I bandi per le imprese di novembre 2025 spingono ancora una volta su digitalizzazione e sostenibilità. In Sicilia si chiude la finestra per Digit imprese – Azione 1.1.2, mentre il Veneto promuove la collaborazione tra aziende nella filiera. Ecco di cosa si tratta e come partecipare.
Bando Sicilia – Digit imprese (Azione 1.1.2 PR FESR 2021-2027)
La Regione Siciliana finanzia la digitalizzazione delle imprese con l’avviso “Digit imprese” (più misure all’interno dell’asse, con diversi avvisi), rivolto a micro, piccole e medie imprese che vogliono innovare processi o prodotti.
Le domande si possono inviare fino al 26 novembre 2025, con una dotazione di 30 milioni di euro. Il contributo copre dal 50% all’80% delle spese per software, consulenze digitali, piattaforme cloud e investimenti in tecnologie 4.0.
La procedura è a graduatoria, e la valutazione si basa su innovatività, impatto occupazionale e sostenibilità. Il punto di forza è la varietà delle spese ammissibili. Il limite è la rendicontazione tecnica piuttosto dettagliata, che richiede competenze digitali e di finanza agevolata di livello elevato.
Non sottovalutare la preparazione della documentazione per la misura è di fondamentale importanza, così come predisporre una diagnosi digitale con dei professionisti che abbiano competenze trasversali, economico-finanziarie e digitali. Importante è anche raccogliere almeno tre preventivi per ogni voce di spesa e, quindi, agire subito per avere la documentazione specifica.
Veneto – Sostegno alle filiere sostenibili 2025
Veneto Sviluppo lancia il nuovo bando per sostenere le imprese che collaborano in filiere produttive o distretti industriali, con progetti orientati alla sostenibilità ambientale e alla transizione verde.
Il contributo è a fondo perduto fino al 50% delle spese, con un massimo di 200.000 euro per impresa. Sono ammesse spese per efficientamento energetico, riduzione degli scarti, utilizzo di materiali riciclati e innovazioni di processo.
È una misura a graduatoria, adatta a PMI e società consortili. La complessità è media, ma gli effetti sono concreti per chi investe in sostenibilità certificata. La principale sfida è quella di costruire partenariati locali con altre imprese della filiera e allegare un piano di miglioramento energetico con indicatori ambientali verificabili.












Giovanni Emmi
Dottore Commercialista