Una nuova truffa ai danni delle imprese è stata segnatala dall’ISTAT. Secondo quanto comunicato dallo stesso istituto, molte starebbero ricevendo una lettera, inviata in formato cartaceo e corredata da intestazione e loghi che imitano quelli ufficiali, che è un falso a tutti gli effetti. L’ISTAT ha già provveduto a denunciare l’accaduto alle autorità competenti e invita a prestare la massima attenzione, fornendo tutti i dettagli per riconoscere i tentativi di frode.
Come riconoscere la truffa ai danni delle imprese segnalata da ISTAT
La truffa parte con l’invio di una lettera fraudolenta, che sembra inviata dall’ISTAT, con la quale si richiedono informazioni aziendali per un presunto “studio riguardante le relazioni economiche nazionali e internazionali”. Il documento riporta un logo ISTAT falso e fa riferimento a un presunto progetto di ricerca economica, per il quale si richiede alle aziende di fornire dati sensibili o informazioni gestionali. In questo modo, i truffatori puntano a ottenere indebitamente informazioni riservate. Ad esempio dati societari, contatti interni o dettagli economici, da utilizzare poi per scopi fraudolenti o commerciali.
L’aspetto grafico della comunicazione, molto curato, può facilmente trarre in inganno. Intestazione, formato del documento e linguaggio istituzionale sono stati riprodotti in modo da imitare quelli reali delle comunicazioni ufficiali Istat. Tuttavia, il contenuto e le modalità di contatto non corrispondono a nessuna delle rilevazioni effettivamente condotte dall’Istituto.
Come riconoscere le comunicazioni ufficiali
Come sottolineato da ISTAT, ogni comunicazione ufficiale è firmata digitalmente o inviata tramite canali istituzionali, inoltre contiene sempre un codice identificativo della rilevazione per verificare direttamente l’attendibilità del contatto tramite il numero unico 1510. Inoltre, le comunicazioni partono sempre da indirizzi e-mail istituzionali con dominio @istat.it o da posta cartacea, con riferimenti verificabili anche in questo caso.
Per quanto riguarda invece le rilevazioni rivolte a imprese o famiglie, queste si svolgono esclusivamente secondo procedure regolamentate, che garantiscono sicurezza e trasparenza. Nel caso di indagini dirette, i rilevatori sono sempre dotati di tesserino identificativo e documento di incarico. Quando la partecipazione alla rilevazione è obbligatoria, tale obbligo è esplicitamente indicato nella lettera accompagnatoria e previsto da norme specifiche (come il D.Lgs. n. 322/1989). In ogni caso, per compilare i questionari online, l’accesso avviene solo tramite codici di autenticazione personale e piattaforme certificate.
In caso di dubbio, l’istituto invita imprese e cittadini a non fornire alcuna informazione e a contattare subito l’Istat o le forze dell’ordine.












Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it