- Dal 1° gennaio 2025 è stata ampliata la platea dei beneficiari dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro.
- La soglia ISEE per accedere all’Assegno di inclusione sale a 10.140 euro nel 2025, rispetto ai 9.360 euro precedenti. Anche le soglie del reddito familiare di riferimento aumentano rispetto ai limiti precedenti.
- Ad aumentare sono anche gli importi corrisposti ai percettori di questi sostegni.
La legge di Bilancio 2025 è intervenuta sull’Assegno di inclusione e sul Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), andando a modificare i parametri oggettivi ed economici che ne regolano l’accesso.
La principale novità è un ampliamento della platea dei beneficiari delle misure, grazie ad un innalzamento della soglia ISEE per l’accesso e dei parametri reddituali familiari. Questi limiti vanno a sostegno di chi si trova in una situazione di difficoltà, mentre anche gli importi sono coinvolti da un incremento. Vediamo tutte le novità 2025.
Indice
Cos’è e come funziona l’Assegno di inclusione
Prima di addentrarci nelle novità previste per l’Assegno di inclusione, è bene fare una doverosa premessa sul suo funzionamento. Parliamo un aiuto economico destinato ai nuclei familiari che vivono in situazioni di povertà o grave difficoltà economica.
La misura è erogata dall’INPS su base mensile per un periodo massimo di 18 mesi e una possibile proroga di ulteriore 12 mesi ed è rivolta a famiglie con almeno un componente in condizioni di svantaggio: minori, persone con disabilità, over 60 o individui inseriti in percorsi di inclusione.
Per accedere all’ADI, il nucleo deve però oggi soddisfare precisi requisiti economici, sia in termini di ISEE che di reddito familiare complessivo. Questi requisiti subiscono una modifica sostanziale grazie alla manovra 2025.
Requisiti di accesso all’Assegno di inclusione 2025
| Requisito | 2024 | 2025 |
| ISEE | Inferiore a 9.360 euro | Inferiore a 10.140 euro |
| Reddito familiare | Limite di 6.000 euro annui, per i parametri della scala di equivalenza | Limite di 6.500 euro annui, per i parametri della scala di equivalenza |
| Valore casa principale | Inferiore a 150.000 euro | Inferiore a 150.000 euro |
| Patrimonio immobiliare | Inferiore a 30.000 euro | Inferiore a 30.000 euro |
| Patrimonio mobiliare | Inferiore a 6.000 euro per single, 8.000 euro per coppie, 10.000 euro per nuclei numerosi | Inferiore a 6.000 euro per single, 8.000 euro per coppie, 10.000 euro per nuclei numerosi |
| Veicoli | No al possesso di navi o imbarcazioni, autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli con cilindrata oltre i 250 cc | No al possesso di navi o imbarcazioni, autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli con cilindrata oltre i 250 cc |
| Cittadinanza italiana | Da almeno 5 anni | Da almeno 5 anni |
L’Assegno di inclusione prevede una erogazione mensile di denaro variabile in base alla situazione specifica e alla presenza di eventuali componenti con disabilità o il pagamento periodico di un affitto.
Per poter accedere all’assegno è necessario che nel nucleo familiare vi siano persone con disabilità, minorenni, oppure persone con età superiore a 60 anni, oppure in una particolare condizione di svantaggio.
L’importo dell’assegno quindi varia in base alla composizione familiare ed è vincolato alla firma di un Patto di inclusione sociale e lavorativa, che richiede che i beneficiari partecipino attivamente a percorsi di formazione, orientamento e inserimento lavorativo, se considerati occupabili, o a progetti di inclusione sociale nei casi di maggiore fragilità.
Ricordiamo che alcuni requisiti cambiano se sono presenti persone anziane o con disabilità: ad esempio il reddito familiare può arrivare a 8.190 euro in caso di famiglie con persone over 67 o con disabilità gravi. Infine per accedere al sostegno, nessun componente deve aver presentato dimissioni dal lavoro, se non per giusta causa.
Assegno di inclusione: importi 2025
Cambiano quindi anche gli importi a cui i beneficiari possono accedere nel 2025. Da un lato vi è l’importo standard a cui le famiglie possono accedere, dall’altro lato la maggiorazione per sostenere il pagamento dell’affitto.
