Carta docente, piattaforma attiva da oggi per spendere il credito residuo: i beneficiari

Il portale dedicato (cartadeldocente.istruzione.it) è accessibile tramite SPID o CIE.

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La carta del docente sarà riattivata dalle ore 12 di oggi 19 novembre. In anticipo rispetto all’ipotesi precedente di gennaio 2026. La richiesta dei rappresentati di categoria è stata accolta, per consentire l’uso del credito residuo del bonus di 500 euro concesso per l’anno scolastico 2024/2025. Il voucher per l’anno 2025/2026 sarà invece spendibile a partire da gennaio.

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Carta del docente 2024/2025: i ricorsi

La riattivazione della carta del docente 2024/2025 torna utile soprattutto ai precari che hanno ricevuto il bonus di 500 euro in “ritardo”, ovvero a seguito di sentenza. “Con la riapertura di domani confermiamo la nostra cura per la formazione e il costante aggiornamento dei docenti”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. L’iniziativa arriva dopo settimane di proteste e raccolte firme. Gli insegnanti, infatti, si ritrovavano nella condizione di dover anticipare i soldi per l’acquisto di libri e corsi di formazione.

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A chi spetta

La carta del docente – introdotto con la legge “buona scuola” n.107/2015 – è destinato ai docenti di ruolo (anche part-time), in anno di prova, in comando o distacco, dichiarati inidonei per motivi di salute o impegnati nelle scuole italiane all’estero.

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Le spese ammissibili

Con la carta del docente è possibile acquistare:

  • libri e testi, anche digitali, pubblicazioni e riviste per l’aggiornamento professionale;
  • hardware e software (esclusi smartphone, fotocamere, videocamere, videoproiettori, memorie USB, stampanti e toner o cartucce);
  • corsi per attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
  • corsi di specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, corsi post laurea e master universitari inerenti al profilo professionale;
  • accesso a rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.
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