- Un decreto legge apposito ha soppresso l’ENPALS a partire dal 1° gennaio 2012.
- Da allora è l’Inps a gestire i professionisti dei settori sport e spettacolo, distinguendo tra FPLS (fondo di previdenza dei lavoratori dello spettacolo) e FPSP (fondo pensione degli sportivi professionisti).
- L’obbligo di iscrizione è una certezza in entrambi i casi, ma la regolamentazione e le modalità di contribuzione variano. Sono presenti tuttavia eccezioni ed esenzioni.
Nonostante l’ente risulti soppresso e assorbito dall’Inps già nel 2012, ancora oggi i lavoratori dello spettacolo e gli sportivi professionisti si chiamano “ex ENPALS”. L’ente rappresentava la cassa previdenziale di attori e registi, musicisti e cantanti, tecnici, dj, danzatori nonché di professionisti del settore sportivo, gestendone assistenza e previdenza, a partire dalla pensione fino alla copertura in caso di infortunio o malattia, nonché altre forme di tutela sociale.
Da allora è l’Inps che gestisce tutti i lavoratori che appartengono ai settori dello sport e dello spettacolo. Nel dettaglio, come funziona la gestione previdenziale e l’assistenza per gli ex ENPALS, a chi si rivolge e quali contributi versare.
Indice
Cos’è l’ex ENPALS
È stata una riforma del sistema previdenziale italiano (decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201) a determinare la soppressione dell’ENPALS, l’ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello sport e dello spettacolo, determinando la fusione di vari enti previdenziali, tra cui l’Enpals, nell’Inps.
Si tratta di una scelta mirata a semplificare la gestione delle prestazioni sociali e previdenziali, sia nell’ottica di ridurre i costi amministrativi che di migliorare l’efficienza del sistema. La riforma si inserisce nel quadro di un più ampio processo di riorganizzazione delle casse previdenziali italiane, volto a garantire una maggiore sostenibilità nel tempo.
Con l’accorpamento, l’Inps ha assorbito tutti i contribuenti Enpals iscritti fino a quel momento nonché il relativo patrimonio. La decisione di sopprimere l’ente è stata presa anche per evitare duplicazioni di funzioni e per migliorare la copertura previdenziale complessiva del settore dello spettacolo e dello sport.
A chi si rivolgeva l’ENPALS
Come tutt’ora avviene per altre categorie professionali, l’ex ENPALS si rivolgeva ai lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico, inclusi artisti, tecnici, musicisti, attori, sportivi professionisti e altri operatori del settore, sia dipendenti che autonomi.
Tutti i professionisti del settore sport e spettacolo sono tuttora tenuti a iscriversi alla gestione Inps, al fine di poter versare i propri contributi e quindi beneficiare del trattamento pensionistico e dell’assistenza in caso di malattia ad esempio o infortunio, così come di maternità.
Nella fattispecie, l’Inps distingue tra FPLS (fondo di previdenza dei lavoratori dello spettacolo) e FPSP (fondo pensione degli sportivi professionisti).
Come funziona la previdenza ex ENPALS
In sintesi dunque, l’ex ENPALS (ora Inps) gestisce la previdenza sia per gli operatori dello spettacolo che per gli sportivi professionisti, ma con specifici dettagli e normative che differiscono tra i due settori.
L’obbligo di iscrizione è una certezza in entrambi i casi, ma la regolamentazione e le modalità di contribuzione variano, in base alla tipologia di attività svolta e alle specifiche disposizioni normative.
Gli iscritti all’ex ENPALS versano contributi previdenziali, che vengono calcolati in base ai redditi dichiarati e alle attività svolte. Esistono tuttavia alcune eccezioni, come ad esempio l’esonero dai contributi per i musicisti con una retribuzione annua inferiore a un certo importo.
Contributi da versare
Il funzionamento, per quanto riguarda la contribuzione, resta pressoché invariato. In generale, i lavoratori versavano una quota percentuale all’ENPALS sui compensi percepiti, con aliquote stabilite annualmente. Questi contributi erano obbligatori per legge e garantivano l’accesso alle prestazioni previdenziali.
Attualmente, l’onere contributivo è pari al 33% (35,70% ballerini e tersicorei) della base contributiva e pensionabile. I contributi si ripartiscono tra committente/datore di lavoro e il lavoratore. I due terzi, pari al 23,81%, a carico del datore di lavoro/committente e un terzo, pari al 9,19%, a carico del lavoratore.
In alcuni casi, sulla base di specifici scaglioni di retribuzione e con aliquote diverse, è possibile che il lavoratore debba versare contributi aggiuntivi, quali il contributo di solidarietà e l’aliquota aggiuntiva.
Per quanto riguarda il certificato di agibilità (relativo alla sicurezza e la salubrità del locale in cui si svolge l’evento), è possibile richiederlo online per ogni singola serata di lavoro, pagando poi i relativi contributi. Va da sé che è importante chiarire con il committente chi si occuperà dell’agibilità prima di predisporre il preventivo, per evitare perdite economiche dovute al versamento dei contributi.
Esenzioni dai contributi previdenziali
Il musicista è esonerato dai contributi previdenziali Inps (Ex ENPALS) e dall’agibilità quando la retribuzione annua per l’attività musicale arriva fino a 5.000 euro lordi e se si presentano al contempo una serie di requisiti. Nella fattispecie:
- deve trattarsi di esibizioni musicali dal vivo, dunque risultano esclusi i dj;
- il giovane non deve avere più di 18 anni, se studente è esonerato fino ai 25 anni;
- gli over 65 titolari di pensione sono esonerati;
- anche chi versa i contributi in una gestione diversa da quella dell’inps risulta esonerato.
Tuttavia, l’esente dovrà in ogni caso essere assicurato all’Inail, alla malattia, maternità e disoccupazione.
Iscrizione ex ENPALS online
I contributi si pagano tramite modello F24, tramite la piattaforma Inps, entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento. La ritenuta ex ENPALS del 9,19% va sempre inserita nella fattura da emettere (compenso al lordo-trattenuta=importo netto da incassare).
Per iscriversi all’ex-ENPALS online, è necessario accedere al sito dell’INPS, selezionare la sezione “Servizi Online” e poi la voce “ex Enpals“. All’interno di questa area, si trova la sezione “Servizi per tipologia di utente” dove, in base al proprio ruolo (lavoratore autonomo o dipendente), si potranno svolgere gli adempimenti necessari all’iscrizione.
Natalia Piemontese
Giornalista