Prestiti per i viaggi, è boom in Italia: richiesti 100 milioni per le vacanze, che diventano una necessità

I prestiti per le vacanze sono in aumento soprattutto tra i giovani. Il benessere personale è al primo posto, ma anche l'effetto Instagram gioca un ruolo cruciale.

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  • Cambio di paradigma nelle esigenze di consumo degli italiani, soprattutto per quel che riguarda i più giovani: la vacanza non è più un lusso, bensì una necessità.
  • Proprio per tutelare il proprio benessere personale e rilassarsi, si è disposti a indebitarsi: i finanziamenti per i viaggi, richiesti nel primo trimestre 2025, ammontano a 100 milioni di euro.
  • Notriphobia ed effetto Instagram giocano un ruolo cruciale e influenzano psicologicamente soprattutto le nuove generazioni.

Risparmiare tutto l’anno per potersi permettere una vacanza (altrimenti desistere) e ricorrere a un prestito solo in casi eccezionali e di assoluta urgenza. Ebbene, questo tipo di approccio al consumo è ormai superato, visto il boom di prestiti per i viaggi registrato in Italia negli ultimi mesi.

Nel corso del primo trimestre 2025 infatti, gli italiani hanno richiesto ben 100 milioni di euro di finanziamenti per poter approfittare dei ponti a cavallo del periodo pasquale e nuove richieste di finanziamento si prevedono per la pianificazione delle vacanze estive.

Un trend che rappresenta una vera e propria trasformazione nei comportamenti dei consumatori e che arriva dalle nuove generazioni.

Prestiti per i viaggi in aumento: i dati

La raccolta dei dati è a cura di Facile.it e Prestiti.it, che hanno messo in evidenza proprio l’aumento del 18%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, nella richiesta di prestiti da parte degli italiani, finalizzati all’organizzazione delle vacanze.

L’età media dei richiedenti è di 37 anni, mentre una richiesta su tre arriva da giovani che non hanno ancora compiuto i 30 anni. Considerando che, in Italia, la media di coloro che richiede un prestito per esigenze varie è di 43 anni, appare evidente come le nuove generazioni, pur essendo precarie, non intendano rinunciare a questa forma di svago così allettante soprattutto in vista dell’estate.

Ben il 72% dei richiedenti un prestito è uomo. E si registrano differenze anche per quanto riguarda gli importi richiesti. Il prestito medio è di 5.719 euro ma la cifra richiesta “al maschile” si aggira intorno a 5.909 euro, il 13% in più rispetto alle erogazioni in favore delle donne.

Va inoltre sottolineato che nell’ultimo anno, precisamente tra il primo trimestre 2024 e il primo del 2025, il taeg (tasso annuo effettivo globale) per il prestito personale è sceso del 3%, passando dal 10,5% al 10,17% e rendendo il credito al consumo più accessibile.

Anche questo aspetto contribuisce a incentivare il nuovo trend, considerando il ricorso a un prestito non più come un passo estremo da compiere in caso di necessità, ma funzionale anche a spese ritenute non proprio “essenziali” nell’immaginario collettivo.

Vacanze a rate, le nuove generazioni si indebitano di più

Proprio i più giovani portano a rivedere quella che fino ad ora era considerata la normalità, prendendo invece le distanze dall’idea che è possibile concedersi il “lusso” di una vacanza, solo se si riesce a risparmiare a fatica durante tutto l’anno.

Staccare la spina da una routine fatta di precarietà, instabilità economiche e sacrifici quotidiani, ma spesso senza concrete prospettive di crescita, non è più opzionale e diventa invece una necessità da sostenere economicamente anche ricorrendo a un prestito.

L’idea di mettere da parte il “gruzzoletto” magari rinunciando allo svago per tutto l’anno e pianificando una vacanza soltanto ogni due o tre, non è più contemplata come soluzione, perché troppo a lungo termine e perché la scala delle priorità nella vita dei giovani è cambiata.

Beni mobili (si pensi alle auto) e immobili (l’acquisto di una casa) non sono più in cima alla lista dei desideri degli under 30, che preferiscono invece investire in esperienze e vivere esplorando nuove realtà e nuove culture. 

Il benessere personale dunque acquista più valore rispetto ai beni materiali e il bisogno di rilassarsi diventa inderogabile, viste le ristrettezze subite nel quotidiano e legate alla diminuzione della capacità di spesa delle famiglie. Insomma, meglio una vita “a rate” che procrastinare all’infinito.

La notriphobia e il ruolo dei social

Che nella nuova economia legata alle esigenze di consumo dei giovani, giochi un ruolo cruciale anche l’ansia da prestazione sui social? Si chiama notriphobia ed è la paura di non avere viaggi programmati né di poter avere opportunità future di spostarsi. 

Questo “effetto Instagram” pare che possa arrivare a condizionare psicologicamente le persone nell’organizzare ed esibire i propri viaggi, al punto da indebitarsi pur di mantenere inalterata la loro immagine sociale.

Una riflessione è d’obbligo però per mettere in guardia dai rischi in cui è possibile incorrere, agendo d’impulso e spendendo somme al di fuori della propria portata, per qualche giorno di vacanza.

Il rischio più grande si chiama sovraindebitamento. Fermo restando che il ricorso al credito non va demonizzato e che acquistare a rate è una soluzione per numerose esigenze, bisogna prestare attenzione al calcolo delle entrate e delle uscite nei mesi futuri, per essere certi di poter rispettare le scadenze dei pagamenti.

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Natalia Piemontese

Giornalista

Giornalista pubblicista, sono laureata con Master in selezione e gestione delle Risorse Umane e specializzata in ricerca attiva del lavoro. Fondatrice dell'Academy di Mamma Che Brand, per l'empowerment femminile e la valorizzazione delle soft skills in particolare dopo la maternità, insegno le competenze digitali che servono per lavorare online.

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