Retribuzione ferie, Olanda e Belgio pagano le vacanze in anticipo, ecco quanto vale il bonus

Alessandro Escalona si è trasferito nei Paesi Bassi per lavoro: "Qui la vacanza è un dovere per il proprio benessere e per il benessere della propria famiglia"

Adv

retribuzione ferie olanda belgio

Le ferie sono un appuntamento atteso da tutti i lavoratori. Ma non sempre in Italia si ha l’opportunità di viverle come si desidera, perché la retribuzione delle ferie arriva oltre il tempo utile per prenotare un viaggio o è irrisoria. Per Olanda e Belgio le vacanze dei lavoratori sono considerate indispensabili per la salute, Lì si pagano le vacanze in anticipo – tra maggio e giugno – con il pécule de vacances (o indennità di vacanza) e il vakantiegeld. Seppur con alcune differenze, entrambi gli strumenti di welfare aziendale potrebbero facilmente essere adottati dagli imprenditori italiani. Il risultato? Dipendenti più produttivi e più felici, oltre che consumi più alti.

Retribuzione ferie anticipata in Olanda e Belgio: come funziona

Nato nel 1966 grazie al riconoscimento del governo olandese, il vakantiegeld – che significa letteralmente “denaro per le vacanze” – è stato introdotto dall’Holiday Act. Ma il concetto di ferie retribuite esisteva già dagli anni Trenta, quando si sono sviluppati movimenti di protesta e sciopero da parte dei lavoratori. “Si tratta di una somma di denaro specificamente pensata per coprire le spese delle vacanze, in aggiunta al normale stipendio durante i giorni di ferie”, ha spiegato a Partitaiva.it Riccardo Zanon, avvocato e consulente del lavoro che ha scritto un libro dal titolo “Welfare Aziendale”.

In Olanda alcune aziende hanno iniziato a erogare questa indennità mensilmente per permettere ai lavoratori di godersi alcuni weekend anche in bassa stagione, quando i prezzi delle vacanze o dei voli sono generalmente più bassi. Funziona in modo più o meno simile anche in Belgio. L’unico neo? Questa sorta di bonus per le ferie costituisce reddito imponibile ed è tassata con un’aliquota più alta rispetto a quelle ordinarie.

A chi spetta l’indennità di vacanza

L’indennità di vacanza spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, che abbiano compiuto almeno 18 anni, con alcune distinzioni in base al settore e allo status. Ne hanno diritto sia i lavoratori impiegati full-time sia quelli impiegati part-time, compresi i lavoratori temporanei. Il benefit non spetta, invece, ai lavoratori neoassunti per il primo anno di lavoro, né ai lavoratori autonomi o freelance.

La somma viene accumulata durante l’anno di lavoro precedente e pagata in un’unica soluzione proprio in vista del periodo estivo. “Si tratta di un’idea di welfare proattivo: non solo ti riconosco il diritto irrinunciabile a non lavorare (le ferie), ma ti fornisco anche uno strumento economico per rendere quel riposo effettivo e di qualità”, commenta Zanon.

Gli obiettivi

L’obiettivo della retribuzione ferie anticipata è duplice:

  1. da un lato, garantire ai lavoratori (anche a quelli con redditi più bassi) la possibilità di prendersi un periodo di ferie, riposo e svago;
  2. dall’altro lato, erogare una somma considerevole a milioni di lavoratori nello stesso periodo dell’anno agisce come un’iniezione di liquidità che stimola i consumi, in particolare nel settore turistico, della ristorazione e del tempo libero.

Pécule de vacances vs Vakantiegel: differenze e calcolo

Ci sono delle differenze tra la retribuzione ferie dell’Olanda e del Belgio, in particolare sulle modalità di calcolo del beneficio. Come spiega Riccardo Zanon, in Belgio il sistema distingue tra operai e impiegati. Per gli operai, l’indennità è versata da un ente pubblico, l’Office National des Vacances Annuelles (ONVA), e corrisponde al 15,38% della retribuzione lorda dell’anno precedente. Per gli impiegati, invece, il pagamento è a carico diretto del datore di lavoro e si compone di due parti:

  • il “semplice pécule, che è la normale retribuzione durante i giorni di ferie;
  • il doppio pécule“, una vera e propria gratifica aggiuntiva calcolata sulla base dello stipendio.

Nei Paesi Bassi, il vakantiegeld è un’indennità obbligatoria per legge ed è più diretta: “Corrisponde all’8% dello stipendio lordo annuale e viene versata dal datore di lavoro”, precisa l’esperto. Per fare un esempio, se un lavoratore ha un salario lordo annuo di 30.000 euro, riceverà circa 2.400 euro di pécule de vacances che potrà utilizzare sia per un periodo di meritato riposo estivo sia per altre spese impreviste che deve affrontare.

Retribuzione ferie in Italia: la quattordicesima

In Italia non esiste un equivalente diretto del pécule de vacances o del Vakantiegeld, e non possiamo certo paragonare la quattordicesima a queste indennità. Come conferma Riccardo Zanon, “la quattordicesima, dove prevista dai CCNL, viene erogata in estate ma non ha la stessa universalità e finalità del pécule de vacances. Perché l’ordinamento italiano è focalizzato sul garantire la continuità della retribuzione durante il periodo di assenza, piuttosto che sull’erogazione di un bonus specifico”.

