- Il bonus elettrodomestici 2025 fa gola a chi intende sostituire il vecchio apparecchio con uno più moderno. Ma sale l’attesa per l’accesso al sostegno, dato che manca il decreto attuativo.
- In origine si era parlato di un click day per richiedere il bonus, ma questa ipotesi è stata scartata, per prediligere una modalità più equa tramite sconto in fattura presso il negozio.
- Il sostegno economico consiste in un contributo di 100 euro (che può arrivare a 200 euro per famiglie con ISEE basso) per chi sostituisce il vecchio prodotto con uno nuovo.
Sale l’attesa per il bonus elettrodomestici 2025, nato per sostenere gli italiani nell’acquisto di un nuovo elettrodomestico a sostituzione del vecchio. Nonostante questo contributo sia stato deciso con la Legge di Bilancio 2024, ancora non è arrivato, per cui si attende il decreto attuativo specifico.
Un’attesa che nel tempo ha visto cambiare diverse volte le carte in tavola, intorno al funzionamento del bonus, alla possibilità di accedervi e alle condizioni per poterne beneficiare. Esclusa definitivamente la possibilità di un click day, si attendono istruzioni per poterlo ricevere.
Bonus elettrodomestici 2025: il sostegno
Il bonus introdotto con la manovra 2024 prevede l’erogazione di un contributo da 100 euro (ovvero entro il 30% del prezzo finale) a tutti coloro che decidono di sostituire un vecchio apparecchio per acquistarne uno nuovo. La copertura economica però può salire fino a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Il sostegno è stato modificato successivamente dal recente decreto Bollette, che ha ridimensionato alcuni requisiti per l’accesso e le modalità di erogazione. I fondi a disposizione, 50 milioni di euro, sono il principale limite alle possibilità di accesso al bonus.
Al momento ancora non è chiaro quali elettrodomestici saranno inclusi nel sostegno, per cui si attende un decreto attuativo che tarda ad arrivare. Quello che è certo è che non sarà più presente il requisito che riguarda la classe energetica minima del nuovo apparecchio, una componente che penalizzava gli acquisti a livello nazionale, sollevando critiche soprattutto da parte delle imprese produttrici e distributrici.
Tutte le criticità del bonus elettrodomestici 2025
Il bonus è stato rivisto negli ultimi mesi, con la scomparsa in primis del requisito che riguardava la classe energetica (prima erano stabiliti parametri specifici per gli acquisti). Ma a cambiare è anche la modalità di erogazione del sostegno. In un primo momento infatti si ipotizzava un click day, ovvero l’apertura delle domande tramite piattaforma web che avrebbe premiato la velocità dei cittadini nel richiedere il bonus.
Questa modalità però è stata segnalata come fortemente penalizzante, per cui si è discusso di introdurre il bonus come sconto diretto al negozio, al momento dell’acquisto, a quanti intendono beneficiarne. Questo ovviamente entro il termine delle risorse.
In ogni caso tra i requisiti c’è l’acquisto di un elettrodomestico prodotto in UE, oltre alla necessità di smaltire il vecchio prodotto. Per gli esercenti il decreto Bollette ha chiarito che lo sconto erogato verrà poi rimborsato tramite compensazione fiscale successivamente alla vendita.
Le disposizioni ad ogni modo sono cambiate più volte nel tempo e ancora non ci sono linee guida definitive per l’accesso al bonus, per cui intorno all’effettiva erogazione si possono solamente fare ipotesi. Il bonus di fatto ha cambiato volto durante l’iter per la sua introduzione, per cui sono evidenti le modifiche che lo rendono meno stringente dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed energetica. Si attende di conoscere aggiornamenti.
Valeria Oggero
Giornalista