Saldi estivi 2023: calendario e adempimenti per commercianti

A breve arriveranno i saldi estivi 2023: ecco tutte le date regione per regione e gli obblighi per commercianti e venditori.

di Valeria Oggero

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  • A partire dal 6 luglio 2023 arrivano i saldi estivi in tutta Italia, con regole precise e durata specifica per ogni Regione.
  • Generalmente è vietato per i commercianti proporre articoli in promozione nel periodo che precede i saldi, tuttavia ci sono delle eccezioni.
  • I commercianti non possono rifiutare il pagamento con carta tramite POS.

Si avvicinano i saldi estivi 2023, per cui nelle diverse regioni italiane le attività e i commercianti disporranno i propri prodotti in sconto secondo specifiche durate. In tutta Italia i saldi estivi inizieranno ufficialmente al 6 luglio 2023, tuttavia va considerato che ogni Regione ha delle specifiche durate di questo particolare periodo.

Come ha recentemente comunicato Confcommercio, in molti casi viene di fatto stabilito il divieto di esporre prodotti in saldo prima del periodo ufficiale dei saldi estivi, per cui le attività di vendita e i commercianti devono seguire delle precise linee guida.

I saldi estivi sono differenti regione per regione, in base alle decisioni e alle delibere specifiche. Vediamo in questo articolo tutte le date e le regole che i commercianti devono rispettare.

Saldi estivi 2023, calendario completo

Va evidenziato che non tutte le zone d’Italia vedranno i saldi estivi nello stesso periodo, e a cambiare è soprattutto la durata, mentre generalmente l’inizio è il 6 luglio 2023. Secondo le delibere specifiche, i commercianti avranno la possibilità di:

  • esporre prodotti in offerta tutto l’anno;
  • esporre prodotti in offerta solamente durante il periodo di saldo;
  • esporre prodotti in offerta tutto l’anno ad eccezione del periodo che precede i saldi estivi.

Per i commercianti, quanto per i consumatori, è importante conoscere tutte le date e le regole presenti nella propria regione specifica. Vediamo una panoramica delle date regione per regione:

  • Regione Abruzzo: in questa regione i saldi estivi cominceranno dal 6 luglio 2023, tuttavia i commercianti possono svolgere campagne promozionali durante tutto l’anno, senza alcun limite disposto dalla Regione. La durata dei saldi in questo caso è di 60 giorni;
  • Regione Basilicata: questa regione dispone i saldi secondo una eccezione alla regola, ovvero inizieranno già il 2 luglio, e dureranno fino al 2 settembre. Viene vietato proporre saldi nei 30 giorni precedenti all’inizio dei saldi estivi ufficiali;
  • Regione Calabria: in questa regione i saldi estivi cominceranno il 6 luglio e dureranno fino al 4 settembre, e il divieto di vendite promozionali è fissato per 15 giorni prima dell’inizio dei saldi estivi ufficiali;
  • Regione Campania: in questo caso i saldi estivi inizieranno il 6 luglio e dureranno per 60 giorni, con vendita promozionale vietata nei precedenti 30 giorni;
  • Regione Emilia-Romagna: i saldi estivi potranno cominciare dal 6 luglio, con una durata di 60 giorni e divieto di vendite promozionali nei precedenti 30 giorni;
  • Regione Friuli Venezia Giulia: in questo caso i saldi estivi saranno dal 6 luglio al 30 settembre, tuttavia è possibile per i commercianti proporre vendite promozionali durate tutto l’anno;
  • Regione Lazio: qui i saldi estivi cominciano il 6 luglio e hanno una durata di 6 settimane. Viene stabilito il divieto di proporre articoli in saldo 30 giorni prima dei saldi estivi effettivi;
  • Regione Liguria: la durata dei saldi qui è di 45 giorni, a partire dal 6 luglio, e il divieto di effettuare vendite promozionali è fissato fino a 45 giorni prima dei saldi estivi;
  • Regione Lombardia: i saldi estivi qui cominciano il 6 luglio e hanno una durata di 60 giorni, e i commercianti non possono proporre saldi fino a 30 giorni dall’inizio di quelli ufficiali;
  • Regione Marche: i saldi saranno dal 6 luglio al 31 agosto, e il limite per proporre offerte è fissato a 30 giorni prima;
  • Regione Molise: i saldi durano 60 giorni in questa regione, a partire dal 6 luglio, e il divieto di vendita promozionale è fissato sia nel periodo precedente che per quello successivo, per 30 giorni in entrambi i casi;
  • Regione Piemonte: i saldi qui iniziano il 6 luglio e durano 8 settimane, ed è vietato proporre articoli in vendite promozionali fino a 30 giorni prima;
  • Regione Puglia: in questa regione i saldi estivi vanno dal 6 luglio al 15 settembre, e il divieto di vendita promozionale per i commercianti è impostato fino a 15 giorni prima;
  • Regione Sardegna: i saldi iniziano il 6 luglio e dureranno 60 giorni, e il divieto di vendita promozionale è stabilito per 40 giorni prima;
  • Regione Sicilia: i saldi estivi saranno dal 6 luglio al 15 settembre, ma è possibile proporre vendite promozionali tutto l’anno senza particolari limitazioni;
  • Regione Toscana: i saldi estivi qui iniziano il 6 luglio e durano 60 giorni, e il divieto di vendite promozionali è stabilito fino a 30 giorni prima;
  • Regione Trentino Alto Adige: qui i saldi estivi variano leggermente in base al distretto, per cui in alcuni casi cominciano il 14 luglio, in altri dal 18 agosto;
  • Regione Umbria: qui i saldi estivi saranno dal 6 luglio al 3 settembre, ma non vi sono limiti per ciò che riguarda le vendite promozionali;
  • Regione Valle d’Aosta: i saldi saranno dal 6 luglio al 30 settembre, e il divieto di promozioni si applica fino a 15 giorni prima dei saldi estivi;
  • Regione Veneto: i saldi saranno qui dal 6 luglio al 31 agosto, e il divieto di vendite promozionali è stabilito fino a 30 giorni prima;
  • Provincia Autonoma di Trento: in Trento e Provincia i commercianti possono decidere in autonomia in quale periodo svolgere i saldi estivi, con durata di 60 giorni;
  • Provincia Autonoma di Bolzano: i saldi saranno dal 14 luglio all’11 agosto.

