Si avvicina per molti la scadenza della comunicazione della liquidazione periodica IVA (la LIPE). Questo adempimento va rispettato entro il 3 giugno 2025, tenendo presente che si tratta solamente del termine previsto per il primo trimestre.
La comunicazione è obbligatoria per tutti i soggetti IVA e si deve procedere sempre entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre. Per la comunicazione si utilizza il modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito software.
LIPE 2025: la scadenza del 3 giugno
Normalmente la scadenza per la LIPE del primo trimestre dell’anno è fissata per il 31 maggio, ma quest’anno cade di sabato e dopo il weekend segue la festa della Repubblica italiana. Per questo motivo è possibile procedere entro il 3 giugno 2023 con la presentazione.
Con questo documento i soggetti passivi IVA devono presentare i dati contabili che vanno a riassumere le liquidazioni periodiche di questa tassa effettuate entro i termini. Si utilizza quindi il modello “Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA” reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate.
L’invio è un obbligo solamente per i soggetti passivi IVA, per cui sono esclusi tutti coloro che non vi rientrano, come coloro che hanno registrato unicamente operazioni esenti. Sono fuori dall’adempimento ad esempio le partite IVA forfettarie.
LIPE 2025: tutte le scadenze
Quest’anno bisogna tenere conto di alcune giornate di festa per stilare il calendario di tutte le scadenze previste per la comunicazione LIPE. In particolare, le date da considerare come termini ultimi sono:
- 3 giugno 2025;
- 30 settembre 2025;
- 1 dicembre 2025;
- 2 marzo 2026.
Le imprese e le partite IVA possono procedere tramite l’assistenza di un commercialista esperto per rimanere in regola con l’adempimento. Per ciò che riguarda la soglia minima della tassa per procedere con il versamento, per il 2025 è impostata a 100 euro.
Il documento inviato deve contenere tutti i dati riguardanti il soggetto che sta liquidando l’IVA, l’anno di imposta, il trimestre di riferimento, i dati sulle operazioni attive e passive e relativa imposta. Il tutto va poi inviato all’Agenzia delle Entrate esclusivamente online. In caso di omessa trasmissione il soggetto può essere sanzionato.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it