Reati di violenza di genere, a Catania si formano gli avvocati e le avvocate per tutelare le persone offese

L'evento è gratuito e vale tre crediti formativi presso il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Catania. L'obiettivo è quello fornire gli strumenti per affrontare con competenza i processi che riguardano la violenza di genere.

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La parola che chiede giustizia: ascolto, valutazione e tutela della persona offesa nei reati di violenza di genere è il titolo del convegno organizzato dal Centro antiviolenza Thamaia con l’Ordine degli avvocati di Catania e il suo Comitato pari opportunità. L’appuntamento – in programma venerdì 5 dicembre 2025, alle 15.30 nell’Aula Adunanze del tribunale etneo – rientra nel progetto FutuRAE, finanziato dal dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il programma

Tra le relatrici spiccano voci di riferimento nel panorama italiano del contrasto alla violenza di genere: Paola Di Nicola Travaglini, consigliera della Corte di Cassazione, e la senatrice Valeria Valente, già presidente della Commissione parlamentare sul femminicidio. Interverranno inoltre Enza De Pasquale, presidente della II sezione penale del tribunale di Catania, ed Elena Biaggioni, delle Rete avvocate dell’associazione nazionale D.i.Re. – Donne in Rete contro la violenza. Il confronto sarà moderato dall’avvocata di Thamaia Valeria Sicurella.

Apriranno i lavori i saluti istituzionali del presidente f.f. del tribunale etneo Francesco Cardile, del procuratore Francesco Curcio, del presidente dell’Ordine degli avvocati Antonino Distefano, della presidente del Comitato pari opportunità Denise Caruso e della presidente di Thamaia Anna Agosta.

Processo penale e vittimizzazione secondaria, Anna Agosta: “Competenze per non ledere la persona offesa”

“La violenza maschile sulle donne è un fenomeno complesso che richiede al mondo giuridico un approccio consapevole, multidisciplinare e rispettoso della dignità della persona – afferma Anna Agosta –. Nei processi penali, la valutazione della testimonianza della persona offesa, spesso unica voce in grado di ricostruire i fatti, è un momento delicatissimo che richiede competenze specifiche e un ascolto libero da pregiudizi. Una formazione adeguata è essenziale per garantire una tutela effettiva ed evitare che la ricerca della verità diventi, anche involontariamente, un’esperienza lesiva per la donna”.

La presidente del CPO Denise Caruso sottolinea la portata dell’iniziativa: “Questo convegno rappresenta l’avvio di un percorso condiviso e duraturo sul territorio. Vogliamo fare rete con chi opera ogni giorno in prima linea, trasformando gli impegni in azioni concrete, anche sul fronte della prevenzione. È fondamentale agire sulla radice del problema, creando sinergie per contrastare la normalizzazione della violenza, anche quando passa da linguaggi e stereotipi discriminatori”.

Il convegno offrirà ad avvocati e avvocate strumenti teorici e operativi per affrontare con competenza i procedimenti riguardanti la violenza di genere: dai criteri giurisprudenziali per la valutazione della testimonianza della persona offesa, al ruolo delle dinamiche psicologiche nei racconti delle vittime, fino all’impatto degli stereotipi sulla lettura dei fatti. Un’occasione per rafforzare la preparazione dei legali e promuovere una giustizia più attenta, rispettosa e capace di proteggere davvero chi ha subito violenza.

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