Codice tributo 1627

  • Il codice tributo 1627 fa riferimento all’“Eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro dipendente e assimilati – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014”.
  • Il codice tributo 1627 si utilizza nel Modello F24 per effettuare una compensazione con i debiti fiscali.
  • Per compilare il Modello F24 bisogna inserire le informazioni richieste nella sezione Erario.

A cosa fa riferimento il codice tributo 1627? I codici tributo sono delle combinazioni alfanumeriche istituite dall’Agenzia delle Entrate che permettono ai contribuenti sia si versare tasse, imposte e contributi, con gli eventuali interessi o sanzioni,sia di utilizzare i crediti vantati per pagare altri tributi.

L’utilizzo del codice tributo in oggetto è legato all’emanazione del decreto legislativo n. 175/2014, per cui l’Agenzia delle Entrate stabilisce che le eccedenze versate dal datore di lavoro dovranno essere recuperate attraverso lo scomputo con i versamenti successivi.

Così come gli altri codici tributo, anche questo deve essere inserito dal contribuente nel Modello F24. In questa guida vediamo qual è l’utilizzo del codice 1627 nel Modello F24, in quali casi si utilizza e a chi si riferisce.

Codice tributo 1627: cos’è

Per la compilazione del Modello F24 è richiesto almeno un codice tributo, vale a dire un codice composto da numeri e, a volte, da lettere, che indica una specifica tipologia di imposta da pagare.

Tra questi vi è il codice tributo 1627: “Eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro dipendente e assimilati – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014”. Questo codice è stato istituito con Risoluzione del 10/02/2015 n. 13 dell’Agenzia delle Entrate.

Viene utilizzato nel Modello F24 dal contribuente che vanta un importo a credito, poiché in precedenza ha versato un eccesso di ritenute relative ai redditi da lavoro. In questo modo è possibile utilizzare il credito in compensazione con altri tributi.

Ma per comprendere meglio questo concetto è necessario fare un passo indietro per capire in che modo il contribuente arriva a vantare questo credito. Il datore di lavoro, in quanto sostituto d’imposta, è tenuto a versare al Fisco, per conto del dipendente, le imposte sui redditi da lavoro ed assimilati di tutti i suoi dipendenti, trattenendo una parte dello stipendio lordo effettuando delle ritenute mensili.

A fine anno, tuttavia, è possibile che, effettuando un conguaglio, risulti un versamento più elevato rispetto a quanto dovuto. La differenza tra il versamento effettuato e quello realmente dovuto, se è positivo, costituisce un’eccedenza. Tale eccedenza si può recuperare portando l’importo a credito in compensazione con i successivi versamenti utilizzando il Modello F24.

A seguito della compensazione, quindi, il datore di lavoro potrà recuperare l’eccedenza che è stata versata attraverso delle detrazioni con dei versamenti successivi, inserendo il codice tributo 1627 nel Modello F24.

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Codice tributo 1627: chi lo deve utilizzare

Il codice tributo 1627 fa riferimento alle ritenute di imposta maturate attraverso la prestazione di lavoro dipendente o assimilato, prestazioni coordinate e continuative, o che hanno per oggetto mansioni professionali senza vincolo di subordinazione. Infatti, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che istituisce il codice tributo 1627 stabilisce:

Per consentire ai sostituti d’imposta di compensare, mediante il modello F24, le eccedenze di versamento di ritenute e di imposte sostitutive dai successivi versamenti, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lett. b), del decreto legislativo n. 175 del 2014, nonché le somme restituite in sede di conguaglio di fine anno o per cessazione del rapporto di lavoro, si istituiscono i seguenti codici tributo:

“1627” denominato “Eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro dipendente e assimilati – art. 15, c. 1, lett. b) D.Lgs. n. 175/2014”

Di conseguenza, solamente il datore di lavoro può utilizzare il codice tributo 1627. Un lavoratore dipendente, al contrario, non potrà maturare un credito relativo all’eccedenza di imposte versate, perché sono di competenza del sostituto d’imposta; quindi, non potrà utilizzare il codice tributo 1627.

L’Agenzia delle Entrate ha, tuttavia, istituito codici tributo differenti da utilizzare per situazioni analoghe, ma relative ad altre fonti di reddito differenti, quindi, da quelle di lavoro dipendente o assimilato.

