Ddl PMI, dalle agevolazioni fiscali agli incentivi per i dipendenti: le novità in arrivo per le imprese

Ok anche alla riforma del settore artigianato.

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Ddl PMI approvato

Il Senato ha dato il primo via libera al ddl PMI, il disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese. Il provvedimento, approvato nella seduta del 23 ottobre, passa ora all’esame della Camera. Composto da 31 articoli, ben 12 in più rispetto alla versione iniziale, è stato ampliato durante l’esame in commissione Industria. Tra le novità figurano nuove agevolazioni fiscali e incentivi per l’occupazione giovanile, ma non solo. Il ddl introduce anche certificazioni e obblighi per chi lavora nella moda e misure per contrastare il fenomeno delle false recensioni online.

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Cosa prevede il ddl PMI e gli aiuti in arrivo

Con il ddl PMI arrivano nuove agevolazioni fiscali per l’aggregazione tra imprese. Si tratta cioè di incentivi per favorire reti e consorzi tra PMI. Nascono infatti le centrali consortili, enti mutualistici che coordineranno le aggregazioni di micro e piccole imprese già riunite in consorzi di filiera.

Per potenziare la capacità produttiva e di innovazione, favorendo il ricambio generazionale, è previsto anche un incentivo per i lavoratori prossimi alla pensione che scelgono di passare al part-time, consentendo l’assunzione contemporanea di giovani under 34. Sempre nell’ottica di favorire lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie realtà, il disegno di legge rafforza le norme di accesso al credito. In questo modo si vogliono migliorare i canali di finanziamento alle PMI, storicamente penalizzate nel dialogo con il sistema bancario e il governo riceve una delega per riordinare la disciplina dei confidi, per rafforzarne la stabilità e ampliare i servizi di consulenza alle imprese.

Le nuove regole su trasparenza e recensioni online

Accanto agli incentivi, si fanno spazio poi altre tutele. Vengono introdotte infatti regole specifiche per la trasparenza e la tracciabilità delle filiere produttive del settore moda. In questo modo si vuole tutelare il made in Italy dal fenomeno della contraffazione. A queste si affiancano le misure per contrastare le false recensioni online. In particolare, ci saranno nuove regole per recensire prestazioni e servizi offerti da imprese della ristorazione e del settore turistico. Quello che il nuovo sistema mira a garantire è che ogni feedback sia autentico e pertinente. Per essere considerata lecita, una recensione online dovrà essere scritta entro 30 giorni dall’uso del prodotto o servizio e cesserà di essere lecita dopo due anni dalla pubblicazione. È inoltre vietato l’acquisto di recensioni false.

Infine, in ambito sicurezza, viene esteso l’esonero dall’assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e altri veicoli usati in aree aziendali non accessibili al pubblico. Tuttavia, sono previste procedure semplificate per l’adozione di modelli di organizzazione e gestione per le imprese di minori dimensioni.

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Ok anche alla riforma artigianato

Il ddl prevede anche il riordino della normativa sulle imprese artigiane. La legge delega assegna cioè al governo il compito di aggiornare la disciplina. Prende così forma la riforma del settore artigianato, per ridefinire i limiti dimensionali che determinano la qualifica di impresa artigiana. Oggi considerati non più adeguati rispetto alle trasformazioni del mercato. Inoltre, la delega prevede che l’esecutivo crei un testo unico che riordini l’intera normativa del settore, razionalizzando incentivi e interventi pubblici per PMI e start up innovative.

Durante i lavori parlamentari si è discusso anche della possibilità di istituire un fondo per il credito alle imprese artigiane e alle micro e piccole imprese. Le ipotesi sul tavolo sono due. La prima, è quella di un fondo strutturale con una dotazione di 10 milioni di euro a partire dal 2025. La seconda prevede invece un fondo temporaneo, limitato agli anni 2026 e 2027, con 100 milioni di euro per ciascun anno.

Al momento, in assenza di un parere definitivo del ministero dell’Economia e delle Finanze, l’intervento è stato inserito solo in un ordine del giorno. Il Governo, cioè, si impegna a favorire l’accesso al credito per le imprese artigiane, anche attraverso la possibile istituzione di un fondo dedicato. Come, quando e per quanto verrà attivato questo fondo, comprese le risorse stanziate, sono ancora da definire.

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