Novità in arrivo sulle bollette. Dal 1° gennaio 2026 l’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), introdurrà lo “switching lampo”: ovvero la possibilità di fare il cambio fornitore in sole 24 ore per la forniture di luce e gas. L’iter completo del processo è frutto di un lavoro che l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente sta portando avanti da tempo con una serie di delibere. Ma cosa cambia? Ecco quali sono le novità.
Indice
Cambio fornitore luce e gas, cosa cambia
La velocizzazione delle tempistiche per la portabilità delle bollette luce è prevista dalla direttiva europea 2019/944 (Clean Energy Package), già recepita dall’ordinamento italiano con il decreto legislativo 210/2021. Al momento la procedura richiede uno o due mesi e gli switching vengono eseguiti il primo giorno del mese. Se il venditore entrante attiva la procedura entro il decimo giorno del mese, il cambio di fornitore decorrerà dal primo giorno del mese successivo. La riforma dell’Autorità prevede, invece, di accorciare i tempi a 24 ore. Il vantaggio immediato riguarda la possibilità di reagire rapidamente a rincari e condizioni poco trasparenti.
L’ipotesi di auto-switching
Per i comparatori di tariffe, si apre invece una stagione d’oro: c’è già chi ipotizza sistemi di “auto-switching” automatico, che cambiano fornitore al cliente non appena emerge un’offerta migliore, riducendo ulteriormente il legame diretto tra operatore e utente. L’obiettivo principale è quello di rendere più agevole l’accesso a offerte luce e gas più competitive. In questo modo si intensificherebbe la concorrenza, un po’ come è accaduto in passato per la telefonia. Potranno usufruire di questo sia i clienti domestici che le piccole imprese.
Come funziona
La procedura sarà completamente digitale e trasparente. Ecco qual è l’iter da seguire:
- il cliente firma il nuovo contratto e richiede il cambio immediato;
- il fornitore invia la richiesta al SII (Sistema Informativo Integrato);
- se i dati sono corretti e il fornitore è utente del dispacciamento, il cambio avviene in un solo giorno lavorativo;
- il cliente riceve una comunicazione con la data esatta di attivazione.
Cambio fornitore luce e gas, rischi e criticità
Le criticità riguardano il turismo energetico: pratiche aggressive di auto-switching potrebbero generare effetti speculativi, con frequenti cambi di fornitore al solo scopo del risparmio momentaneo, a discapito della qualità del servizio e della stabilità contrattuale. Inoltre, le aziende con più punti di fornitura rischiano una mole di lavoro ulteriore nella gestione dei contratti, delle bollette e delle scadenze. Infatti, è stato già segnalato il rischio di marketing spinto e offerte poco trasparenti che potrebbero approfittare della nuova velocità di switching.
Situazione attuale | Novità dal primo gennaio 2026 | |
Tempi tecnici per lo switch (aggiornamento SII) | Attualmente sono necessari 1 mese o 2 mesi. Il cambio decorre il primo giorno del mese successivo se la richiesta arriva entro il decimo giorno (altrimenti slitta ancora). | 24 ore lavorative: lo “switching lampo” garantisce il passaggio tecnico entro un giorno. |
Durata complessiva fino alla prima bolletta | Attualmente variabile, generalmente settimane o mesi. | Non dovrebbe superare le tre settimane dalla richiesta alla ricezione della prima bolletta. |
Beneficiari | Clienti domestici e piccole imprese, ma con tempistiche lente. | Stesso target, ma con procedure notevolmente più veloci. |
Rischi | Lentezza e rigidità potrebbero scoraggiare i cambi. | Possibilità di “turismo energetico” o “auto-switching”; si stanno valutando limiti annuali sui cambi o deposito cauzionale come condizione per l’attivazione rapida. |
Vantaggio competitivo per imprese e professionisti
Per i professionisti e le microimprese, i cambiamenti più rapidi nel fornitore potrebbero rivelarsi un vantaggio competitivo. Sarà possibile seguire dinamiche di mercato e cogliere offerte e agevolazioni, senza i ritardi tipici del sistema attuale (generalmente trenta o sessanta giorni). Dall’indagine Assium emerge che tra il 2022-2024 molti clienti domestici abbiano scelto tariffe più care nonostante fossero disponibili opzioni più vantaggiose.
I comportamenti dei consumatori
Nel febbraio 2025, Arera ha pubblicato il rapporto sui mercati retail dell’energia elettrica e del gas, offrendo un recap aggiornato dei comportamenti dei consumatori nel corso del 2024. Nel settore elettrico, tra gennaio e settembre dello scorso anno, il tasso di cambio fornitore tra i clienti domestici ha raggiunto il 19,4%, segnando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Un dato che conferma una crescente dinamicità nel mercato, con il 77% dei passaggi effettuati all’interno del mercato libero. Si tratta quindi, di utenti che avevano già abbandonato il regime di maggior tutela negli anni precedenti e che ora continuano a cercare condizioni più vantaggiose tra le offerte dei vari operatori.
Una situazione simile si è presentata anche nel settore gas naturale, dove il tasso di switching ha raggiunto il 16,3% nei primi nove mesi del 2024, in aumento di 4,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche in questo caso, il fenomeno è quasi totalmente riconducibile a consumatori già usciti dal servizio tutelato: il 93% di coloro che hanno cambiato fornitore lo hanno fatto rimanendo nel mercato libero, segno di una platea sempre più attiva e consapevole, ma anche potenzialmente esposta alle insidie di un mercato frammentato e competitivo.
Cristina Siciliano
Giornalista e scrittrice