Declassamento del rating della Francia: quali conseguenze per gli investitori italiani?

Ecco cos'è questo valore, come influisce sul costo del finanziamento per lo Stato e quali sono gli effetti del downgrade francese.

Adv

rating francia

La recente crisi della Francia ha acceso i riflettori su un aspetto fondamentale della stabilità finanziaria del Paese: la tenuta del rating sovrano della Francia. E non è un caso che le principali agenzie di rating stiano guardando con sempre maggiore sospetto alla sua reale capacità di mantenere la fiducia dei mercati. Le ripercussioni all’interno del mercato transalpino sono evidenti. Ma cosa dire per i mercati internazionali e, soprattutto, per quello italiano?

edenred ticket restaurant

Il significato del rating per i mercati finanziari

Il rating sovrano è una valutazione formale della capacità di un Paese di onorare i propri debiti nei tempi e nei modi previsti. Le tre principali agenzie—Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch—utilizzano scale di valutazione che classificano i titoli di Stato in categorie che vanno dall’eccellente (AAA) fino ai titoli considerati altamente speculativi o in default. I giudizi hanno un impatto diretto sul funzionamento dei mercati per diverse ragioni. 

Innanzitutto, molti grandi investitori istituzionali come fondi pensione, compagnie assicurative e alcuni fondi di investimento sono vincolati da regolamenti interni o altre disposizioni che limitano l’acquisto di titoli al di sotto di determinati livelli di rating. Un declassamento può quindi tradursi in vendite forzate che aumentano l’offerta sul mercato e spingono i prezzi al ribasso dei relativi titoli sovrani.

In secondo luogo, il rating influisce direttamente sul costo del finanziamento per lo Stato. Un rating più basso implica un rischio maggiore percepito: in questi casi, gli investitori richiedono rendimenti più elevati per compensare questo rischio aggiuntivo. L’aumento del costo del debito ha un impatto diretto sulla sostenibilità dei conti pubblici, creando potenzialmente un circolo vizioso difficile da interrompere. L’Italia lo sa bene, la Francia rischia di apprenderlo tra breve.

Non solo. Nel caso specifico di Parigi, una serie di declassamenti avrebbe ripercussioni particolarmente rilevanti data l’importanza del Paese nell’architettura economica europea. I titoli francesi hanno tradizionalmente beneficiato di rendimenti relativamente bassi, grazie alla percezione di sicurezza associata alla seconda economia dell’Eurozona. Un cambiamento di questa percezione potrebbe ridefinire gli equilibri all’interno del mercato dei titoli sovrani europei.

wallester business

Perché il rating della Francia è peggiorato

Per quale motivo il rating francese è peggiorato? La risposta è da ricercarsi in una convergenza di fattori sia strutturali che congiunturali. Sul fronte strutturale, il Paese ha già affrontato sfide molto rilevanti nel controllo della spesa pubblica negli ultimi anni, con un deficit che ha superato ripetutamente i limiti previsti dai trattati europei. La pandemia ha ulteriormente aggravato questa situazione, portando a un’espansione significativa del debito pubblico, che ora punta al 115% del PIL.

A questi problemi di fondo si è aggiunta una crisi politica sempre più acuta. Le ultime elezioni hanno portato a un parlamento frammentato, rendendo molto difficile la formazione di un governo stabile con una chiara maggioranza, come dimostra la rapida successione di più esecutivi, alle prese con l’arduo compito di implementare le necessarie riforme strutturali e di adottare misure efficaci per il risanamento dei conti pubblici.

wallester business

Qual è la reazione dei mercati

I mercati finanziari hanno già iniziato a reagire all’incertezza politica francese, anche se in modo relativamente ordinato. I rendimenti dei titoli di Stato francesi hanno registrato aumenti significativi, riducendo il divario storico rispetto ad altri Paesi europei considerati meno solidi.

Finora, tuttavia, questi movimenti non hanno assunto caratteristiche di panico o di vendite incontrollate. Molti analisti ritengono che parte del rischio di declassamento sia già stata incorporata nei prezzi e che un’eventuale revisione al ribasso da parte di una sola agenzia non sarebbe sufficiente, da sola, a innescare una crisi di fiducia generalizzata.

I prossimi scenari

Gli effetti reali di un declassamento si misureranno principalmente su due fronti: la capacità del Tesoro francese di collocare nuovi titoli di Stato a costi sostenibili e la reazione degli investitori istituzionali vincolati da regole di portafoglio legate ai rating. Finora le aste di titoli francesi hanno continuato a registrare una domanda adeguata, ma un deterioramento ulteriore dello scenario potrebbe modificare rapidamente questa situazione.