Anche a San Marino ci saranno i saldi estivi, con inizio al 1 luglio 2023 e termine al 1 settembre 2023. Nonostante il periodo inflazionistico, molti italiani sfrutteranno il periodo di saldi per fare acquisti nelle diverse Regioni.

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Saldi estivi 2023 in ritardo

Rispetto agli scorsi anni, quest’anno l’inizio dei saldi estivi è leggermente in ritardo, e come ha spiegato la Federazione dei negozi di moda Confesercenti (FISMO) la causa di questo slittamento è principalmente la condizione metereologica e atmosferica sfavorevole.

Il maltempo registrato nei mesi di aprile e maggio, e le conseguenti alluvioni che hanno colpito Emilia-Romagna, Marche e Toscana, hanno inciso sulle vendite dei commercianti, in particolare in queste zone. Per molti commercianti i saldi sono stati rimandati, e in linea generale le Regioni hanno stabilito uno slittamento di qualche giorno per i saldi estivi.

La differenza rispetto agli scorsi anni è che i saldi non cominceranno al primo weekend di luglio, ma successivamente, a partire dal 6 luglio 2023.

Gli obblighi dei commercianti per i saldi estivi

I commercianti sono tenuti a rispettare gli obblighi indicati per ciascuna Regione, compresi quelli che riguardano i divieti di proporre saldi ulteriori nei periodi precedenti, e in alcuni casi successivi. Va tenuto presente che i commercianti devono seguire precise regole per esporre i prodotti in saldo.

In particolare, è sempre obbligatorio indicare al consumatore qual è il prezzo iniziale del prodotto, qual è il prezzo finale scontato e a quanto ammonta la percentuale di sconto applicata. Al contrario, consentire il cambio dopo l’acquisto non è obbligatorio, ma solo facoltativo.

Se il prodotto presenta evidenti difetti invece, il commerciante è obbligato a cambiarlo o a restituire l’importo speso dal compratore. Secondo la Legge 114/1998, Art. 22, commi 3, 6 e 7 sono stabilite specifiche sanzioni per commercianti e venditori che non seguono le regole sopra esposte, e la multa in denaro può variare da 516 a 3.098 euro.

Quando i commercianti sono sanzionabili

Le multe possono essere applicate ai commercianti, per cui è opportuno fare attenzione a tutte le regole, nei seguenti casi:

  • merce esposta in saldo senza cartellino del prezzo, o senza prezzo pieno, percentuale di sconto e prezzo finale;
  • proposte di saldi fuori dal periodo apposito;
  • mancata separazione dei prodotti in saldo da quelli a prezzo pieno;
  • indicazioni obbligatorie poco visibili, potenzialmente ingannevoli;
  • pubblicità ingannevole per il consumatore sui saldi.

In questi casi il commerciante può essere multato, come riporta Confcommercio.

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Saldi estivi: obbligo pagamenti con POS per commercianti

Secondo le recenti normative in termini di pagamenti tracciabili e digitali, per i commercianti è obbligatorio munirsi di POS, per accettare pagamenti con carte. Si tratta di un obbligo attivo già dal 2021, ma non tutti si sono ancora aggiornati.

Non è possibile prevedere solamente il pagamento in contanti, per cui i commercianti, come accade per altri professionisti con Partita Iva, sono obbligati a munirsi di POS. Se durante i saldi estivi viene rifiutato questo tipo di pagamento da parte del commerciante, possono essere applicate multe di 30 euro, aumentate del 4% del valore del pagamento.

L’esonero al momento è consentito solamente ai tabaccai per alcuni tipi di prodotti. Il consumatore a cui è rifiutato il pagamento con carta può rivolgersi alla Guardia di Finanza per comunicare l’infrazione. Il commerciante tuttavia può invece rifiutare altri metodi di pagamento, ad esempio quelli con le moderne app di pagamento dal telefono.

Saldi estivi 2023 – Domande frequenti

Quando iniziano i saldi estivi 2023?

I saldi estivi quest’anno inizieranno a partire dal 6 luglio, tuttavia ci sono regole precise per ogni regione: scoprile qui.

Quali sono gli obblighi dei commercianti durante i saldi estivi 2023?

I commercianti sono tenuti ad esporre al pubblico il prezzi iniziale, quello finale e la percentuale di sconto. Non possono inoltre rifiutare pagamenti con carta.

Quali regole devono seguire i commercianti sui saldi?

In alcune regioni vi è il divieto di proporre offerte e promozioni nel periodo che precede l’arrivo dei saldi. Scopri tutte le date 2023 qui.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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