Il bonus bollette destinato alle famiglie con un reddito basso resta nel 2026, ma scende a 55 euro. La dote finanziaria, inserita nella bozza del nuovo decreto Energia, cala infatti rispetto ai 200 euro erogati nel 2025. Il taglio colpisce circa 4,5 milioni di nuclei familiari, che vedranno ridursi il sostegno straordinario “una tantum” sulla spesa elettrica. Lo sconto rimarrà automatico, ma solo per chi ha i requisiti richiesti.
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Chi sono i beneficiari
L’accesso all’agevolazione dipende da alcune specifiche condizioni economiche e familiari, definite dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. I beneficiari sono cioè i cosiddetti “clienti vulnerabili” del mercato elettrico, con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Nel caso di famiglie numerose (nuclei familiari con almeno 4 figli a carico) il limite massimo reddituale sale a 20.000 euro.
In ogni caso, il bonus è riservato esclusivamente ai clienti domestici per la fornitura di energia elettrica relativa alla propria residenza. Non è previsto invece per le piccole medie imprese (PMI) né per i professionisti.
Come richiedere il contributo
Per ottenere il bonus, il cittadino deve assicurarsi di aver presentato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per l’ottenimento dell’ISEE 2026. È l’INPS che, una volta certificato il reddito basso, trasmette i dati ai fornitori di energia. Di conseguenza, lo sconto di 55 euro appare come una voce di credito nella prima bolletta utile, riducendo l’importo totale da pagare senza necessità di compilare moduli o inviare raccomandate.
Quali sono le differenze rispetto al 2025
Se nel 2025 il contributo straordinario aveva raggiunto importi fino a 200 euro per sostenere le famiglie contro il caro energia, il nuovo stanziamento finanzia un contributo di massimo 55 euro a famiglia. Si tratta un taglio del 72,5%. Nella bozza del nuovo decreto energia emerge infatti una decisa spending review sui sussidi energetici. Il fondo CSEA che finanzia la misura passa dai circa 800 milioni del 2025 ai 250 milioni di euro nel 2026.
Il taglio, al momento, riguarda solo contributo per la luce, mentre per quanto le bollette del gas restano in vigore i gli sconti del bonus sociale che già conosciamo, destinati a chi ha un reddito basso o famiglie numerose.
Quando arriva lo sconto in bolletta
La tempistica di accreditamento dipende dai cicli di fatturazione dei singoli operatori. Il decreto prevede che lo sconto sia applicato sulle bollette emesse nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2026. ARERA sta definendo le modalità tecniche affinché il conguaglio sia immediato. Tuttavia, i contribuenti che risultano morosi o con utenze sospese potrebbero subire ritardi nell’accredito fino alla regolarizzazione della posizione amministrativa.










Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it