La reazione dei mercati nei prossimi mesi dipenderà in larga misura dall’evoluzione del quadro politico. Una stabilità di governo e la presentazione di un credibile piano di consolidamento fiscale potrebbero attenuare le preoccupazioni degli investitori e delle agenzie di rating. Al contrario, un prolungamento dell’impasse politica aumenterebbe la probabilità di declassamenti multipli con conseguenze più severe sui mercati.

tot business

Declassamento rating Francia: c’è il rischio di una crisi generalizzata?

Lo scenario più sfavorevole per i mercati obbligazionari sarebbe caratterizzato da una crisi politica prolungata, cosa che si traduce in uno o più declassamenti significativi del rating francese. In questo caso, l’aumento dei rendimenti potrebbe generare un circolo vizioso che metterà ulteriore pressione sui conti pubblici, rendendo ancora più difficile il risanamento fiscale.

Esistono tuttavia fattori che attenuano questo rischio. Il contesto macroeconomico europeo mostra ancora elementi di resilienza, con una crescita moderata ma positiva. Inoltre, la Banca centrale europea (BCE) dispone di strumenti operativi che possono essere attivati per contenere le turbolenze di mercato, come quel TPI specificamente progettato per contrastare le frammentazioni ingiustificate del mercato.

La maggior parte degli analisti ritiene che la probabilità di una crisi finanziaria generalizzata nel breve periodo sia contenuta. Tuttavia, gli osservatori avvertono anche che la situazione va monitorata con attenzione poiché potrebbe evolvere rapidamente, soprattutto in caso di shock esterni o di un significativo deterioramento del quadro politico francese.

Un elemento da considerare è poi la forte connessione del sistema finanziario europeo. Le banche e gli investitori istituzionali detengono quantità significative di titoli sovrani di diversi Paesi dell’Eurozona e un forte stress sul mercato francese potrebbe quindi avere ripercussioni anche su altri mercati, attraverso gli aggiustamenti di portafoglio e i cambiamenti nella percezione del rischio.

adv

Rating Francia al ribasso: i rischi per gli investitori italiani

Per quanto riguarda l’Italia, al momento non emerge un rischio di contagio immediato. I dati di mercato mostrano finora segnali di contenimento, con movimenti che indicano che il mercato non percepisce l’Italia come automaticamente vulnerabile per un contagio originato dalla Francia.

Alessandro Pavan

“Non c’è un vero e proprio rischio diretto – ci dice Alessandro Pavan, founder e CEO di Arbour Bay Capital, una boutique di investimento specializzata in prodotti strutturati – però non si possono escludere delle implicazioni indirette, soprattutto in termini di percezione di rischio dei Paesi area euro”.

La stabilità dell’Italia

Diversi fattori contribuiscono a questa resilienza. Innanzitutto, “l’Italia presenta attualmente un quadro politico relativamente stabile rispetto alla Francia, con un governo sostenuto da quella che fino ad oggi si è dimostrata una solida maggioranza parlamentare. La situazione di Parigi è diametralmente opposta, con una costante incertezza sulla tenuta dell’esecutivo – prosegue ancora Pavan -. C’è anche un altro tema che è indizio di come si stanno muovendo le valutazioni di mercato, lo spread. Quello tra Francia e Germania è ai massimi, mentre quello tra Italia e Germania è su livelli piuttosto contenuti rispetto alla sua serie storica”. 

Ancora, non possiamo non sottolineare come le recenti politiche di bilancio italiane hanno mostrato una maggiore prudenza, con una traiettoria di deficit in graduale riduzione che ha ricevuto valutazioni positive dalle agenzie di rating, contro l’avviato declassamento del rating francese, dimostrando così la maggiore stabilità relativa che oggi i mercati attribuiscono all’Italia.

Il mercato dei titoli sovrani post Covid

Un altro elemento importante è il cambiamento strutturale nel mercato dei titoli sovrani europei dopo le crisi degli anni precedenti. Gli investitori tendono ora a differenziare maggiormente tra i vari paesi dell’Eurozona, valutando i fondamentali specifici piuttosto che reagire con vendite indiscriminate in caso di tensioni localizzate. 

Ciò non significa che il rischio sia inesistente. Un aggravamento significativo della crisi francese, soprattutto se accompagnato da declassamenti multipli da parte delle agenzie di rating, potrebbe infatti modificare rapidamente la percezione del rischio nell’intera regione. Le condizioni che renderebbero più probabile un contagio verso l’Italia includono un declassamento simultaneo da parte di più agenzie e una perdita di fiducia prolungata che colpisca la percezione della sostenibilità del debito europeo nel suo complesso.

Dunque, la raccomandazione generale è quella di mantenere un approccio equilibrato, evitando sia l’eccessivo allarmismo sia l’indifferenza verso i rischi emergenti. 

Autore
Foto dell'autore

Roberto Rais

Giornalista e autore

Giornalista e autore, consulente e coordinatore editoriale, collabora con agenzie di stampe e società editoriali italiane ed estere specializzate in economia e finanza, gestione di impresa e organizzazione aziendale.

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.