Reti di imprese: cosa sono, contratto, normativa

Le reti di imprese sono ottimi strumenti per le imprese che vogliono rafforzare la competitività dell’attività imprenditoriale. Leggi come funzionano, le tipologie e come costituirne una.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Reti di imprese cosa sono
  • Le reti di imprese sono dei contratti di collaborazione di rete tra imprese, un modello di business che permette di mettere in comune risorse e attività con l’obiettivo di innovare e competere sul mercato.
  • Il contratto di rete di imprese è un istituto che crea un modello di business innovativo che mantiene l’indipendenza delle singole imprese.
  • Le tipologie di rete di imprese sono due: rete contratto e rete soggetto.

Le imprese che vogliono mettere in comune risorse e attività per un obiettivo di miglioramento, possono costituirsi in reti di imprese. Si tratta di un tipo di contratto o accordo che ha l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’attività imprenditoriale attraverso la collaborazione e la cooperazione tra imprese.

Il contratto di rete crea un modello di business innovativo che non limita l’indipendenza delle imprese. Tuttavia, questo tipo di istituto prevede due tipologie di rete: la rete contratto e la rete soggetto. Per conoscere le differenze e i vantaggi di questo contratto, continua a leggere la nostra guida.

Reti di imprese, definizione

Le reti di imprese sono costituite da realtà che scelgono di collaborare per innovare e competere sul mercato.

La definizione di rete di impresa è la seguente: tramite un contratto si permette alle imprese partecipanti di mettere in comune attività e risorse per migliorare il funzionamento aziendale e rafforzare la competitività sul mercato.

Si tratta di uno strumento attraverso il quale le aziende possono realizzare, attraverso la collaborazione con altri soggetti, obiettivi che da sole non riuscirebbero a raggiungere. Ad esempio, le reti di impresa possono inserirsi in aree di mercato a livello internazionale senza rinunciare alla propria autonomia giuridica individuale.

Per creare una rete di imprese bisogna stipulare un accordo di collaborazione tra le imprese attraverso un contratto di rete. Questo modello di business alternativo lascia l’autonomia soggettiva nelle mani delle imprese che fanno parte della rete.

Oltre a permettere di consolidare la competitività sul mercato, negli ultimi anni si sta sfruttando questo modello di business per fronteggiare la crisi economica.

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Cosa possono fare le reti di imprese

Le imprese che compongono una rete stabiliscono degli obbiettivi comuni, che possono essere: 

  • interscambio di know-how o prestazioni industriali, commerciali, tecnologiche;
  • collaborazione nell’ambito delle rispettive imprese;
  • attività di impresa.

Le reti di imprese hanno la possibilità di:

  • creare un fondo patrimoniale comune e un organo comune, ottenendo il riconoscimento della soggettività giuridica attraverso l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • partecipare alle gare dei bandi pubblici.

La rete di imprese può consentire alle micro, piccole e medie imprese di avere accesso a mercati e bandi superando i limiti dimensionali, pur mantenendo la propria individualità. Le reti di imprese, quindi, possono:

  • incrementare la produttività e la competitività sul mercato;
  • condividere conoscenze e competenze;
  • sviluppare maggiore potenzialità innovativa, creatività e dinamicità;
  • accedere a nuovi mercati anche internazionali;
  • certificare la qualità del processo produttivo;
  • razionalizzare i costi di gestione.
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Rete di imprese: il contratto

Il contratto di rete è un accordo che formalizza una rete di imprese, ma nella definizione degli obiettivi da conseguire, la legge lascia ampia autonomia contrattuale di adattamento degli obblighi giuridici alle imprese.

Stipulando il contratto di rete, due o più imprenditori si impegnano a collaborare stabilendo un programma comune.

Le aziende possono stipulare un contratto di rete con procedura semplificata attraverso il modello standard tipizzato (D.M. n.122/2014). In questo caso le aziende si avvalgono del servizio online gratuito sulla piattaforma contratti di rete di Infocamere, purché in possesso di firma digitale.

Per essere valido, il contratto deve contenere i seguenti elementi essenziali:

  • il nome, la ditta, la ragione o denominazione sociale di ogni partecipante per originaria sottoscrizione del contratto o per adesione successiva;
  • gli obiettivi strategici e le modalità concordate per misurare l’avanzamento verso tali obiettivi;
  • la definizione di un programma di rete che contenga i diritti e degli obblighi assunti da ciascun partecipante, le modalità di realizzazione dello scopo comune, l’eventuale istituzione di un fondo comune. Ma deve contenere anche la misura ed i criteri di valutazione dei conferimenti inziali e degli eventuali conferimenti successivi, che ciascun partecipante si obbliga a versare al fondo, nonché le regole di gestione del fondo medesimo;
  • la durata del contratto;
  • le modalità di adesione degli altri imprenditori;
  • l’eventuale istituzione dell’organo comune, il nome, la ditta, la ragione sociale o la denominazione del soggetto prescelto per svolgere l’ufficio;
  • le regole per assumere le decisioni su ogni materia o aspetto di interesse comune;
  • le cause facoltative di recesso anticipato e le condizioni per l’esercizio del relativo diritto.

Il contratto di rete non prevede limitazioni riguardo alla forma giuridica. Di conseguenza, tale accordo può essere stipulato tra società di capitali, società di persone, imprese individuali, cooperative e consorzi. Non ci sono neanche limiti di dimensioni o al luogo. Infatti, possono partecipare anche imprese estere.

Tipologie di contratto di rete

La rete di imprese è lo strumento giuridico-economico di cooperazione tra imprese. Tuttavia, i contratti di rete possono essere di tre tipologie:

  • contratto per la collaborazione tra le parti in ambiti attinenti all’esercizio delle proprie imprese;
  • scambio tra le parti di informazioni o di prestazioni industriali, commerciali, tecniche e tecnologiche;
  • esercizio in comune di una o più attività rientranti nell’oggetto delle rispettive imprese.