Ogni anno i beneficiari possono percepire un’integrazione al reddito complessiva di 6.500 euro annui, che salgono a 8.190 euro per famiglie con componenti over 67 o disabili gravi. Ricordiamo che queste cifre vanno poi moltiplicate per la scala di equivalenza del sostegno.
L’integrazione per le famiglie in affitto è aumentata da 3.360 a 3.640 euro annui (circa 303,33 euro al mese). Per i nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave, l’importo passa da 1.800 a 1.950 euro annui (circa 162,50 euro al mese).
Gli importi specifici comunque variano in base a diversi fattori, mentre la cifra minima annua non può essere inferiore a 480 euro. Come indicato da Confcommercio1, l’importo medio mensile erogato ai beneficiari nel 2024 era di 618 euro al mese.
Aumento delle soglie ISEE e di reddito
La legge di bilancio ha aumentato il valore massimo dell’ISEE per accedere all’Assegno di Inclusione è stato aumentato da 9.360 euro a 10.140 euro nel 2025. La soglia di reddito familiare da non superare è passata invece da 6.000 euro a 6.500 euro annui, moltiplicata per la scala di equivalenza ADI. Per i nuclei familiari composti interamente da persone con almeno 67 anni (o con altri familiari in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza), la soglia di reddito familiare è salita da 7.560 euro a 8.190 euro annui.
Quindi, esiste un unico valore ISEE da non superare per poter anche solo richiedere l’assegno, e questo valore è stato aggiornato a 10.140 euro per tutti, sia che vivano in affitto sia che siano proprietari di casa. Una volta che si rientra nel requisito dell’ISEE, però, viene controllato il reddito familiare. È qui va fatta una differenza, ovvero:
- per la maggior parte dei nuclei, il reddito familiare non deve superare i 6.500 euro annui;
- per i nuclei familiari che vivono in un’abitazione in affitto, questa soglia di reddito è più alta, pari a 10.140 euro annui.
La differenza principale è che l’ISEE fotografa la ricchezza complessiva di una famiglia (patrimonio incluso), mentre il reddito familiare guarda solo alle entrate annuali, cioè la somma di tutti i redditi e gli stipendi percepiti dai componenti del nucleo familiare nell’anno di riferimento.
Come accedere all’Assegno di Inclusione
Vediamo brevemente come percepire questo sostegno. Prima di tutto è necessario rispettare i requisiti visti sopra e quindi trovarsi in una situazione di difficoltà economica. Bisogna quindi presentare una richiesta specifica all’INPS e quindi registrarsi alla piattaforma SIISL. Ci si può fare affiancare anche da un CAF o un Patronato.
Bisogna quindi siglare il Patto di attivazione digitale alla piattaforma SIISL e mettersi a disposizione per il percorso di formazione e inserimento sociale, presentandosi entro 120 giorni ai centri sociali di riferimento. I maggiorenni disponibili al lavoro devono anche siglare un patto di servizio personalizzato al centro dell’impiego.
- L’Assegno di inclusione (ADI), Confcommercio, confcommercio.it ↩︎
Novità e controlli
Per poter ricevere l’ADI, le persone in particolari condizioni di svantaggio devono dimostrare che la loro condizione è stata certificata da un ente pubblico e che sono inserite in un programma di cura o assistenza. L’INPS, l’ente che paga l’ADI, deve quindi verificare che questi documenti siano reali e validi, contattando l’ente che li ha rilasciati. Fino a poco tempo fa, questa verifica era pensata soprattutto per le strutture sanitarie.
A novembre 2025 è stato però rilasciato un nuovo sistema digitale (“validazione delle certificazioni ADI”) che permette agli enti pubblici di confermare direttamente e velocemente all’INPS se un cittadino sta effettivamente seguendo un percorso di assistenza. Questo sistema è stato esteso anche agli uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) del ministero della Giustizia.













b giorno volevo sapere se uno ha 50 mila euro su c corrente puo avere lasseno adi grazie
Buongiorno,
dipende da verificare quanto incide sull’ISEE con un ente di patronato.
Team partitaiva.it