In Italia il lavoro povero aumenta e i giovani faticano sempre più a trovare un’occupazione. Ma ci sono dei settori che sembrano andare in controtendenza, come il gioco d’azzardo. Diventare croupier significa poter lavorare da subito e contare su uno stipendio che può raggiungere anche i diecimila euro al mese. Un lavoro che si nutre di dinamismo e che si svolge principalmente di notte, sulle navi da crociera e nei casinò: la scelta ideale per chi desidera guadagnare e viaggiare nel frattempo. Partitaiva.it ha approfondito le caratteristiche e i requisiti necessari per svolgere la professione, scoprendo che bastino meno di tre mesi di formazione per trovare un “lavoro certo” e ben pagato.
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Cos’è un croupier? Le differenze con il dealer
Il termine “croupier” indica il professionista che si occupa – soprattutto nei casinò – di accettare le scommesse dei giocatori, di servire al tavolo da gioco, verificare che le puntate dei partecipanti siano corrette e pagare le vincite. Spesso la figura è confusa con quella del “dealer“. Ma se il croupier serve ai tavoli dei giochi tradizionali, come la roulette francese, il dealer serve ai tavoli dei giochi americani (blackjack, roulette americana, poker texas holde’em).
Come diventare croupier? Requisiti e corso di formazione
Per diventare croupier non è necessario avere una laurea, ma serve almeno il diploma di scuola superiore e la frequentazione di un corso specifico di almeno 180 ore. Indispensabile è poi padroneggiare le regole dei giochi da casinò quelle della matematica di base. Alle hard skill devono affiancarsi altre soft skill fondamentali per il successo nel settore: abilità comunicative, ottima gestione delle situazioni di stress, precisione, capacità di concentrazione e resistenza fisica.
A spiegarlo a Partitaiva.it è Fabio Cappellano, founder di Chilton, l’unica scuola di formazione per croupier nel Mezzogiorno. Fondata nel 1997 da Christine Chilton a La Spezia, oggi conta tre sedi in città diverse: Palermo, Napoli e Roma. “Il corso croupier Chilton – fa sapere – è rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni, ha una durata che va dalle dieci alle dodici settimane, per otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì”. Una full immersion che si conclude con un esame finale con le compagnie partner della scuola: un test di assunzione vero e proprio. “Ad oggi – aggiunge – dopo oltre venti anni di attività, abbiamo il 100% di placement e di questo vado molto fiero”.

Quanto costa il corso di specializzazione
“Il costo del corso è di 4.000 euro, che si possono pagare in 24 rate a partire dai trenta giorni successivi all’inizio del corso stesso. In questo modo i ragazzi hanno la possibilità di pagarlo quando lavorano già. Nell’ultimo anno abbiamo aperto l’iscrizione agli allievi di tutta Italia, garantendo loro alloggio nei pressi della nostra scuola”, aggiunge il founder di Chilton. Dopo il corso di formazione è possibile lavorare sin da subito, nei migliori casinò e navi da crociera internazionali.
Eleganza, competenza e non solo: il profilo del croupier “perfetto”
“Il croupier – insiste l’imprenditore palermitano – è la figura chiave del tavolo da gioco: gestisce le partite, mantiene alta l’attenzione e intrattiene i giocatori con eleganza e professionalità. Ma non solo: è un ambasciatore di stile che sa rendere l’esperienza di gioco unica e coinvolgente”. Per questo motivo, la formazione non insiste soltanto sulle regole dei giochi di carte più famosi come american roulette, blackjack e poker, ma anche sulle competenze comunicative e relazionali necessarie per avere successo in questo settore.
I corsi, infine, non offrono soltanto una formazione intensiva e qualificata sulla gestione professionale dei tavoli da gioco, ma includono anche il perfezionamento della lingua inglese, altro requisito indispensabile per chi vuole intraprendere la professione di croupier. Le lezioni vertono sull’insegnamento dell’inglese tecnico, indispensabile per lavorare in un contesto internazionale senza barriere linguistiche.
Quanto guadagna un croupier? Lo stipendio base, medio e massimo
Le prospettive di guadagno e di carriera per chi intraprende questo percorso professionale sono interessanti già in partenza, ovvero prima di aver acquisito esperienza. “Ad oggi – dice Cappellano – abbiamo due tipi di destinazione a fine corso: navi da crociera e casinò di terra in tutta Europa. A bordo lo stipendio minimo garantito, oltre a vitto e alloggio, è di 1.200 euro mese. Ma posso assicurare che generalmente sotto i 2.000 è molto difficile andarci. Nei casinò di terra lo stipendio varia a seconda del Paese considerato: a Malta 1.400/1.500 euro, nella Repubblica Ceca 1.800 euro, a Zagabria 1.200 euro con alloggio e così via”.
Dopo qualche anno di esperienza, lo stipendio del croupier può arrivare fino a 10 mila euro al mese. I manager di casinò su nave da crociera ricevono anche 6.000/7.000 euro al mese. “A bordo delle navi i contratti sono semestrali (con sei settimane di riposo). Mentre a terra, superato il cosiddetto prohibition period, i contratti sono a tempo indeterminato”, precisa Cappellano.
Una professione che non conosce crisi: internazionalizzazione con la lingua inglese
Oltre che sui lauti stipendi, i croupier possono contare su un mercato del lavoro che non conosce crisi e che è alla continua ricerca di queste figure. Chilton, non a caso, collabora con molte compagnie sparse in tutta Europa e conferma che la richiesta sia sempre molto elevata: “Potrei dire fino a 600/700 ragazzi l’anno, di cui 120 solo per le navi da crociera”, continua l’imprenditore.
Il gaming è un business florido che sta anche allargando progressivamente i propri orizzonti. Appena due anni fa, Cappellano ha creato una scuola di lingue che consente di internazionalizzare tutte le professioni che ruotano attorno al settore dell’hospitality: “Una vera e propria novità che nasce dalla crescente richiesta di staff da parte di compagnie italiane e straniere. Tutti i miei insegnanti sono laureati in lingue e seguono i programmi preparati da Ada Ferrandes (responsabile della formazione linguistica) per ogni figura professionale – conclude -. Siamo riusciti così, solo nell’ultimo anno, ad inserire decine di ragazzi nei settori come: spa, cucina, animazione, reception e tanto altro”.










Patrizia Penna
Giornalista professionista