Nel corso delle sue comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2025, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, torna ad annunciare il nuovo Piano casa per le giovani coppie. Riporta così al centro dell’agenda politica la questione abitativa, proponendo alloggi a “prezzi calmierati”, come risposta all’aumento sia dei prezzi d’acquisto che degli affitti che rendono l’accesso all’abitazione sempre più difficile a chi è in procinto di mettere su famiglia o ha intenzione di farlo.
Cosa prevede il Piano casa per giovani coppie
Sebbene i dettagli operativi definitivi del piano casa siano ancora in fase di elaborazione, le informazioni emerse dagli annunci e dalle prime dichiarazioni parlano di fornire alloggi (per acquisto o in affitto) a prezzi calmierati e condizioni più accessibili per le giovani coppie, spesso in difficoltà nel trovare un’abitazione a costi accessibili e sostenibili. Sarà quindi la legge a definire i limiti di prezzo massimo per una casa. Si parla di mettere a disposizione abitazioni a costi inferiori a quelli di mercato, anche attraverso il recupero di patrimonio immobiliare esistente (come ex caserme o edifici pubblici dismessi) e la promozione del social housing.
Meloni in audizione al parlamento ha parlato generalmente di giovani coppie intenzionate a mettere su famiglia. Ma a tal proposito Salvini, promotore e sostenitore di questa misura, nelle scorse settimane ha parlato della possibilità di concentrarsi sulla fascia di reddito media, indicativamente tra i 30.000 e i 60.000 euro annui.
Le misure potrebbero affiancarsi o integrare le agevolazioni già esistenti, come il rifinanziamento dei mutui prima casa per gli under 36 con garanzia statale (tramite CONSAP), che consente di ottenere un finanziamento fino al 100% del valore dell’immobile in determinate condizioni.
I prossimi step
Nel corso della revisione a medio termine della politica di coesione dell’UE, l’abitazione è stata inserita dal vicepresidente Raffaele Fitto fra le “cinque nuove priorità finanziabili”. Al momento, quindi, il piano casa si colloca in un quadro di sviluppo e coordinamento che coinvolge l’Unione europea. Ovvero, la sua effettiva realizzazione dipenderà dalla capacità di far convergere le intenzioni programmatiche nazionali con le nuove opportunità e direttive comunitarie.
Ora si attende la presentazione del piano entro metà dicembre 2025 a Bruxelles. Il prossimo appuntamento è la presentazione del “piano d’azione per l’edilizia abitativa accessibile” da parte della Commissione europea, attesa entro metà dicembre 2025. In particolare, quello che ci si aspetta è che questo documento definisca le linee guida e le possibili modalità di finanziamento comunitario, fornendo un quadro più chiaro su come gli Stati membri, Italia compresa, potranno utilizzare le risorse europee per affrontare la crisi degli alloggi accessibili.
In attesa del quadro europeo, il governo italiano deve procedere a definire gli interventi a livello nazionale, sviluppando i dettagli operativi e finanziari del piano. In considerazione della complessità e della necessità di stanziare risorse significative, è probabile che l’attuazione effettiva, con le sue misure più strutturali (come la creazione di alloggi a prezzi calmierati su larga scala), possa realizzarsi nella seconda parte della legislatura, entro il 2027.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it