Mediobanca-Banco Generali, nessun golden power sull’ops

La presidenza del Consiglio dei ministri ha deciso di non imporre prescrizioni a Piazzetta uccia.

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Il Governo non eserciterà i poteri speciali (golden power) sull’offerta pubblica di scambio presentata da Mediobanca su Generali. A darne notizia è Mediobanca stessa. Il mercato reagì positivamente all’offerta, facendo crescere entrambi i titoli in Borsa.

L’ops di Mediobanca su Generali

L’offerta pubblica di scambio volontaria di Mediobanca sulla totalità delle azioni di Banca Generali ha un valore complessivo di 6,3 miliardi di euro ed è stata presentata ad aprile 2025. L’istituto aveva già tentato l’acquisto di Banca Generali nel 2020, quando la proposta venne bocciata dagli azionisti più rilevanti del gruppo.

Se l’operazione dovesse essere portata a termine con successo, si assisterebbe alla nascita del nuovo colosso italiano del wealth management. Per Mediobanca l’aumento del del ritorno sul capitale tangibile stimato va dal 14 al 20%.

L’assemblea degli azionisti prevista a giugno è stata posticipata al 25 settembre, per consentire gli approfondimenti ad Assicurazione Generali, socio rilevante di Banca Generali. La decisione del governo di non esercitare il golden power – e di spianare così la strada al progetto del ceo Alberto Nagel – si traduce nella valutazione della mancanza di rischi dell’operazione per l’interesse nazionale.

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