Sono diversi i bonus rimasti bloccati nel 2025. Si tratta di misure, aiuti e incentivi approvati dal governo con la precedente manovra, la cui entrata in vigore era prevista a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Il problema, però, è che non sono mai arrivati i decreti attuativi, ovvero i provvedimenti normativi che specificano i dettagli e le modalità per accedere e/o richiedere le agevolazioni.
Su 109 decreti necessari per rendere operativi i bonus previsti, solo 54 risultano approvati, mentre 55 restano ancora fermi. È quanto emerge dai dati del dipartimento per il Programma di governo, aggiornati al 18 novembre 2025.
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Bonus manovra 2025, su 109 solo 54 sono stati approvati
Mentre il parlamento sta lavorando alla manovra 2026, l’attuazione della manovra precedente è ancora ferma a metà strada. Ogni anno, in fase di scrittura della legge di Bilancio, si decide se introdurre norme autoapplicative, cioè immediatamente operative, oppure demandare a successivi decreti ministeriali la definizione delle regole attuative. È proprio per questo passaggio tecnico diversi bonus del 2025 sono rimasti bloccati. Tra questi, molti riguardano misure in ambito sanitario e sociale.
Come emerge dai dati del dipartimento per il Programma di governo, aggiornati il 18 novembre 2025, i decreti da approvare sono 109, ma di questi solo 54 sono stati approvati. Si attendono ancora i restanti 55.
| Attuazione legge di Bilancio 2025 | |
|---|---|
| Decreti da approvare | 109 |
| Decreti approvati | 54 |
| Decreti ancora mancanti | 55 |
Carta del docente e non solo: i bonus della manovra 2025 rimasti in sospeso
La manovra 2025 è intervenuta modificando la carta del docente, stabilendo che l’importo riconosciuto tramite questa card non sarebbe stato più fisso, ovvero pari a 500 euro per tutti. La cifra, infatti, dal 2025 in poi è determinata annualmente in base al numero complessivo dei richiedenti in rapporto alle risorse finanziarie messe a disposizione. Eppure il decreto che dovrebbe sbloccarne i fondi per il 2025 non è mai stato firmato. Dal 19 novembre 2025 la piattaforma della carta del docente è nuovamente accessibile per l’utilizzo dei residui relativi all’anno scolastico 2024/2025 e per gli importi riconosciuti agli esclusi, poi ammessi, che avevano presentato ricorso. A non essere ancora disponibili sono i voucher per l’anno scolastico 2025/2026.
Sempre nel settore scolastico, resta sospeso anche il contributo per il pagamento della mensa destinato alle famiglie in condizioni di forte difficoltà economica, previsto per il triennio 2025-2027. Manca ancora qualsiasi definizione dei requisiti di accesso e delle modalità di domanda, mentre il primo anno utile è ormai al termine.
Altri bonus e sostegni fermi alla partenza
Il blocco riguarda anche le politiche abitative, tema tornato sotto i riflettori grazie all’intervento del presidente ANCI Gaetano Manfredi, che ha richiamato l’urgenza di un Piano casa ancora privo di contenuto operativo. La manovra 2025 prevedeva che il governo emanasse entro il 30 giugno 2025 un DPCM per avviare la pianificazione e trasferire poi al ministero delle Infrastrutture il compito di ripartire le risorse. Ma la scadenza non è stata rispettata e di come verranno spesi i 560 milioni di euro, con stanziamenti a partire dal 2028, non si sa ancora niente.
Ancora più critica è la situazione relativa al Fondo per gli inquilini morosi incolpevoli, rifinanziato con 30 milioni di euro nel 2025. Le risorse dovrebbero essere usate per sostenere chi non riesce a pagare l’affitto a causa di perdita o riduzione del reddito. Anche in questo caso, però, manca il decreto che definisce aiuti e requisiti di accesso agli stessi. Questo doveva essere approvato entro il 31 gennaio 2025. A dieci mesi dalla scadenza, non esiste ancora.









Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it