Turismo da record in Italia: la classifica delle 20 città dove i turisti spendono di più

Nel 2024 i turisti americani sono quelli che hanno speso di più in Italia.

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Secondo il rapporto Tourism and Incoming Watch, nel 2024 i turisti stranieri hanno speso oltre 21 miliardi di euro in Italia. Ma quali sono le città italiane dove i turisti spendono di più?

Turismo in crescita esponenziale, il nuovo record

Il 2024 è stato un anno importante per il turismo italiano. Dopo gli anni difficili della pandemia e una ripresa graduale, l’Italia si conferma tra le mete preferite dei turisti con un record spesa estera: +40% rispetto al 2022 e oltre 21 miliardi di euro spesi da parte dei visitatori stranieri. E il bilancio 2025 si preannuncia molto positivo.

Ma il dato più interessante non è solo quanto spendono i turisti, bensì dove spendono. Il risultato? Il 74,7% della spesa turistica si concentra in sole 20 province italiane.

Secondo l’analisi dei dati, i viaggiatori internazionali non si limitano più al “mordi e fuggi”. In cima alla lista, infatti, ci sono le grandi capitali culturali e le città d’arte. Quello che sorprende maggiormenteè anche il dinamismo di alcune città considerate “secondarie” fino a poco tempo fa: da Brescia a Salerno, da Como a Palermo, la spesa turistica si sposta e si differenzia.

La classifica completa: le 20 città dove i turisti spendono di più

Al podio si posizionano Roma e Milano: entrambe le metropoli (vere locomotive dell’economia turistica) da sole assorbono il 26% della spesa complessiva dei turisti in Italia. Subito dopo seguono Milano e Venezia, mentre Firenze e Napoli continuano a essere punti fermi del turismo culturali, capaci di attrarre milioni di turisti ogni anno. Piacevole scoperta: Salerno, porta d’accesso alla Costiera Amalfitana, che per la prima volta entra in top ten.

Brescia e Como, città non sempre sotto i riflettori, stanno ottenendo ottimi risultati grazie al turismo lacustre, soprattutto tedesco e svizzero.

Di seguito, la classifica delle 20 città italiane dove i turisti stranieri spendono di più, secondo i dati Unioncamere -Isnart.

CittàSpesa turisti stranieri 2024
1Roma3,63 miliardi di euro
2Milano1,85 miliardi di euro
3Venezia1,75 miliardi di euro
4Firenze1,35 miliardi di euro
5Napoli1,33 miliardi di euro
6Verona787 milioni di euro
7Salerno584 milioni di euro
8Bolzano515 milioni di euro
9Brescia477 milioni di euro
10Como393 milioni di euro
11- 20Messina, Palermo, Trento, Sassari, Bari, La Spezia, Siena, Torino, Bologna, RiminiTra 220 e 390 milioni di euro

Chi spende di più: le nazionalità top

Cinque sono le nazionalità che hanno speso di più nel 2024 in Italia:

  • USA, con 3,82 miliardi di euro (+155% rispetto al 2022);
  • Germania, con 2,72 miliardi di euro;
  • Francia, con 1,62 miliardi di euro;
  • Regno Unito, con 1,59 miliardi di euro;
  • Svizzera, con 931 milioni di euro.

Turisti stranieri in Italia, cosa acquistano

La spesa dei turisti stranieri si concentra essenzialmente in strutture ricettive e ristorazione (50,5%), ma il resto si distribuisce su:

  • mobilità e trasporti interni;
  • servizi premium (spa, guide, escursioni etc);
  • moda, accessori, lusso, fino al 12%;
  • esperienze culturali (musei, eventi, tour privati, etc).

Il boom del Sud

Tra gli aspetti più interessanti, spicca l’ottima performance del Mezzogiorno. Palermo ha registrato un +66% rispetto al 2022, seguita da Bari e Messina. Il Sud non è più solo sinonimo di mare e vacanze estive, ma anche cultura, enogastronomia e ospitalità di qualità. Nel Centro-Nord, si fanno notare le città “satellite”: Brescia, Como, Trento, Siena. Queste località beneficiano anche di strategie locali di marketing territoriale e investimenti in mobilità sostenibile.

Il 2024 racconta un turismo che torna, cresce, ma soprattutto cambia. I grandi poli restano centrali, ma la spesa si distribuisce in modo più ampio. I turisti cercano esperienze, autenticità, cultura, ma anche comfort, efficienza e servizi esclusivi.

Autore
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Cristina Siciliano

Giornalista e scrittrice

Giornalista pubblicista, classe ‘97, con una solida formazione classica. Dopo la laurea conseguita con lode in Filologia Moderna, ho frequentato un Master in giornalismo politico-economico multimediale presso la 24ORE Business School. Ho collaborato con testate nazionali, come Leggo.it, e locali. Sono autrice del libro Breviario del silenzio: tra anima e parole, edito da Affiori, marchio di Giulio Perrone Editore.

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