Scattano i nuovi bonus per le comunità energitiche rinnovabili. Con delle importanti novità che interessano gli incrementi sugli anticipi, la platea e la procedura stessa.
Bonus rinnovabili, le novità
A partire dal 21 luglio, gli incentivi del PNRR che riguardano le CER aumentano il loro bacino d’utenza. La prima versione del bonus rinnovabili era dedicata solo ai piccoli comuni, quindi fino a 5 mila abitanti. Adesso sono interessati tutti i comuni fino ai 50 mila abitanti.
Altra novità riguarda gli incrementi. Il bonus arriva a coprire fino al 40% dei costi, a seconda dei progetti e delle spese. L’anticipo erogabile è stato aumentato dal 10 al 30% per i vari interventi ammessi dall’incentivo.
Per cosa può essere utilizzato il bonus rinnovabili
Gli utenti possono fare richiesta degli incentivi per:
- la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, a partire dalla componentistica fino alle strutture per il montaggio;
- la fornitura e la posa in opera dei sistemi di accumulo (tutti quei dispositivi utili ad assorbire e rilasciare energia elettrica);
- acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- le opure edili necessarie per realizzare gli interventi;
- la connessione alla rete elettrica nazionale;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche i cui costi sono a carico del progettista per definire l’opera;
- la direzione lavori e le spese legate alla sicurezza;
- tutti gli studi che accertano la fattibilità degli interventi e le spese necessarie per le attività preliminari, anche quelle per le configuarzioni;
- i collaudi, sia tecnici che amministrativi, le consulenze e il supporto tecnico amministrativo utile all’attuazione del progetto.
Per gli ultimi due punti, il massimo erogabile non deve essere superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.
Limiti di spesa e scadenze
Le spese sono ammesse con determinati limiti diversi a seconda della diversa potenza degli impianti. Il massimo di riferimento erogabile è pari a
- 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW, fino ai 200 kW;
- 1.100 €/kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
I lavori per realizzare l’impianto rinnovabile deve terminare ento il 30 giugno del 2026. Gli impianti devono entrare in esercizio entro i successivi 24 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre del 2027.
Come fare domanda
Le richieste dvranno essere inoltrate telematicamente tramite l’app “Sistemi di Produzione e Consumo – SPC”. L’applicazione sarà accessibile solo in seguitoall’autenticazione dal Portale informatico dei clienti GSE.
Gli sportelli saranno aperti dalle 15 del 21 luglio fino alle 18 del 30 novembre. Potrebbero essere chiusi prima solo se finiscono le coperture messe a disposizione per il bonus pari a 2.200.000.000 euro.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it