Da luglio 2025 cambiano le commissioni bancomat, con un nuovo listino che principalmente vedrà variazioni basate sull’importo speso per transazione. Le novità potrebbero incidere negativamente in primis sugli istituti bancari e, se questi non assorbiranno gli incrementi, sugli esercenti e infine i consumatori.
Le modifiche sono state annunciate già all’inizio dell’anno, ma entrano in vigore questa estate. Cambiano quindi le commissioni sui pagamenti online, in base al valore del prodotto comprato. Tali modifiche sono dovute all’ingresso del FSI (società di gestione di fondi di capitale per la crescita) nella società Bancomat, con primo azionista Maurizio Tamagnini.
Nuove commissioni bancomat: le cifre
Le commissioni bancomat rimarranno quindi basse per acquisti di importo contenuto, per alzarsi all’incremento del valore dei prodotti. L’unica commissione a non subire modifiche è quella allo sportello, che rimane a 0,47 euro. In particolare, le percentuali per acquisti sotto i 4,99 euro sono così stabilite:
Strumento | Commissione |
Bancomat Carta Consumer, per operazioni standard, Bill Pay e Ricaricabile prepagata | 0,1% |
Bancomat Carte Commercial o Aziendali di tipo standard o Bill Pay o ricaricabile prepagata | 0,7% |
Tutti i pagamenti con app | 0,10% |
Cambiano le commissioni per acquisti il cui valore va da 5 a 24,49 euro:
Strumento | Commissione |
Bancomat Carta Consumer, per operazioni standard, Bill Pay e Ricaricabile prepagata | 0,2% |
Bancomat Carte Commercial o Aziendali di tipo standard o Bill Pay o ricaricabile prepagata | 1,3% |
Tutti i pagamenti con app | 0,2% |
Variano ancora le commissioni in caso di acquisti superiori a 24,50 euro. Con Bill Pay o ricaricabile prepagata, la commissione è dello 0,05%. Per le carte aziendali Bill Pay o prepagate è dello 0,3% e tramite app è dello 0,05% in tutti i casi.
Le conseguenze del cambio di tariffe
Il cambiamento delle tariffe da parte di Bancomat avrà indubbiamente delle conseguenze, anche se per il momento è ancora presto per definire se queste impatteranno direttamente sui consumatori. Il nuovo piano infatti avrà effetto prima di tutto sugli istituti bancari, che potranno assorbire il costo o applicarlo alle commissioni.
In quest’ultimo caso saranno gli esercenti ad essere posti di fronte agli aumenti e anche questi soggetti dovranno agire scegliendo se aumentare i prezzi dei prodotti finali oppure assorbire la spesa. Al momento non vi è ancora nulla di certo, per cui bisogna attendere lo sviluppo della situazione.
I cambiamenti però coinvolgeranno un grande numero di soggetti, tenendo presente che sempre più spesso si sceglie il digitale per i pagamenti e questo trend è confermato anche dalla volontà dell’Europa di limitare l’uso del denaro contante. Il nuovo listino prezzi inciderà quindi sugli acquisti online, che vengono spesso svolti con carte di pagamento di vario tipo e Bancomat.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it