ZES unica Sud 2025, al via trasmissione della comunicazione integrativa: modulo e scadenze

In caso di rifiuto dell'intero file da parte del sistema, saranno concessi cinque giorni ulteriori rispetto alla scadenza ordinaria.

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Le imprese che hanno aderito al credito d’imposta ZES unica Sud 2025 devono inviare la comunicazione integrativa per dimostrare gli investimenti effettuati. Pena la perdita dell’incentivo. Ecco le nuove scadenze.

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Credito d’imposta ZES unica Sud 2025, come funziona

Il credito d’imposta ZES unica Sud 2025 è un’agevolazione per le imprese del Mezzogiorno che, così, possono ammortizzare i costi dovuti all’acquisto di beni strumentali, anche mediante contratti di locazione finanziaria. Tra le altre spese ammesse, l’acquisto di terreni e immobili per uso produttivo, i progetti di sviluppo industriale, produttivo e logistico, gli interventi di trasformazione del territorio ed edilizia produttiva, i progetti interdisciplinari di innovazione

L’iniziativa coinvolge le imprese che hanno sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sono escluse quelle attive nel settore siderurgico, del carbone, dei trasporti (con alcune eccezioni), dell’energia, della banda larga dei settori bancario, finanziario e assicurativo. Restano fuori pure le imprese in crisi, in liquidazione o “in difficoltà”.

Il credito d’imposta è concesso fino a 100 milioni di euro, su progetti di importo di almeno 200 mila euro.

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ZES unica 2025, la comunicazione integrativa sulle spese

Le imprese che hanno aderito al credito d’imposta per la ZES unica nel 2025, tra il 31 marzo e il 30 maggio, devono trasmettere entro il 15 novembre il piano di spese (previste ed effettuate). Con la comunicazione integrativa, invece, devono attestare gli investimenti effettivamente portati a termine. La scadenza per l’invio è fissata al 2 dicembre, mentre l’apertura al 18 novembre.

Il modello

Per la comunicazione integrativa sulle spese è necessario utilizzare l’apposito modello. L’invio deve avvenire esclusivamente per via telematica, tramite il software “ZES unica integrativa 2025”. Al modulo vanno allegate le fatture elettroniche, la certificazione del revisore legale e l’importo del credito raggiunto.

In caso di rifiuto dell’intero file da parte del sistema, la trasmissione successiva deve avvenire entro e non oltre il 7 dicembre. In caso di rifiuto parziale, invece, valgono le scadenze ordinarie.

Le imprese che non hanno approfittato dell’opportunità, potranno ancora farlo per le annualità successive. L’iniziativa, infatti, è stata prorogata fino al 2028.

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