La CGIL scende in piazza contro la legge di Bilancio 2026. Oggi, 12 dicembre, lo sciopero generale ferma tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata. Ecco le richieste del sindacato, la reazione del Governo, i servizi a rischio e quelli garantiti.
Sciopero generale 12 dicembre: le motivazioni
Per Cgil – e per le altre sigle sindacali che hanno aderito o aderiranno – la manovra 2026 non risponderebbe intanto alla primaria necessità dei cittadini di ricevere salari più alti, di compensare il fiscal drag e di detassazione estesa a tutti i lavoratori. “Chiediamo che ci siano risorse aggiuntive – ha affermato in assemblea il segretario generale, Maurizio Landini – perché il rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti sia una cosa seria e non una mancia. Chiediamo che ci sia una detassazione che riguardi tutti i contratti pubblici e privati, senza tetti di reddito per tutti i lavoratori e per tutte le lavoratrici. Chiediamo che venga restituito il fiscal drag: lavoratori, dipendenti e pensionati in questi ultimi 3 anni hanno pagato 25 miliardi di tasse in più solo perché di fronte all’aumento dei prezzi e dell’inflazione non sono stati rivalutati automaticamente le detrazioni e gli scaglioni”.
Pensioni, sicurezza sul lavoro e sanitÃ
Poi, il leader della Cgil, ha anche citato il tema delle pensioni e quello della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, “chiediamo che si investa sulla sanità pubblica perché siamo di fronte al fatto di 6 milioni di persone che non si possono curare, di liste d’attesa che non finiscono più e siamo in una situazione pessima per chi lavora nella sanità , con infermieri, medici costretti a fare turni gravosissimi”. Tra gli investimenti necessari, secondo Landini, anche quello sull’istruzione e sui servizi sociali, “a partire dalla legge sulla non autosufficienza”.
La proposta sul contributo di solidarietÃ
Per risolvere la carenza di fondi, secondo il segretario generale, basterebbe un contributo di solidarietà al Fisco da parte dell’1% dei cittadini italiani, ovvero della ristretta percentuale di “ricchissimi”. “Stiamo parlando di 500 mila persone che sono ricche: stiamo dicendo che, per chi ha una ricchezza superiore ai 2 milioni, basterebbe un loro contributo al fisco di un 1% per poter avere 26 miliardi da investire nella sanità , per le assunzioni, sulla scuola, per aumentare gli stipendi a tutte le persone”, ha continuato.
I servizi a rischio
Trattandosi di uno sciopero generale dei lavoratori, oggi 12 dicembre potrebbero saltare potenzialmente tutti i servizi. A rischio soprattutto il trasporto pubblico: treni, metro e bus. Le proteste si aggiungono poi a quelle locali, che hanno per oggetto le vertenze aziendali locali, come l’Amat di Palermo e Autostrade per l’Italia (tronco di Milano).
Fasce orare garantite
Lo sciopero è previsto dalle ore 00:01 alle ore 21 di oggi. Le fasce orarie di garanzia per i servizi minimi essenziali (treni regionali e lunga percorrenza) sono: la mattina dalle 6 alle 9 e la sera dalle 18 alle 21.
I treni che partono prima dell’inizio dello sciopero e hanno arrivo entro un’ora dall’inizio (quindi entro l’una) sono in genere garantiti. È sempre consigliato consultare le liste ufficiali dei treni garantiti sui siti delle singole compagnie (Trenitalia, Italo, Trenord) e i canali informativi in tempo reale.
Le fasce di garanzia per i servizi urbani e suburbani sono generalmente stabilite a livello locale e possono variare in modo significativo tra le diverse città . Ecco alcuni esempi:
| Città | Azienda | Fasce Orarie Garantite (Esempi) |
| Milano | ATM | Fino alle 8:45 e ripresa dalle 15:01 fino a fine servizio. |
| Torino | GTT | 06:00 – 09:00 e 12:00 – 15:00 (Urbano/Metro) |
| Bologna | TPER | Fino alle 8:15 e dalle 19:15 a fine servizio (per corse con partenza al capolinea entro tali orari). |
| Napoli | EAV | 05:30 – 08:30 e 16:30 – 19:30 |
| Venezia | AVM/Actv | 06:00 – 08:59 e 16:30 – 19:29 |
| Padova | Busitalia | 05:30 – 08:29 e 12:30 – 15:29 (Urbano) |













Redazione
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