A stabilire la tipologia di contratto di rete è l’oggetto, vale a dire lo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato.

Il contratto può essere nella pratica stipulato in tre modi:

  • per atto pubblico;
  • per scrittura privata autenticata;
  • sottoscritto con firma digitale.
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Reti di imprese: la disciplina

La disciplina del Contratto di Rete è stata introdotta nel nostro ordinamento nel 2009. La norma ha, infatti, stabilito che il modello contrattuale “puro” di Rete di Impresa è il contratto con cui:

“Due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato”, come recita l’articolo  3, co. 4 ter, D.L. 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con L. 9 aprile 2009, n. 33.

Negli anni si sono susseguite modifiche alla disciplina, come le variazioni sostanziali alla normativa relativa alla stipulazione dei “contratti di Rete”.

Tra le più importanti novità, che sono state introdotte negli anni, vi è la possibilità per la Rete di diventare Rete soggetto pur senza acquisire la soggettività giuridica e, di conseguenza, affiancarsi senza sostituirsi a un modello contrattuale “puro” di Rete di imprese.

Di conseguenza, le imprese che costituiscono una Rete di imprese possono scegliere tra due possibili forme giuridiche alternative tra loro:

  • l’adozione di un modello contrattuale “puro” (c.d. “Rete-Contratto”),
  • la creazione di un nuovo soggetto giuridico (c.d. “Rete-Soggetto”).
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Rete soggetto

La rete soggetto, introdotta nel 2012, è un contratto stipulato tra imprese caratterizzato dalla presenza di un fondo patrimoniale e di organo comune. Questo tipo di rete acquista soggettività giuridica autonoma attraverso l’iscrizione alla sezione ordinaria del Registro Imprese, nella circoscrizione in cui è stabilita la sede.

In questo modo la rete diventa un nuovo soggetto di diritto, distinto dalle imprese che vi fanno parte. Di conseguenza può attuare autonomamente rapporti giuridici che acquisiscono rilevanza anche da un punto di vista fiscale.

Di conseguenza, la reta rappresenta un nuovo soggetto giuridico, autonomo e centro di imputazione sul piano giuridico e tributario. La definizione della rete soggetto è “un contratto tra imprese, dotato obbligatoriamente di un fondo patrimoniale e di organo comune, che acquista personalità giuridica autonoma con l’iscrizione alla Sezione ordinaria del Registro Imprese presso cui è stabilita la sua sede”.

Rete contratto

Nella rete contratto, diversamente dalla “rete soggetto”, gli atti posti in essere in esecuzione del programma di rete producono i loro effetti nelle sfere giuridiche delle imprese che vi partecipano. Di conseguenza, la stipula di una rete non prevede l’estinzione della soggettività tributaria delle imprese che aderiscono all’accordo o l’attribuzione di soggettività tributaria alla rete.

Si tratta, infatti, di un contratto stipulato tra imprese, che regola la collaborazione sulla base di un programma comune e di obiettivi strategici di competitività. Di conseguenza, il contratto regola i rapporti di collaborazione e condivisione definendo l’impegno, l’investimento e il tipo di legame da adottare.

In tal caso, però, le imprese mantengono la propria autonomia e indipendenza senza costituire un nuovo soggetto giuridico e il contratto, di pura natura negoziale, iscritto nella Sezione del Registro Imprese in cui è iscritta ogni impresa partecipante alla Rete.

Come creare una rete di imprese

Per formare una rete di imprese è necessario seguire il seguente iter:

  1. individuare le altre imprese con cui condividere degli obiettivi comuni;
  2. stabilire un programma per definire con chiarezza ambiti, risultati attesi, strumenti, organizzazione ed eventuale fondo;
  3. individuare la forma giuridica più adatta (rete-contratto o rete-soggetto);
  4. stipulare il contratto di rete tra le parti, con valore di atto pubblico o scrittura privata autenticata, da depositare presso la Camera di Commercio competente.

Si consiglia il consulto con un professionista commercialista per ciò che riguarda l’iter burocratico e i diversi passaggi per creare una rete di imprese.

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Rete di imprese: vantaggi

La costituzione di una rete di imprese porta a numerosi vantaggi, e il principale è quello di poter beneficiare di economie di scala e realizzare grandi progetti ad alto valore aggiunto.

In più, le reti di impresa hanno la possibilità di aumentare la produttività per introdursi in nuovi mercati e competere maggiormente in quelli già esistenti.

Di conseguenza, i vantaggi delle reti di imprese sono:

  • realizzare economie di scala;
  • superare i limiti dimensionali delle singole imprese;
  • accedere al know how di altre imprese;
  • accedere ad un mercato a più alto valore aggiunto.

Rete di imprese – Domande frequenti

Quali sono i vantaggi delle reti di imprese?

Le reti di imprese offrono il vantaggio di usufruire di notevoli benefici fiscali, accedere a mercati diversi e internazionali e superare i limiti dimensionali delle singole imprese. Leggi quali sono i tipi di reti di imprese previsti dall’ordinamento.

Come creare una rete di imprese?

Per creare una rete di imprese bisogna sottoscrivere un contratto redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata prevedendo eventualmente l’istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune.

Come funziona una rete di imprese?

Creare una rete di imprese comporta la stipula di un accordo di collaborazione tra imprese attraverso un contratto di rete. Si tratta di un modello di business alternativo che non modifica l’autonomia soggettiva alle imprese che compongono la rete.

Autore
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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 18 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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