cruciale da considerare è la resistenza al cambiamento, sia da parte dei leader che dei dipendenti. Questa resistenza può manifestarsi in diversi modi e può essere influenzata da vari fattori, come l’età anagrafica, lo status professionale e la familiarità con le tecnologie digitali.

La resistenza al cambiamento è un fenomeno complesso, spesso radicato in una combinazione di paura dell’ignoto, preoccupazione per la sicurezza del proprio lavoro e mancanza di fiducia nelle nuove tecnologie.

In particolare, nelle aree Amministrazione, Finanza e Controllo, dove i processi sono spesso ben stabiliti e basati su metodologie tradizionali, l’introduzione dell’IA può essere percepita come una minaccia alla routine lavorativa e all’esperienza accumulata.

Per superare questa resistenza, è fondamentale adottare un approccio che includa comunicazione chiara, formazione adeguata e supporto continuo. È importante che i leader aziendali comunichino in modo trasparente gli obiettivi e i benefici dell’adozione dell’IA, non solo in termini di efficienza aziendale, ma anche in termini di sviluppo professionale e personale dei dipendenti.

2. La paura della sostituzione con le AI

Una delle preoccupazioni più diffuse tra i dipendenti è la paura di essere sostituiti dall’IA. Questa preoccupazione è particolarmente sentita nelle aree amministrative, dove l’automazione dei processi può sembrare una minaccia diretta ai ruoli tradizionali.

Per questo motivo è essenziale far comprendere che l’intento dell’IA non è sostituire i dipendenti, ma piuttosto potenziare le loro performance e produttività. L’IA può liberare i lavoratori dai compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto, permettendo loro di concentrarsi su attività più strategiche e creative.

Inoltre, l’acquisizione di competenze legate all’IA rappresenta un valore aggiunto non solo per l’azienda, ma anche per il lavoratore, che potrà utilizzare queste conoscenze sul mercato del lavoro.

Per superare la paura della sostituzione, è fondamentale che le aziende investano in una formazione efficace. Questo aiuta a dimostrare ai dipendenti come l’IA possa effettivamente arricchire il loro lavoro, aumentando la loro efficacia e offrendo nuove opportunità di carriera.

Formazione e sviluppo delle competenze intorno alle AI

L’investimento in formazione è un aspetto fondamentale nell’introduzione dell’IA nelle PMI, specialmente nelle aree Amministrazione, Finanza e Controllo. Mentre i leader aziendali riconoscono l’importanza dell’IA, spesso sopravvalutano il livello di conoscenza e preparazione dei loro dipendenti in merito a questa tecnologia. E’ evidente la chiara necessità di investire in programmi formativi che possano colmare tale gap.

La formazione sull’IA dovrebbe essere inclusiva e accessibile a tutti i livelli dell’organizzazione. Non si tratta solo di insegnare come utilizzare nuove tecnologie, ma anche di promuovere una comprensione più profonda di come l’IA possa essere integrata nei processi esistenti per migliorare l’efficienza e creare nuove opportunità di business.

Inoltre, la formazione può svolgere un ruolo chiave nel mitigare la resistenza al cambiamento. Quando i dipendenti si sentono sicuri nella loro capacità di interagire con le nuove tecnologie, sono più aperti a adottarle e a sperimentare i loro benefici.

La formazione continua è essenziale per mantenere il passo con l’evoluzione costante dell’IA e per garantire che l’organizzazione rimanga competitiva nel lungo termine.

Benefici a medio e lungo termine

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Gli investimenti in formazione nell’ambito dell’IA non sono solo una spesa a breve termine, ma un punto strategico che può portare benefici significativi nel medio e lungo periodo. Nonostante l’investimento in formazione e sviluppo possa non avere un impatto immediato sulla produzione aziendale, è essenziale per la crescita sostenibile dell’organizzazione.

Formare i dipendenti porta per l’azienda diversi benefici, come una maggiore efficienza complessiva nei processi e a una migliore capacità di rispondere a sfide competitive. Inoltre l’IA può aprire nuove opportunità di business.

Investire in formazione nei reparti amministrativi aiuta anche a rafforzare il know-how aziendale. Man mano che i dipendenti acquisiscono competenze nell’IA, possono applicare questa conoscenza per ottimizzare i processi interni, migliorando la qualità e la velocità delle decisioni aziendali.

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Competenze digitali e AI

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle PMI non solo trasforma i processi lavorativi, ma apre anche importanti opportunità per categorie di lavoratori tradizionalmente più vulnerabili sul mercato del lavoro, come donne, giovani e over 55.

L’IA può agire da catalizzatore per colmare il gap esistente, offrendo a questi gruppi maggiori opportunità di crescita professionale e di miglioramento delle condizioni lavorative.

La formazione in competenze legate all’IA si rivela un potente strumento di empowerment, permettendo a queste categorie di accrescere la propria competitività sul mercato del lavoro. Per le donne, ad esempio, l’acquisizione di competenze in IA può rappresentare una leva significativa per ridurre il divario di genere nel settore tecnologico.

Per i giovani e gli over 55, queste competenze offrono la possibilità di rimanere aggiornati con le evoluzioni del mercato del lavoro, aumentando così la possibilità di impiego e la capacità di adattarsi a ruoli diversi.

Le PMI che investono nella formazione dei propri dipendenti in queste competenze non solo contribuiscono al loro sviluppo professionale, ma possono anche beneficiare di una forza lavoro più diversificata e inclusiva, capace di apportare nuove prospettive e idee innovative.

Agevolazioni per la formazione sulle AI

L’investimento in formazione e sviluppo di competenze legate all’IA non solo ha un impatto positivo sui dipendenti e sull’organizzazione, ma può anche essere supportato da agevolazioni pubbliche e misure di welfare aziendale.

Queste agevolazioni possono assumere diverse forme, come incentivi per la formazione professionale o vantaggi fiscali e contributivi.

Le PMI possono accedere a consulenza e formazione mirata sulla digitalizzazione anche attraverso contributi pubblici e fondi interprofessionali paritetici. Queste risorse possono essere particolarmente utili per le aziende che intendono integrare l’IA nelle loro operazioni, ma che non dispongono delle risorse interne necessarie per farlo.

Con i fondi interprofessionali paritetici, le aziende versano lo 0,30% dei contributi INPS in un conto formazione da utilizzare per la formazione interna dei dipendenti, con la possibilità di accedere alle consulenze specifiche di professionisti esperti.

  1. A Human-Centered Approach to AI in the Workplace, Workday ↩︎
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Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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