Pubblicati gli elenchi del 5 per mille 2025: le onlus ammesse

Con la soppressione dell’anagrafe delle onlus,  termina la competenza dell’Agenzia delle Entrate con riguardo all’accreditamento e alla verifica dei requisiti di accesso al riparto del contributo del 5 per mille.

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Sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate gli elenchi delle onlus ammesse e di  quelle escluse dal contributo del 5 per mille per l’anno finanziario 2025. Gli elenchi degli enti  ammessi ed esclusi relativi alle altre categorie destinatarie del contributo sono pubblicati sui siti istituzionali delle altre amministrazioni competenti. Dal prossimo 1°gennaio,  l’anagrafe delle onlus tenuta dall’Agenzia delle Entrate è abolita. Gli enti interessati a  mantenere il diritto al contributo del 5 per mille dovranno, dunque, formalizzare l’iscrizione nel Registro unico del terzo settore (Runts).  

Cambiano le regole del 5 per mille dal 2026

Dal 1° gennaio 2026, l’anagrafe delle onlus è soppressa (art. 104, comma 2 del Dlgs n. 117/2017 e art. 8 del Dl n. 84/2025). Per  mantenere il diritto al contributo del 5 per mille sarà necessario provvedere all’iscrizione nel Registro unico del terzo settore (Runts). A questo scopo, occorre presentare istanza di iscrizione al Registro unico secondo le modalità definite dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul proprio sito istituzionale.

Le istanze potranno essere presentate fino al  31 marzo 2026. La richiesta di iscrizione deve essere presentata, ai fini del contributo,  anche dagli enti già accreditati al 5 per mille in qualità di onlus e inseriti negli elenchi  pubblicati oggi dall’Agenzia delle Entrate. Questi stessi enti, sempre dal 1° gennaio 2026, dovranno inoltre far riferimento alle indicazioni disponibili sul sito del ministero del Lavoro  e delle Politiche sociali per comunicare eventuali informazioni necessarie ai fini della percezione del contributo (Iban, richieste di revoca, ecc.). 

Le nuove richieste di accreditamento

Con la soppressione dell’anagrafe delle onlus, termina la competenza dell’Agenzia delle Entrate con riguardo all’accreditamento e alla verifica dei requisiti di accesso al riparto del contributo del 5 per mille. Gli enti in questione,  dunque, se intendono continuare a operare come enti del terzo settore, dovranno  accreditarsi al contributo con le nuove modalità, e cioè tramite il sistema Runts. 

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