Altri codici tributo

Gli altri codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate da utilizzare in base al caso sono:

  • codice tributo 1628: eccedenza di versamenti di ritenute da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014, per le ritenute dei lavoratori autonomi;
  • codice tributo 1629: eccedenza di versamenti di ritenute su redditi di capitale e di imposte sostitutive su redditi di capitale e redditi diversi – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014, per le ritenute su redditi da capitale;
  • codice tributo 1669: eccedenza di versamenti di addizionale regionale all’IRPEF trattenuta dal sostituto d’imposta – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014, per l’addizionale regionale Irpef in eccesso;
  • codice tributo 1671: eccedenza di versamenti di addizionale comunale all’IRPEF trattenuta dal sostituto d’imposta – art. 15, comma 1, lettera b) d.lgs. n. 175/2014, per l’addizionale comunale Irpef in eccesso.
Modello F24

Codice tributo 1627: compilazione Modello F24

Il modello F24 è utilizzato dai contribuenti per effettuare diverse operazioni, come il versamento dei tributi. Tra i pagamenti effettuati con il Modello F24, i più comuni sono le imposte IMU, TASI , TARES e tanto altro.

La compilazione del modello può essere effettuata sia in formato cartaceo che in via telematica, dal sito web dell’Agenzia delle Entrate o direttamente dal sito della propria banca.

Il codice tributo 1627 deve essere indicato all’interno del Modello F24  per effettuare le compensazioni che si verificano quando il sostituto d’imposta ha effettuato pagamenti superiori a quanto dovuto per conto di dipendenti e assimilati.

Il codice 1627 va inserito nella sezione “Erario” e, più precisamente, nella prima colonna. Per l’utilizzo del codice tributo del Modello F24 bisogna compilare i campi presenti nella tabella.

Campi del Modello F24Come compilare il campo
codice tributoindicare 1627
rateazione/regione/prov/mese rifnon compilare
anno di riferimentoanno d’imposta cui si riferisce il versamento in eccesso
importi a debito versatinon compilare
importi a credito compensatiindicare l’importo a credito
TOTALE Asomma degli importi a debito indicati nella Sezione Erario, non compilare se non sono presenti importi a debito
TOTALE Bsomma degli importi a credito indicati nella Sezione Erario
SALDO (A – B)indicare il saldo (TOTALE A – TOTALE B)
codice ufficionon compilare
codice attonon compilare
soldo business

Codice tributo 1627: compensazione

Il codice tributo 1627 si utilizza per recuperare, nell’anno corrente, l’eccedenza che è stata versata relativa alle ritenute effettuate dal datore di lavoro.

È, tuttavia, possibile recuperare l’importo solo dopo aver presentato il Modello 770, e in tal caso si dovrà utilizzare il codice tributo 6781: “eccedenza di versamenti di ritenute di lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale scaturente dalla dichiarazione del sostituto d’imposta – mod. 770 semplificato (risoluzione n. 9/e del 18 Gennaio 2005).”

I crediti vantati con il Fisco si possono compensare in due modalità:

  • compensazione orizzontale: il credito si utilizza per compensare un debito relativo ad un tributo di diversa natura;
  • compensazione verticale: il credito viene utilizzato per compensare un debito relativo al medesimo tipo di imposta.

I crediti in compensazione relativi al codice tributo 1627 si possono utilizzare solamente per il pagamento delle ritenute. Di conseguenza, rientrano nella compensazione verticale. Al contrario della compensazione orizzontale, in questo caso non è previsto alcun limite d’importo alla compensazione verticale.

Codice tributo 1627 – Domande frequenti

Quando si utilizza il codice tributo 1627?

Il codice tributo 1627 viene utilizzato dai sostituti d’imposta per utilizzare le eccedenze registrate nelle ritenute erogate per lavoratori dipendenti e assimilati in compensazione con i successivi versamenti. Ecco come funziona.

Cosa compensare con il codice 1627?

Il contribuente è tenuto ad utilizzare il codice tributo 1627 nel Modello F24 per compensare un importo a credito versato in precedenza. Tale compensazione può essere solo verticale, quindi relativa alla stessa tipologia di imposta.

Come si compila il Modello F24 con il codice tributo 1627?

Il codice tributo 1627 si inserisce nella sezione “Erario” del Modello F24 inserendo l’importo dell’eccedenza e l’anno di riferimento.

Fact-Checked
Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Codice tributo 1627”

  1. LA RITENUTA DELLA PARCELLA DEL PROFESSIONISTA CODICE TRIBUTO 1040 PUO’ ESSERE COMPENSATA CON IL COD. TRIBUTO 1627 SCATURITO DA CONGUALGLIO DI FINE ANNO – PERIODO DI RIFERIMENTO DICEMBRE 2023 COME PURE LA PARCELLA DEL PROFESSIONISTA PAGATA A DICEMBRE 2023 ?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in linea di principio è possibile, da verificare con il suo consulente del lavoro nello specifico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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