Modello olandese/belga vs modello italiano a confronto

Entrambi i modelli, quello olandese/belga e quello italiano, presenterebbero dunque vantaggi e svantaggi diversi.

Modello olandese/belgaModello italiano
VantaggiHa un forte impatto psicologico positivo, perché il lavoratore percepisce una somma “extra” destinata al proprio benessere. Incoraggia attivamente il godimento delle ferie come momento di recupero psico-fisico e stimola in modo mirato i consumi in un determinato periodo.La retribuzione durante le ferie è semplicemente la normale paga mensile. La presenza di tredicesima e quattordicesima offre un sostegno economico in due momenti chiave dell’anno, distribuendo meglio l’impatto finanziario sia per le aziende che per i lavoratori.
SvantaggiPuò creare una pressione sui conti delle aziende, che devono accantonare e poi erogare una liquidità significativa in un unico momento. Essendo basato sull’attività dell’anno precedente, può risultare meno immediato per i neoassunti.Manca quella spinta culturale ed economica a investire specificamente nelle vacanze. Inoltre, il diritto alle ferie, seppur garantito, a volte si scontra con una cultura del lavoro che fatica a riconoscere il riposo come un elemento produttivo, portando al fenomeno delle ferie non godute.  

Come l’Italia potrebbe anticipare la retribuzione ferie

Il vakatiengeld potrebbe fungere da esempio per l’introduzione di nuovi strumenti di welfare anche in Italia. “L’idea è affascinante e, in linea teorica, potrebbe avere senso – aggiunge l’esperto -. Sebbene non trasferibile direttamente e universalmente, in Italia la si potrebbe sperimentare attraverso la contrattazione collettiva, specialmente in alcuni settori come il turismo o quelli ad alto tasso di stress”. Tra questi, quelli della sanità e della logistica.

Non bisogna dimenticare che, ad oggi, la normativa italiana sul welfare aziendale, disciplinata dall’articolo 51 del TUIR, consente già di implementare forme premianti legate al benessere, con significativi vantaggi fiscali e contributivi. “Questo significa che, attraverso un piano di welfare o un accordo di secondo livello, un’azienda potrebbe introdurre una sorta di ‘bonus vacanze’ non monetario, per esempio sotto forma di voucher per viaggi, soggiorni, esperienze culturali o percorsi benessere, magari legandolo all’effettivo godimento delle ferie”. Si potrebbe perciò potenziare l’attuale sistema, senza la necessità di una nuova legge.

Retribuzione ferie anticipata, l’italiano in Olanda: “Qui vacanze come dovere”

Con il bonus vacanza olandese, assieme ad altre misure che rendono più sostenibile l’equilibrio tra casa e lavoro, i lavoratori sarebbero più felici. A sostenerlo è Alessandro Escalona, contract manager nel settore oil and gas che vive nei Paesi Bassi. “In Olanda il vacation payment non fa parte dello stipendio lordo. Tant’è vero che, ad esempio, se una persona fa dello straordinario, l’indennità di vacanza aumenta”. E questa è una delle differenze peculiari di questo strumento di welfare rispetto alla quattordicesima italiana.

L’Olanda è considerato uno dei Paesi in cui la qualità della vita è più elevata. Tra le ragioni, la possibilità di lavorare dalle 8 del mattino alle 16 del pomeriggio e i sostegni per le famiglie. “Qui la scelta di prendersi le ferie e andare in vacanza non vista come una cosa negativa, ma qualcosa che tu devi fare per il tuo benessere, per il benessere della tua famiglia”, aggiunge Escalona.

Il vakentiegeld potrebbe funzionare in Italia?

Il vakantiegel potrebbe funzionare in Italia. A patto che, però, resti a carico dello Stato e non di chi fa impresa. “Nel Belpaese il costo del lavoro è un problema per l’imprenditore, che ha difficoltà persino ad assumere – sostiene Escalona -. Se lo Stato riuscisse a farsi carico della misura o a restituire all’imprenditore una parte dell’indennità pagata ai dipendenti, i lavoratori potrebbero più facilmente andare in vacanza, a mangiare fuori, a spendere di più”.

Sebbene questo benefit sia limitato a pochi Paesi Ue, non bisogna dimenticare che nel 2024 le aziende italiane hanno erogato in media 1.000 euro di welfare pro capite, con un incremento del +10% rispetto al 2023, come indicano i dati dell’Osservatorio Welfare 2025 di Edenred. Contestualmente è cresciuto anche il tasso di utilizzo da parte dei lavoratori, che ha raggiunto quasi il 90%.

Cosa ci insegna l’indennità di vacanza olandese e belga

L’Europa ha diversi modelli di welfare (scandinavo, continentale, anglosassone, mediterraneo). Per Zanon questo si traduce, anche per l’Italia, nell’opportunità di attingere agli strumenti più interessanti. “Un sistema come il pécule de vacances eleva il concetto di ferie da semplice assenza retribuita a vero e proprio diritto al benessere – aggiunge -. I modelli olandese e belga ci insegnano che un lavoratore felice, riposato e con la possibilità concreta di dedicarsi a sé stesso e ai propri affetti, non è solo un lavoratore più sano, ma anche più leale, creativo e, in definitiva, più produttivo”.

Argomenti Trattati:

Autore
Foto dell'autore

Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.