Pausa fiscale d’agosto per adempimenti e versamenti. Interessati dalla tregua anche le richieste documentali, gli avvisi bonari e l’invio di comunicati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sono tre gli scaglioni temporali in cui è suddivisa la pausa fiscale ma ci sono anche documenti che il fisco continuerà ad inviare.
Pausa fiscale d’agosto: le scadenze
Tra le scadenze fiscali del mese d’agosto, va segnato in rosso anche il periodo della tregua fiscale. Dall‘1 al 20 agosto sono sospesi gli adempimenti e i versamenti fiscali. In questo modo, l’Agenzia delle Entrate ricalcola tutte le date e i rinvii vengono attuati senza interessi o maggiorazioni. L’esempio più comune riguarda l’IVA, la cui scadenza al 16 slitta al 20 agosto.
Dal 1 al 31 agosto non vengono inviati dal fisco gli “avvisi bonari”. Si tratta di quelle comunicazioni fatte quando l’Agenzia delle Entrate riscontra errori nei versamenti o nelle dichiarazioni dei contribuenti. Allo stesso modo, non vengono inviate ai contribuenti le richieste di documentazione. L’Agenzia delle Entrate precisa che gli atti urgenti e indifferibili non rientrano tra questi avvisi e che verranno comunque inviati.
La finestra temporale più lunga è quella che riguarda le somme di pagamento dovute per il controllo automatico e formale delle dichiarazioni dei redditi, così come quelle derivanti dalla determinazione dell’imposta dovuta per i redditi con tassazione separata che scalano dall’1 agosto al 4 settembre.
In questo caso, specifica l’AdE, rientrano anche gli atti urgenti o indifferibili. I 30 giorni per il pagamento inizieranno quindi a partire dal 5 settembre e non dal momento in cui viene ricevuta la comunicazione.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it